Un emendamento alla Manovra spinge per incentivare lo sviluppo di reti private 5G nelle nostre imprese. È questo il senso, fra le altre cose, dell’emendamento 94.47 proposto dal Senatore FI Adriano Paroli che vuole dare una scossa al 5G in ambito industriale, ad oggi non del tutto esploso.
Perché è rilevante per il 5G
- Inserisce esplicitamente le “reti private 5G (5G Private Network)” quale tipologia di bene per il quale l’impresa può accedere agli incentivi.
- Tale riferimento segnala la volontà di favorire investimenti in infrastrutture di comunicazione avanzata all’interno degli stabilimenti produttivi, con un ruolo chiave del 5G industriale: bassa latenza, alta capacità, elevata connettività di sensori/macchine.
- In un contesto di industria 4.0 e digitalizzazione, la disponibilità di reti private 5G può abilitare applicazioni quali automazione, realtà aumentata/virtuale, robotica collaborativa, monitoraggio in tempo reale, edge computing ed efficiente gestione energetica. L’emendamento lo coglie.
Quali problemi mira a risolvere
- Superamento delle vecchie reti LAN e dell’architettura di connettività tradizionale (meno performanti) nei contesti industriali.
- Stimolo alla “doppia transizione” digitale + energetica: l’emendamento inserisce beni che abbattono consumi, migliorano la sostenibilità, e rendono le imprese più resilienti e connesse.
- Allineamento della normativa agevolativa ai progressi tecnologici: includere 5G, edge computing, microgrid, etc, che erano esclusi o poco considerati nei precedenti allegati.
- Rafforzamento della competitività delle imprese italiane che investono in infrastrutture avanzate di comunicazione e produzione.
Criticità e punti da monitorare per le reti private
- Occorre definire chiaramente i criteri e le modalità per accedere alle agevolazioni riguardanti reti private 5G: chi può realizzarle, con quali costi, in che ambito produttivo, con quali requisiti tecnici.
- Verificare che l’inserimento nel perimetro degli incentivi non generi disequilibri o sovrapposizioni con altri strumenti (ad es. Industria 4.0, PNRR, Horizon Europe).
- Monitoraggio degli impatti: assistenza alle PMI nella realizzazione di reti private 5G, formazione di competenze, ecosistema degli operatori.
- Coerenza con gli obiettivi di sicurezza e sovranità digitale: reti private 5G nascono in contesti industriali critici, serve garanzia su sicurezza, interoperabilità, governance dei dati.
5G privato, Zorzoni (AIIP): “L’unico modo per spingerlo è aprire la frequenze ad uso privato”
“L’unico modo per spingere il 5G privato è aprire le frequenze ad uso privato, non licenziato, le frequenze N77, nel range da 3300 a 4200 Mhz”. La pensa così Giovanni Zorzoni, Vice presidente di AIIP. “Gli operatori Tlc continuano a dire che il 5G privato lo devono fare loro per le aziende, ma in realtà quello che si è sempre detto nei paesi nordici (la Germania è antesignana, e ha dedicato 100 Mhz alle reti private ndr) è che le imprese anche attraverso gli operatori di rete fissa, gli integratori, e altri soggetti come questi”.
