REGIONE LAZIO

La regione Lazio presenta il bando ‘Inclusione sociale attiva e lotta alla povertà’

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L’avviso intende promuovere la realizzazione di progetti finalizzati ad implementare servizi di presa in carico di persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.

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L’avviso intende promuovere la realizzazione di progetti finalizzati ad implementare servizi di presa in carico di persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale per orientarli e accompagnarli in percorsi di rafforzamento personale e sostegno sociale e all’ occupabilità futura. I progetti dovranno essere caratterizzati da una componente di innovatività che si esprima in molteplici dimensioni, dal modello operativo, alla copartecipazione, all’integrazione delle risorse, agli spazi, alla governance.

Gli interventi a valere sul presente Avviso sono finanziati nell’ambito dell’Asse II “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del POR Lazio FSE 2014/2020. In particolare, gli interventi ammessi al contributo ricadono all’interno della priorità 9.i Inclusione attiva anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità”,Obiettivo specifico 9.1 Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale.

L’azione si inserisce nel quadro della programmazione FSE 2014/2020 Asse II – Inclusione Sociale e lotta alla povertà, attuato dalla Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali in qualità di Organismo Intermedio, svolgendo compiti e funzioni delegate, ai sensi dell’art. 123 par. 6 del Regolamento UE n. 1303 del 2013, dall’Autorità di Gestione del POR FSE.

 Soggetti beneficiari

I destinatari del presente Avviso sono persone in condizione di svantaggio e di particolare vulnerabilità e fragilità sociale di seguito descritti:

  1. a) Donne vittime di violenza prese in carico dalla rete antiviolenza e avviate verso percorsi di autonomia;
  2. b) Giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale definito dai seguenti elementi: inoccupazione persistente, famiglie multiproblematiche, condizioni a rischio per uso stupefacenti e micro criminalità;
  3. c) Giovani adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità (art.3 comma 1 della legge 104/92) e/o disagio psichico medio-grave diagnosticato dalle strutture sanitarie pubbliche;
  4. d) Persone tra i 16 e i 24 anni di età sottoposte ad almeno un provvedimento definitivo di condanna emesso dall’Autorità giudiziaria con limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale a 6/9 mesi dal fine pena;
  5. e) Persone tra i 25 e i 54 anni di età sottoposte ad almeno un provvedimento definitivo di condanna emesso dall’Autorità giudiziaria di limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale a 6/9 mesi dal fine pena.

I destinatari dell’intervento sono riconducibili alla categoria “le altre persone svantaggiate” di cui all’allegato I del regolamento (CE) 1304/2013.

I destinatari devono essere residenti nella Regione Lazio. Per il target relativo ai detenuti il destinatario dovrà essere domiciliato presso una casa circondariale della Regione Lazio ed avere la residenza a fine pena nel territorio della regione Lazio. I destinatari non comunitari devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Soggetti Proponenti

Possono presentare proposte i seguenti soggetti:

Soggetti del terzo settore di cui all’art. 39 comma 2 della legge regionale del 10 agosto 2016

  • organizzazioni di volontariato di cui alla l.r. 29/1993 e successive modifiche;
  • associazioni di promozione sociale di cui alla l.r. 22/1999 e successive modifiche;
  • associazioni di cui alla legge regionale 24 maggio 1990, n. 58 (Concessione di contributi ad associazioni sociali regionali) e successive modifiche;
  • cooperative sociali di cui alla l.r. 24/1996 e successive modifiche;
  • imprese sociali di cui al decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155 (Disciplina dell’impresa sociale, a norma della legge 13 giugno 2005, n. 118) e successive modifiche;
  • fondazioni;
  • fondazioni di partecipazione e di comunità;
  • istituti di patronato e di assistenza sociale di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152 (Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale) e successive modifiche;
  • enti ausiliari di cui all’articolo 2 della legge regionale 22 settembre 1982, n. 44 (Disciplina delle attività di prevenzione e riabilitazione degli alcoolisti e tossicodipendenti svolte dagli enti ausiliari di cui all’ articolo 94 della legge 22 dicembre 1975, n.685) e successive modifiche;
  • enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese;
  • gli altri soggetti privati non a scopo di lucro.

Tipologia di spese ammissibili

I progetti presentati dovranno fare riferimento ad uno dei target indicati tra i beneficiari dell’avviso e dovranno prevedere misure di presa in carico, orientamento e accompagnamento personalizzato. Ciascun progetto dovrà essere articolato per gruppi di destinatari compresi orientativamente tra un minimo di 8 ad un massimo di 15 persone. Nel caso di disabilità medio/grave, il gruppo dovrà essere al massimo di 6 soggetti. I progetti presentati possono prevedere più gruppi di destinatari, fermo restando il numero massimo previsto per ciascun gruppo. I progetti oggetto della valutazione del presente avviso saranno articolati obbligatoriamente nelle seguenti fasi, per una durata complessiva per singolo destinatario di 600 ore:

  1. Presa in carico

Questa fase si attuerà con modalità diverse a seconda delle tipologie dei destinatari e potrà prevedere sia attività di individuazione diretta sul territorio, sia prese in carico in collaborazione con le reti e i servizi competenti di riferimento rispetto ai target scelti. Per quanto riguarda specificatamente il target dei detenuti i destinatari saranno individuati dall’Amministrazione Penitenziaria, in base a specifici accordi da stipulare tra la stessa e la Regione Lazio.

  1. Orientamento

Attraverso attività di assessment e counseling si dovrà conseguire una valutazione iniziale delle risorse, delle competenze, delle attitudini, dei desiderata della persona così come anche delle difficoltà di ordine sociale economico che tengano conto anche del contesto familiare e sociale e di eventuali problematiche sanitarie. Questa fase è finalizzata alla definizione del progetto individualizzato. L’attività può prevede attività di gruppo e di tipo individuale.

  1. Progetto individualizzato

Questa fase prevede la definizione, in accordo con il destinatario, del percorso individualizzato che dovrà essere svolto durante il progetto, con l’obiettivo di rafforzamento delle capacità personali e di ri-attivazione nel tessuto sociale. I percorsi individualizzati dovranno essere pianificati prevedendo, a seconda delle caratteristiche della persona, le seguenti azioni:

  • Azioni di empowerment: obiettivo dell’azione è quello offrire occasioni di crescita personale, professione e di integrazione della persona nelle comunità locali. Nel progetto, il proponente dovrà descrivere le attività che intende promuovere, quali risorse e reti locali intende attivare (volontariato, azioni di cittadinanza attiva, rafforzamento di competenze relazionali e tecniche, ecc.), le metodologie e le durate previste.
  • Accompagnamento: la realizzazione dei percorsi individualizzati dovrà essere accompagnata da una attività di tutoraggio e Scouting sulle opportunità formative e lavorative disponibili offerte sia dalle Amministrazioni pubbliche che dal sistema delle imprese anche no profit, al fine di orientare il progetto individualizzato a successivi inserimenti lavorativi;
  • Sostegno psicologico: potranno essere previsti anche specifici interventi di assistenza psicologica individuale o di gruppo finalizzati a rafforzare l’autostima e la capacità di relazione dei destinatari. Nella progettazione dell’intervento, il proponente dovrà indicare modalità di svolgimento, metodologie, contenuti formativi previsti e durate orarie.
  • Sostegno e counselling familiarepotranno essere previste misure di sostegno nei confronti delle famiglie dei destinatari, allo scopo di promuovere una partecipazione attiva di tutto il nucleo familiare nei percorsi di inclusione, condividendo scelte e obiettivi, anche in ottica di potenziamento complessivo dell’intervento realizzato sul singolo destinatario coinvolto nel progetto.
  • Sostegno e counselling in materia di diritto civile penale fiscale e del lavoro da realizzarsi anche attraverso la rete dei servizi territoriali (obbligatorio per i detenuti)
  • Laboratori inclusivi: da svolgersi in gruppo, dovranno essere previste attività laboratoriali, visite di studio, attività su competenze chiave volte al rafforzamento delle espressività personale in un’ottica di inclusione sociale;

Entità e forma dell’agevolazione

Le risorse finanziarie sono suddivise in 5 linee corrispondenti ognuna alle tipologie di destinatari di cui al punto 3 e di seguito indicate:

  1. a) Linea 1 – Donne vittime di violenza prese in carico dalla rete antiviolenza e avviate verso percorsi di autonomia: euro 2.000.000,00;
  2. b) Linea 2 – Giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale definito dai seguenti elementi: inoccupazione persistente, famiglie multiproblematiche, condizioni a rischio per uso stupefacenti e micro criminalità: euro 8.000.000,00;
  3. c) Linea 3 – Giovani adulti tra i 18 e i 35 anni con disabilità (art.3 comma 1 della Legge 104/92) e/o disagio psichico medio-grave diagnosticato dalle strutture sanitarie pubbliche: euro 10.000.000,00;
  4. d) Linea 4 – Persone tra i 16 e i 24 anni di età sottoposte ad almeno un provvedimento definitivo di condanna emesso dall’Autorità giudiziaria con limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale a 6/9 mesi dal fine pena: euro 2.000.000,00;
  5. e) Linea 5 – Persone tra i 25 e i 54 anni di età sottoposte ad almeno un provvedimento definitivo di condanna emesso dall’Autorità giudiziaria di limitazione o restrizione della libertà individuale, in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale a 6/9 mesi dal fine pena: euro 2.000.000,00.

Scadenza

I progetti potranno essere presentati dalle ore 9.00 del 18/02/2019 alle ore 17.00 del 11/3/2019.