La rete dall’utopia al mercato

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La rete dallutopia al mercatoDi Benedetto Vecchi

Manifestolibri editore

Pubblicato: giugno 2015

Pagine: 144

ISBN: 9788872858011

Prezzo: € 16,00

Megafono dei movimenti o strumento del controllo statale sulla vita dei cittadini? Regno della partecipazione libera e della politica “dal basso”, o terra di conquista delle grandi corporazioni digitali? Luogo di una cooperazione sociale autonoma e della produzione collettiva di conoscenza o grande serbatoio di dati e informazioni al servizio di un mercato intento a monitorare e sfruttare ogni aspetto e ogni dettaglio delle nostre vite?

L’autore ripercorre attraverso l’esame di una vasta letteratura le diverse interpretazioni che della rete hanno dato nel corso degli anni filosofi, sociologi, specialisti del mondo digitale, mediattivisti, mettendo in luce le ambivalenze, i conflitti, le tensioni che hanno attraversato la storia di internet.

Lo scopo di questa indagine è però soprattutto quello di illuminare la relazione tra il mondo virtuale e quello reale, per dimostrarci che non vi è più un dentro e un fuori, ma una cultura, un modo di vita e di produzione, nel quale i confini tra lo schermo e il mondo che lo circonda sono sempre più aleatori. Ed è proprio questo intreccio a costituire oggi il teatro obbligato del nostro agire.

Benedetto Vecchi, è giornalista de “il manifesto” e fa parte della redazione culturale, dove ha ricoperto il ruolo di caposervizio più volte. Ha partecipato anche alla redazione delle riviste “Luogo comune”, “DeriveApprodi” e “Posse”. Ha curato e scritto un saggio nel volume collettivo Comunità virtuali (manifestolibri, 1996). Un suo saggio è presente nel volume collettivo Nuove servitù (manifestolibri, 1994). Ha partecipato alla traduzione del volume Antisystemic Movement di Immanuel Wallerstein, Giovanni Arrighi, Terence Hopkins (manifestolibri, 2000). Nel 2003 ha pubblicato Intervista sull’identità con Zygmunt Bauman (Laterza, 2003). Nel 2013 ha curato con Francesco Antonelli il volume Marx e la società del XXI secolo (Ombre corte).