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L’allarme dell’Autorità dell’Energia: “Per salvare Alitalia aumento bollette di luce e gas”

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L’importo complessivo delle bollette di luce e gas comprende, come noto, diverse accise che fanno aumentare notevolmente i costi finali per gli utenti. A determinare il valore complessivo delle bollette c’è anche l’IVA, che si applica anche alle accise, e, per quanto riguarda la bolletta della luce, il canone RAI che comporta una spesa extra di 90 Euro all’anno.

Per i consumatori è in arrivo una nuova stangata. Il salvataggio di Alitalia, infatti, potrebbe tradursi in un nuovo incremento dei costi delle bollette energetiche per le famiglie italiane. A lanciare l’allarme, con una lettera di segnalazione inviata al Governo ed al Parlamento, è ARERA, l’Autorità dell’Energia che punta ad evitare un nuovo incremento delle bollette non legato all’andamento del mercato energetico.

Ricordiamo che per ridurre al minimo l’importo delle bollette energetiche è necessario attivare le tariffe più convenienti tra le tante opzioni presenti sul mercato libero dell’energia. Per scegliere le tariffe migliori è possibile consultare il comparatore di SosTariffe.it per offerte luce ed offerte gas che, oltre ad offrire precise indicazioni in merito alle possibilità di risparmio, permette di attivare online le tariffe scelte. 

Torniamo al caso del salvataggio Alitalia. Come previsto da una norma del decreto Crescita, lo Stato italiano ha facoltà di prelevare 650 milioni di Euro dai conti della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Tale somma potrà essere utilizzata per effettuare un nuovo salvataggio di Alitalia, la compagnia “di bandiera” del nostro Paese che continua ad attraversare un periodo difficile. 

Arera ha chiesto a Governo e Parlamento che vengano messe in atto specifiche misure che impediscano il trasferimento al bilancio dello Stato di risorse finanziare derivanti dalle bollette energetiche. Il rischio concreto, infatti, è che il salvataggio di Alitalia basato sulle risorse provenienti dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali si traduca in un incremento delle bollette per le famiglie e per le imprese del nostro Paese. 

Utilizzare questi fondi per il salvataggio di Alitalia, spiega Arera, comporterebbe una diminuzione dei margini di flessibilità che sono “funzionali alle esigenze di copertura finanziaria degli oneri generali di sistema, inclusa la mitigazione degli effetti per i clienti finali in caso di forti ed inattese oscillazioni dei costi di generazione o di approvvigionamento dell’energia” 

In sostanza, il fondo da cui il Governo vorrebbe prelevare le risorse per salvare Alitalia serve a contro-bilanciare improvvisi incrementi dei costi energetici in un mercato che, in questi ultimi mesi, ha dimostrato una forte instabilità, anche per via di una situazione politica internazionale particolarmente difficile. 

Gli oltre 600 milioni di Euro che il Governo potrebbe destinare al salvataggio di Alitalia rappresentano più della metà delle risorse a disposizione della Cassa per i servizi energetici ed ambientali che, quindi, rischia di restare senza fondi sufficienti per mitigare futuri rincari tariffari in arrivo per gli utenti. 

Il rischio principale è rappresentato dalla possibilità che l’utilizzo di questi fondi non sia “una tantum” ma possa tradursi in un prelievo per più anni. In questo contesto, un’oscillazione sfavorevole dei fondi potrebbe tradursi in un immediato incremento delle bollette energetiche in quanto la Cassa non avrebbe più i fondi a sufficienza per mitigare i rincari. Al momento, le forze politiche non hanno risposto all’appello di Arera. Il salvataggio di Alitalia è ancora in fase di valutazione così come l’utilizzo de fondi della Cassa. 

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