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La zuppa: un piacere da re!

Zuppa

Ad Atene furoreggiava a base di lenticchie, i Bizantini la preferivano con pesce e verdure, molto speziata e addolcita con il miele e ai Romani piaceva a base di cacciagione o pollame, menta e vino. Nel XII secolo, si chiamava “zuppa” la fetta di pane sulla quale si versava del brodo, vegetale o di carne, bollente e le erano riconosciute grandi virtu medicinali: la Scuola Medica di Salerno, predileggiava la zuppa al vino mentre Ambroise Paré, consigliava ai suoi pazienti il brodo di gallo e di stinco di vitello… ma se per lunghi secoli fu considerata un pasto “popolare”… la zuppa si trasforma in “potage”, “crème”, “velouté” o “consommé” sotto il regno di Luigi XV che adorava le verdure!

Eh sì, mosso dalla sua regale passione, il buon re ordinò al “Direttore dei Giardini Fruttiferi e degli Orti della Casa Reale”, la creazione dell’Orto del Re a Versailles dove a Sua Maestà piace “coltivare”, con qualche aiutante, noblesse oblige, delicate e squisite verdure che entreranno nella composizione di numerosi “potages de plaisirs”, molto apprezzati, ça va sans dire, da tutta la Corte.

In seguito, sotto l’egidio dei chef più famosi fino al XIX secolo, i “potage” vengono serviti in tutta l’Europa all’inizio di cene soprafine, i cui menu potevano contare da due a cinque zuppe diverse!

Poi per un lungo periodo, l’avvento dell’hamburger e altre “delizie moderne” scaraventò la zuppa in fondo alla hit parade delle nostre preferenze culinarie: chi da bambino non si ricorda di aver storto il naso alla scoperta di dover mangiare una “buona zuppa di verdure”? Per fortuna, la riscoperta, con lo slow food e l’apertura di “bars à soupes”, di alcune antiche ricette tradizionali l’hanno rimessa “au gout du jour”.

Tra quelle preferite in casa, la vellutata di patate e zucca di cui ecco la mia ricetta:

Vellutata di patate e zucca

 

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

        

Tagliate la zucca a pezzettoni, togliete la buccia, lavateli, poi sminuzzateli. In una casseruola, fate rosolare a fuoco lento mezza cipolla tagliate a fine lamelle, poi aggiungete la zucca.

Sbuciate, lavate e sminuzzate le patate – quest’operazione non deve superare sette, otto, minuti se no la zucca attacca, sorvegliatela comunque e semmai aggiungeteci un po’ d’acqua calda, poi mettete le patate insieme alla zucca e mischiate con un cucchiaio di legno, salate e pepate, non troppo pepe. Versare un bicchiere e mezzo di acqua calda sulle verdure, mischiate e coprite la casseruola. Lasciare cuocere a fuoco medio per circa mezz’ora.

Tagliate la provola a dadini.

La vellutata dev’essere cremosa quindi la zuppa dovesse essere un po’ acquosa, togliete un po’ di brodo, poi aggiungete il latte o la crema fresca e missate con il pimmer.

Aggiungete i dadini di provola o il parmigiano, cospargete il vellutato di prezzemolo tritato, (facoltativo ma da colore) e servite.

Qualche crostino di pane fritto nel burro non ci starebbero male? Direi proprio di no! Buon appetito e trovate il modo di convincere i vostri figli adolescenti che “la soupe … c’est chic!”

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