Qualità dell’aria in città sempre più scadente e pericolosa per la salute umana
La qualità dell’aria che respiriamo fa la differenza, in termini di salute e di costi per le cure. Negli ultimi decenni il dato medio delle città di tutto il mondo è andato progressivamente deteriorandosi, tanto da creare un allarme globale soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti, che più spingono sull’acceleratore della crescita.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, praticamente tutti o quasi i centri urbani del mondo, anche se in misura diversa, eccedono i limiti massimi di concentrazione di inquinanti nell’aria. Secondo i dati raccolti da elements.visualcapitalist.com, relativi alle concentrazioni di PM2,5 in atmosfera, è stata redatta la classifica delle 20 città con l’aria più inquinata al mondo.
La classifica delle città più inquinate
In termini di microgrammi di inquinante gassoso per metro cubo di aria ambiente (μg/m³), le megalopoli globali con i più alti livelli di PM2,5 nell’aria sono le seguenti:
Il podio più alto è occupato da Lahore, megalopoli pakistana da 14 milioni di abitanti, seguita in seconda posizione dalla piccola Hotan in Cina, appena 150 mila abitanti, e in terza dalla piccola città indiana di Bhiwadi, appena 35 mila abitanti.
La grandezza di un centro abitato non è direttamente proporzionale al suo livello di inquinamento. Spesso poco fuori le città più piccole, o di media grandezza, si concentrano grandi siti industriali e produttivi.
Ovviamente, oltre alle polveri sottili ci sono molti altri inquinanti che rendono la situazione molto più complessa e minacciosa per la salute umana, come ozono (troposferico), particolato PM10, monossido di carbonio, diossido di zolfo e diossido di azoto.
Tutti agenti inquinanti prodotti dall’attività umana, dal traffico delle automobili, dei camion, dei mezzi del trasporto pubblico, dalle aziende manifatturiere, dalle tante industrie sul territorio e dall’agricoltura e l’allevamento, nonché dalla combustione illecita di rifiuti e altri materiali.
Il boom economico dell’India, così le sue città diventano prigioni di smog
Il dato più rilevante di questa classifica è la forte presenza dell’India, che ha visto aumentare il numero di città inquinate, risultato di una crescita del PIL sempre più forte, tanto che secondo alcune stime più recenti è di fatto il Paese che crescerà di più a fine 2023.
La Cina viene subito dopo, ma a conti fatti è stata superata in questa poco invidiabile classifica. Spingere la crescita e lo sviluppo all’estremo, in un Paese con fortissime disparità di genere, economiche e culturali, significa sacrificare milion di vite in nome del progresso.
Senza la transizione energetica ed ecologica, crescita e inquinamento sono due facce della stessa medaglia. Secondo uno studio dell’Health Effects Institute, nel 2020 sono decedute prematuramente 6,7 milioni di persone in tutto il mondo a causa degli alti livelli di inquinamento atmosferico.
Il costo economico medio di queste morti evitabili e delle conseguenze sulla salute dei sopravvissuti si aggira globalmente attorno agli 8 trilioni di dollari all’anno.