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La sindrome del criceto

Si dice sempre più spesso che l’Italia è in declino. E c’è da domandarsi come mai, dopo esserci tanto agitati, siamo sempre fermi. Secondo l’autore, la causa è la sindrome del criceto, che ha colpito e colpisce troppo spesso e in maniera trasversale soprattutto le classi dirigenti che dovrebbero guidare il paese.

Senza peli sulla lingua ne tratteggia le più diverse tipologie, dagli innovatori a oltranza ai promotori di un pensiero unico dalla vista corta. Ma per non cedere a un inutile pessimismo, alla fine del saggio propone una ricetta per curarla: un movimento d’opinione denominato GRU (Gruppi di Resistenza Umana) per risollevare il Paese.

Un movimento capace di promuovere la forza delle idee basate sull’educazione, lo studio, l’approfondimento, la condivisione del sapere e delle esperienze, il rispetto della dignità e la promozione dell’uomo, il rifiuto del relativismo etico.

Alla ricerca di un umanesimo integrale che non sia schiavo delle innovazioni fini a se stesse e possa dare uno spessore non retorico alla parola futuro.

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