PUGLIA

Lama di Luna

a cura di Carlo Raspollini |

A guardarla da lontano sembra un’hacienda messicana. Comignoli per ogni appartamento. Stanze aperte sulla corte centrale, alla maniera andalusa. Fu il barone di Faivano a volerla così nel XVIII secolo; era appassionato di cucina e letteratura latino americana.  Il barone, nonno del regista Giuseppe Patroni Griffi, non sapeva che poi “Lama di Luna” sarebbe diventata una bio masseria quando, nel 2003, il nipote Pietro Petroni, dal trentino, si sarebbe trasferito qui per farne una casa di charme, con interni decorati con impasto di terra, intonaci naturali, pigmenti e polvere di tufo. Resine di agrumi per farne testiere dei letti, lenzuola di cotone grezzo, le reti di fibra di cocco usate per frangere le olive a fare da tappetini, la ferrula che si usava per farne sgabelli per la mungitura delle vacche, usata per ricavarne comodini. Gli artigiani del legno, del ferro e della pietra hanno messo il loro ingegno nell’arredamento intonato all’ambiente.

Sembra di vivere nel passato ma la piscina, nella quale si rispecchiano olivi secolari, ti riporta al presente. Pietro mi accoglie nelle sua ampie stanze. Racconta di sé e della sua vita. Non si sa più chi è il turista e chi è l’ospite. Intorno un sole accecante, campi di frumento arso. Siamo a 18 chilometri da Castel del Monte. La meraviglia ottagonale che ha del misterioso. Questa è la terra di Federico II, si sente la sua presenza nella pietra, nelle storie, nella cultura. Lui dimostrò che oriente e occidente possono capirsi.

Un tempo qui si irrigavano i campi con le canalizzazioni all’araba. L’acqua è un bene prezioso. Tutta la produzione agricola ce lo ricorda. Con il grano arso si fa una delle più ghiotte paste nel ristorante di Pietro Zito, Antichi sapori, a Montegrosso. Zito è aperto sempre tranne che nel week end: “Lo passo con la famiglia!” La sua è una cucina d’arte sopraffina, come spesso accade in Puglia: verdure, legumi, formaggi, ottimi e impegnativi vini. Tra i due Pietro c’è un’amicizia che lega l’Italia da nord a sud. Non contano più le distanze e le lingue quando ci sono sapienza e valori.

Il Pietro trentino ha costruito due nuove suite, una con hammam nella grotta sottostante. I due lavabi in calcare sono opera di Vito Maiullaro, scultore ad Altamura. Sono stato a visitarlo nel suo laboratorio a cielo aperto, ho ascoltato il suono secolare della pietra, mi sono chiuso nella seggiola del tempo. Mi ha costruito due comodini di pietra e olivo che tengo come preziosi oggetti d’arte a casa mia. Nella notte si alza un vento incessante, in camera spifferi entrano dalla finestra e dalla porta. Il caminetto non tira a sufficienza se serro la porta e la finestra, così decido di dormire con il vento che soffia e che suona per gran parte della notte. Quel soffio mi riporta al tempo in cui in quella camera vivevano anche dieci persone a famiglia. Erano i contadini che lavoravano la terra della masseria. Mangiavano croste di pane raffermo da intingere nell’olio. La vita dura di allora non è paragonabile con il presente. Le loro facce e le loro sofferenze mi fanno accettare con sollievo la bellezza di questo posto, quasi intatto nel tempo.

BIOMASSERIA “LAMA DI LUNA”

Località Montegrosso – Andria (BAT)

+39 0883 569505   +39 328 0117375

www.lamadiluna.com