Una strategia anticipata per affrontare le sfide globali
La Commissione europea ha deciso di anticipare a giugno la presentazione della sua strategia sulle tecnologie quantistiche, inizialmente prevista per il terzo trimestre del 2025.
Secondo quanto riportato in un articolo di Cynthia Kroet pubblicato da Euronews, la decisione riflette l’urgenza di “rafforzare la sovranità digitale e tecnologica dell’Unione europea” in un settore strategico, sempre più cruciale per l’equilibrio geopolitico globale e per il futuro dell’economia continentale.
Le consultazioni con gli stakeholder, avviate all’inizio della primavera, hanno confermato l’“esigenza di una risposta concertata a livello paneuropeo per colmare il divario tra eccellenza scientifica e capacità industriale”.
L’obiettivo dichiarato di Bruxelles è ambizioso quanto inevitabile: evitare che l’Europa, pur essendo all’avanguardia nella ricerca teorica e sperimentale, resti indietro nella fase di industrializzazione e commercializzazione delle tecnologie quantistiche.
Temi centrali su cui costruire una nuova politica industriale su cui l’Europa e l’Italia dovranno puntare con maggiore impegno per affrontare le sfide del nostro tempo, come ricordato e sottolineato anche dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Alessio Butti, in occasione della Prima Conferenza sull’Indipendenza Digitale in Italia organizzata a Roma da Key4biz in collaborazione con RED OPEN.
Che cos’è la strategia quantistica europea?
La strategia quantistica dell’UE si articola attorno a quattro pilastri principali già individuati nella Dichiarazione europea sull’importanza strategica delle tecnologie quantistiche per la competitività scientifica e industriale dell’UE:
- Rafforzamento della sovranità tecnologica – Ridurre la dipendenza da fornitori esterni, soprattutto statunitensi e cinesi, per quanto riguarda componenti essenziali come i processori quantistici, i chip specializzati e gli strumenti di comunicazione ultra-sicura.
- Integrazione dei programmi R&S – Coordinare gli sforzi nazionali in materia di ricerca e sviluppo, evitando duplicazioni e dispersioni di risorse. L’idea è quella di creare sinergie reali attraverso l’allineamento delle agende scientifiche dei Paesi membri.
- Sviluppo di infrastrutture condivise – Costruire piattaforme europee per il calcolo quantistico, la produzione di hardware e l’accesso a risorse computazionali di nuova generazione.
- Attuazione della Dichiarazione europea sulle tecnologie quantistiche – Un documento firmato nel 2024 da numerosi Stati membri per affermare un impegno congiunto nello sviluppo delle tecnologie di frontiera.
La sfida dell’autonomia digitale
In un contesto geopolitico segnato dalla crescente competizione tra Stati Uniti, Cina e altre potenze tecnologiche, l’indipendenza digitale è ormai una dimensione della sicurezza economica. La strategia quantistica europea rappresenta, in questo senso, un tassello essenziale del più ampio disegno per la “autonomia strategica aperta” dell’Unione.
“L’UE è forte nelle fasi iniziali della ricerca, ma spesso ha difficoltà a espanderla, commercializzarla e a diffonderla a livello mondiale”, ha ammesso la Commissione, evidenziando un limite strutturale che si traduce in una vulnerabilità sistemica.
Henna Virkkunen, nuova commissaria per le Tecnologie, ha dichiarato che la strategia quantistica sarà una delle sue priorità. Ursula von der Leyen ha sottolineato che si tratta di “una tecnologia di frontiera” su cui l’Europa deve concentrare risorse e visione.
Quantum, un banco di prova l’Unione europea. Atteso un impatto economico da 850 miliardi di euro
Secondo le proiezioni contenute nel rapporto Draghi sulla competitività europea, l’informatica quantistica potrebbe contribuire fino a 850 miliardi di euro all’economia dell’UE nei prossimi 15-30 anni.
Questo impatto economico non è solo teorico: le applicazioni spaziano dalla scoperta di nuovi farmaci alla gestione avanzata dei portafogli finanziari, dalla crittografia post-quantistica alla simulazione di materiali.
La capacità di gestire ed utilizzare la tecnologia quantistica sarà un fattore determinante per l’equilibrio economico e militare delle potenze mondiali.
L’Europa, con la sua tradizione scientifica e la forza del mercato unico, ha le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista – ma serve una visione chiara e investimenti consistenti.
La strategia quantistica sarà un banco di prova per l’Unione europea: non solo sul piano tecnico, ma anche politico e istituzionale. La sua riuscita dipenderà dalla volontà degli Stati membri di agire come un blocco compatto, mettendo in comune risorse, competenze e infrastrutture. In gioco c’è molto più del futuro di una tecnologia: c’è la possibilità di costruire un’Europa realmente sovrana nell’era digitale.