I CONSIGLI DELL'ESPERTO

La micoterapia per ‘quel fastidioso disturbo’

a cura di Walter Ardigò |

Gentile dottore,

 

le scrivo perché ho bisogno di aiuto. Nel 2000 sono stata operata a un ginocchio e da  allora soffro di emorroidi. Fino a qualche mese fa, fortunatamente, la situazione era  abbastanza sotto controllo: dolore e fastidio comparivano solo in casi eccezionali, per esempio durante periodi di forte stress e di alimentazione disordinata. Ora le cose sono precipitate. Da  tre mesi sono mamma di Edoardo e già durante la gravidanza ho iniziato a stare male. Con il parto, le emorroidi sono definitivamente degenerate. Speravo si trattasse di un  peggioramento passeggero e, invece, a oggi non vedo alcun miglioramento. Ho letto su una rivista che la micoterapia potrebbe aiutarmi a stare meglio: è davvero così? Cosa posso fare?

La ringrazio. Sonia, 37 anni

 

Cara Sonia,

è proprio così: la micoterapia può essere un grande alleato nella lotta alle emorroidi. Per capire come agisce bisogna prima conoscere più da vicino questa problematica. Le emorroidi sono vene varicose, simili alle vene varicose della gamba, che si trovano a livello dello sfintere anale e della parte terminale del retto. Sono caratterizzate dalla comparsa di una protusione e di piccole perdite di sangue rosso vivo per la rottura delle varici stesse, spesso durante la defecazione. Non sempre causano dolore, soprattutto all’inizio. Nel tempo, invece, a causa del loro progressivo aumento, tendono a diventare dolenti. Le emorroidi dipendono da un’alterazione della circolazione sanguigna, spesso per colpa di una stitichezza ostinata, che provoca una contrazione dello sfintere anale e del retto. Anche il meteorismo è un fattore responsabile: infatti, la presenza di gas intestinale che dilata e comprime l’addome e l’intestino retto ostacola la circolazione venosa. In tutti i casi, il sangue non riesce a risalire verso l’alto, quindi ristagna formando le varici, che tendono a diventare croniche.

 

I funghi più utili

Per risolvere cause e sintomi delle emorroidi consiglio di ricorrere a due funghi che, come spiego nel mio ultimo libro “Micoterapia per tutti”, costituiscono proprio il protocollo “Emorroidi”: Auricularia e Coprinus. Auricularia svolge tre azioni utili. Innanzitutto, rilassa la muscolatura dello sfintere anale e del retto: quest’effetto decontratturante favorisce la circolazione, portando a uno svuotamento delle varici emorroidarie. In secondo luogo, rafforza la struttura connettivale ed elastica della parete delle vene, che ritrovano così la loro forma originaria. Infine, favorisce l’evacuazione, anche nelle stipsi più ostinate eliminando la pressione esercitata dalle feci ristagnanti. Coprinus riporta in equilibrio la flora batterica intestinale, bloccando la produzione di gas e il gonfiore intestinale. Di conseguenza, la parete intestinale si rilassa e la circolazione venosa locale viene ripristinata. Le varici emorroidarie si ridimensionano e spesso si risolvono completamente.Nei casi più complessi si può aggiungere anche il Reishi, che rilassa le pareti intestinali e aiuta la peristalsi, cioè la progressione del contenuto intestinale verso lo sfintere anale, agevolando l’evacuazione e combattendo la stipsi. Inoltre, migliora il bruciore presente nella zona dello sfintere rettale. Fra l’altro, non bisogna dimenticare che tutti questi funghi svolgono anche molte altre azioni benefiche. Come sempre, per avere risultati, i funghi vanno assunti al dosaggio di due grammi al giorno, per almeno tre mesi.

Alla prossima settimana dr Walter Ardigò

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