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La tecnologia a sostegno delle persone anziane, ecco il sistema MentorAge

Entro il 2060, in Italia l’aspettativa di vita media aumenterà di quasi 8 anni (dagli attuali 76,7 si arriverà ad una media di 84,6 anni). E triplicheranno gli ultraottantenni; gli 80 e più da 23,7 milioni, in meno di cinquant’anni, diventeranno 62,4 milioni.

L’Italia è un Paese di vecchi che purtroppo avranno sempre più bisogno di assistenza. L’invecchiamento è infatti direttamente correlato al possibile aumento di disturbi cognitivi, che nel nostro Paese registrano cifre preoccupanti: la demenza, generalmente intesa come un calo degenerativo delle funzioni cognitive, colpisce soprattutto le persone che superano i 60 anni; da un lato il morbo di Alzheimer (50% -70%), dall’ altro la demenza causata da ictus (30%).

La ricerca e le tecnologie di Trilogis nel settore sanitario hanno dato vita a Nively, lo spinoff dedicato allo sviluppo dei sistemi nell’healthcare. Ed è di Nively la proprietà di MentorAge, il sistema ad altissima tecnologia che, utilizzando sensori ambientali 3D e sofisticati algoritmi, controlla ambienti e persone. Alla prima anomalia il software decide se inviare un preallarme ad un supervisore; questi potrà visionare e interpretare la scena e decidere come e se intervenire.

L’obiettivo di MentorAge è dedicare meno tempo alla mera sorveglianza per investire nella cura e nella relazione con l’anziano e con la persona non più autonoma.

Nel 2015 sono state installate 32 unità MentorAge dall’A.P.S.P. Civica di Trento nel nucleo Alzheimer della propria RSA di San Bartolomeo, a Trento, e sono utilizzate per monitorare le camere da letto ed i corridoi dell’unità.

MentorAge supporta il personale infermieristico professionale impegnato 24 ore nell’accudimento dell’anziano, monitorandone posizione e movimenti in tempo reale, indicando le condizioni di pericolo, dalle cadute, al cosiddetto wandering (vagabondaggio o il vagare senza meta), alla permanenza prolungata all’interno di aree specifiche (ad esempio servizi igienici), così come altre condizioni che possono essere indicate come rischi potenziali.

“MentorAge, utilizzando la tecnologia di rilevamento 3D, identifica le condizioni di allarme, mostrando le notifiche sia su un pannello di controllo (particolarmente utile in ambienti residenziali di cura), sia su smartphone o smartwatch di operatori sanitari – precisa Giuseppe Conti, CTO di Trilogis, CTO e fondatore di Nively –  Grazie poi ad un piccolo dispositivo a basso costo costituito da un micro-pc e un’unità di rilevamento 3D, l’unità MentorAge viene installata e configurata in pochi minuti sul soffitto nelle aree che devono essere monitorate come se fosse una telecamera. Per proteggere la privacy, l’unità è in grado di rilevare solo sagome. Non sono necessarie opere infrastrutturali, mentre è necessaria l’alimentazione e una connessione di rete (o Wi-Fi)”.

Che cos’è MentorAge?

È un sistema automatico altamente tecnologico a supporto della sicurezza degli ospiti in RSA (o in casa), un sistema intelligente, in grado di analizzare (in modo non invasivo) il comportamento delle persone nei luoghi dove è installato 24 ore su 24. Non richiede la presenza di operatori che controllano i monitor delle telecamere. Al verificarsi di eventi anomali, notifica automaticamente agli operatori sanitari, (o parenti se installato in casa) le condizioni di pericolo, quali cadute, deambulazione, permanenza prolungata all’interno settori specifici (ad esempio bagni), nonché altre condizioni che possono essere indicative di un potenziale rischio.

Le caratteristiche di MentorAge

I vantaggi di MentorAge

o   spegnimento rubinetti dell’acqua se l’anziano lascia la toilette

o   accensione delle luci in caso di eventi di vagabondaggio notturno.

I pericoli per gli anziani

Le cadute sono la causa più significativa di immobilità e una delle più alte fonti di morbilità e mortalità dopo le malattie cardiovascolari, il cancro, l’infarto e i disturbi polmonari.
In media, il 10-25% delle cadute provocano fratture o lacerazioni. Fratture tipiche (a seconda del modo in cui le persone cadono) includono le fratture del polso (più frequenti tra 65-75 età) e le fratture dell’anca (più frequenti per le età più avanzate a causa di riflessi più lenti). In ambienti residenziali di cura il rischio di caduta è più alto durante i primi 9 mesi dall’ammissione (di solito due volte più alto che nei mesi successivi), a causa della mancanza di familiarità con lo spazio interno.

I servizi igienici sono le camere più pericolose in un ambiente residenziale. Gli infortuni legati alla permanenza in bagno sono tra i più comuni. La probabilità di incidenti all’interno dei servizi igienici aumenta con l’età in particolare dopo l’85 anno di età.

ll wandering è un comportamento molto comune tra le persone con disturbi cognitivi, come la demenza, che può essere innescato da diversi fattori. È una condizione estremamente pericolosa in quanto è una delle maggiori cause di infortuni e cadute.

La fuga si verifica quando l’anziano si allontana dal luogo in cui è ospitato. La fuga è considerata come la forma più pericolosa di vagabondaggio e può essere causa di rischi di cadute, perché dettata da un impulso emotivo o di necessità che rende l’anziano ancor più vulnerabile.

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