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L’Albania nomina Diella, primo ministro al mondo realizzato con l’AI

L’Albania da un nuovo volto al ministero per gli Appalti pubblici. Fin qui tutto normale, se non fosse che non si tratterà di una persona reale, bensì di un avatar realizzato con intelligenza artificiale. Si chiama Diella, che in albanese significa “sole”. Lineamenti eleganti, abiti tradizionali e, soprattutto, la promessa di una presenza costante, 24 ore su 24.

Appalti pubblici incorrotti al 100%

A dispetto di quento si possa pensare, il suo compito non sarà affatto simbolico. Diella avrà il delicato incarico di valutare le offerte per gli appalti pubblici, garantendo trasparenza e rispetto delle regole. Una scelta che punta a scardinare uno dei mali cronici del Paese, la corruzione, fenomeno che, come riconoscono Bruxelles e Transparency International, resta ancora profondamente radicato in Albania.

Con questa nomina, quindi, l’Albania diventa il primo Paese al mondo a inserire un ministro virtuale nel proprio esecutivo, aprendo interrogativi sul futuro: si tratta di un esperimento isolato o di un modello destinato a ispirare altri governi?

Un obiettivo ambizioso

Per ora mancano dettagli operativi. L’annuncio è arrivato durante l’assemblea del Partito Socialista a Tirana, quando il premier Edi Rama ha presentato il nuovo assetto di governo. Nessuna data ufficiale, ma un obiettivo ambizioso.

Vogliamo che l’Albania diventi un Paese in cui gli appalti pubblici siano al 100% incorrotti e ogni fondo pubblico completamente tracciabile“, ha dichiarato, parlando di un graduale passaggio di consegne dai ministeri al nuovo sistema digitale.

In realtà, Diella non è del tutto una novità. L’avatar, infatti, era già stato impiegato per alcuni servizi sul portale dell’amministrazione online E-Albania. Ma adesso il suo ruolo cambia radicalmente, perché entra a far parte del cuore dell’esecutivo.

Il passato “corrotto”

Il contesto spiega bene la portata di questa decisione. L’Albania è da anni osservata speciale per la diffusione della corruzione, e i tentativi di contrastarla hanno avuto risultati limitati. La SPAK, la struttura speciale contro corruzione e crimine organizzato, ha portato ad arresti eccellenti, dall’ex premier Sali Berisha al sindaco di Tirana Erion Veliaj, ricevendo apprezzamenti dall’UE, ma anche pesanti critiche interne. Lo stesso Rama ha assunto una posizione contraddittoria, soprattutto in seguito all’approvazione della legge di amnistia lo scorso anno, che ha ridotto o cancellato le pene per alcuni dei condannati proprio da SPAK.

In questo scenario, la “ministra-IA” Diella si presenta come un esperimento audace. Un simbolo di modernità e rigore, ma anche un banco di prova per capire se la tecnologia possa davvero sostituire la politica dove questa ha fallito.

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