Il progetto

La Ue al lavoro su un piano d’azione per digitalizzare l’energia continentale

di |

La Commissione Ue sta lavorando ad un progetto destinato a digitalizzare i dati del sistema energetico dell’area comunitaria.

La Commissione europea sta lavorando ad un piano per digitalizzare il settore dell’energia, con la creazione ad esempio di uno spazio unico per i dati energetici e di un digital twin della infrastruttura energetica. Lo scrive Euractiv, cha ha consultato la bozza di regolamento. E’ un fatto certo che vista la crisi energetica in atto la rapida integrazione del mix energetico europeo per integrare tutte le rinnovabili diventa sempre più urgente.

Ma per fare ciò è necessario sviluppare un sistema energtico smart e decentralizzato, secondo la Commissione.

“Decarbonizzazione, elettrificazione, integrazione settoriale e decentramento del sistema energetico richiedono tutti un enorme sforzo di digitalizzazione”, si legge nel progetto di piano d’azione dell’UE.

Inizialmente prevista per la presentazione il 28 settembre, la proposta potrebbe essere posticipata fino all’inizio di ottobre, secondo EURACTIV.

Un digital twin della rete elettrica

L’obiettivo principale del piano è aumentare gli investimenti per digitalizzare l’infrastruttura elettrica dell’UE, con una proposta faro per creare un “gemello digitale” della rete elettrica entro il 2023.

Un gemello digitale è una replica virtuale di un’entità fisica che informa il processo decisionale in tempo reale per rendere i processi più efficienti. Poiché i gemelli digitali richiedono aggiornamenti dei dati in tempo reale, richiederà l’ubiquità di contatori elettrici intelligenti o dispositivi che misurano il consumo di energia a livello di utente.

L’osservabilità è una delle cinque aree per le quali sono necessari ingenti investimenti, che il documento della Commissione stima a 170 miliardi di euro, citando studi esterni. Le altre aree sono l’infrastruttura efficiente, la pianificazione della rete, le simulazioni, la gestione del sistema e lo scambio di dati.

Entro il 2023, l’UE e le autorità nazionali per l’energia svilupperanno indicatori delle reti intelligenti per monitorare tali investimenti su base annuale.

“La rete elettrica è diventata sempre più digitalizzata nell’ultimo decennio, ma la velocità di trasformazione deve aumentare in modo significativo”, afferma il documento.

Uno spazio europeo dei dati sull’energia

Un’altra iniziativa faro consiste nel dispiegare uno spazio comune europeo di dati sull’energia entro il 2024, basandosi sui meccanismi di condivisione delle informazioni e sui diritti di accesso definiti nella legge sulla governance dei dati e nella legge sui dati dell’UE.

Inoltre, la direttiva sulle energie rinnovabili e la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia includono disposizioni per l’accesso ai dati generati dai veicoli elettrici e dagli edifici intelligenti.

Entro marzo 2023, l’esecutivo dell’UE istituirà il gruppo “Dati per l’energia” (D4E) che riunisce gli Stati membri dell’UE e altre parti interessate per definire i principi di base dello spazio dati in coordinamento con l’European Data Innovation Board.

Cybersecurity

Per la sicurezza dei dispositivi connessi, giovedì (15 settembre) la Commissione europea proporrà un Cyber Resilience Act, che includerà una serie di requisiti di sicurezza per l’intero ciclo di vita del prodotto.

Secondo una bozza della proposta ottenuta da EURACTIV, i contatori intelligenti rientreranno nella classe di prodotti con il più alto livello di affidabilità.

Consumi energetici nel settore ICT

Per la prima volta da anni, la Commissione affronta anche la questione critica dell’impatto ambientale del settore delle TIC, una questione decisiva poiché si prevede che il consumo energetico delle infrastrutture digitali aumenterà di oltre il 50% entro il 2030.

Una parte fondamentale di questa crescente domanda proverrà dai data center affamati di energia, che la Commissione ha l’ambizione di rendere climaticamente neutrali entro il 2030, iniziando con l’introduzione entro la fine dell’anno di obblighi e requisiti di trasparenza sul riutilizzo del calore di scarto – ad esempio, per riscaldare case residenziali.