Key4biz

Lavoratori Inps, Inail e Istat contro ‘3-I Spa’: “Minaccia autonomia Istituti e riservatezza dei dati. Un doppione di Sogei”

Hanno manifestato di fronte al Senato gli informatici di InpsInail e Istat, rappresentati dall’Unione Sindacale di Base, contro la nascita di 3-I S.p.A, la software house prevista dall’articolo 28 del decreto-legge PNRR per lo sviluppo, la manutenzione e la gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore di: Inps, Inail, Istat (i tre soggetti promotori – da qui il nome 3-I), Palazzo Chigi, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e tutte le pubbliche amministrazioni interessate. 

“La società per azioni 3-I è una minaccia sia all’autonomia di Inps, Inail e Istat sia alla tutela della riservatezza dei dati da noi raccolti”, hanno spiegato i rappresentanti sindacali nella recente manifestazione di fronte al Senato, che sta analizzando il testo del Decreto Legge 36/2022 per la conversione in legge. 

“Un peggioramento della qualità della produzione statistica

“L’esternalizzazione con il trasferimento alla nuova società di beni immobili e strumentali e attraverso una corrispondente riduzione degli stanziamenti per l’istituto”, fanno notare i lavoratori ISTAT, “rappresenterebbe un grave attacco all’autonomia e all’indipendenza dell’Istat – oltre che un peggioramento della qualità della produzione statistica”.

Ma perché il Governo ha previsto una società per azioni per 3-I?

Questa forma societaria prevale oggettivamente sulla natura pubblica dell’intera operazione dal momento che la disciplina applicabile che ne deriva è appunto quella privatistica.

“La sovrapposizione e concorrenza con SOGEI”

La software house 3-I Spa è “la sovrapposizione e concorrente con SOGEI”, ha scritto il segretario generale FLC CGILFrancesco Sinopoli, nella lettera indirizzata ai membri delle Commissioni I e VII del Senato della Repubblica.

“Non essendo chiaro il perimetro di attività della 3-I, ma invece essendo disciplinato quello degli enti che si potrebbero avvalere dei suoi servizi informatici, appare subito chiaro”, scrive Sinopoli, “che esiste una possibile sovrapposizione con una già esistente società analoga, che è la SOGEI (controllata dal MEF), che già eroga servizi informatici a una consistente parte di amministrazioni centrali”.

“L’Istat non è un’amministrazione centrale”, sottolinea il segretario generale FLC CGI ai senatori alle prese con il decreto-legge, “ma un Ente di ricerca. Non ci risulta che nessun ente di ricerca sia interessato a questo tipo di servizi, proprio in virtù dell’autonomia a loro garantita dall’art. 10 del D.lgs. 218/2016”. 

CGIL ha chiesto di togliere l’Istat dai soggetti partecipanti alla società.

Il decreto-legge con l’articolo 28 prevede la creazione di una nuova società (“NewCo”) dedicata a Software development & operations management, focalizzata sul supporto alle amministrazioni centrali.

Secondo il testo, Inps, Inail ed Istat sono i tre soggetti pubblici a capo di 3-I Spa, con un capitale sociale di 45mila euro versato, in parti uguali, dai tre istituti.

Riservatezza dati e la segnalazione al Garante Privacy da parte dei lavoratori ISTAT

“Le banche dati di Inps, Inail e Istat possono finire nelle mani dei privati con la nascita della società per azioni 3-I”, questa è un’altra, allarmante, preoccupazioni dei lavoratori dei 3 istituti. Proprio per questo timore, i lavoratori dell’Istat hanno presentato una segnalazione al Garante Privacy, visionata da Key4biz, per chiedere l’apertura di una istruttoria e per capire:

Che fine faranno i lavoratori dell’Informatica di Inps, Inail e Istat?

L’ultimo aspetto è legato al capitale umano. Che fine faranno i lavoratori dell’Informatica di Inps, Inail e Istat quando nascerà la nuova società? 
“La società recluterà nuove risorse sul mercato delle competenze”, ha già detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, il principale ideatore di 3-I Spa.

Exit mobile version