biografico. drammatico

La macchinazione

a cura di cinematografo.it |

2016 – Italia, Francia

Nell’estate del 1975 Pier Paolo Pasolini è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, Salò o le 120 giornate di Sodoma e nella stesura del romanzo Petrolio, un atto d’accusa contro il potere politico ed economico dell’epoca. Il regista-scrittore da mesi ha una relazione con Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano minorenne ma già conosciuto per i suoi contatti con il mondo criminale della capitale. Una notte alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di Salò e chiedono un riscatto esorbitante. Il vero obiettivo di questa azione era ottenere il riscatto o non piuttosto mettere in crisi Pasolini come persona e intellettuale?

Si tratta di una vicenda del film La macchinazione di David Grieco, e si ispira a una rilettura degli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, come noto trovato morto all’Idroscalo di Ostia nella notte tra il primo e il due novembre 1975. La tesi che il film porta avanti è che Pasolini si recò sul posto per riavere il negativo del film. Ma quella in realtà era una trappola, il suo assassinio era stato pianificato nei minimi particolari.

La Macchinazione Foto 1

Il regista e sceneggiatore Davide Grieco – che dello scrittore friulano è stato amico e collaboratore ed è autore del libro La macchinazione. Pasolini. La verità sulla morte – negli anni successivi all’omicidio ha continuato a occuparsi di Pasolini e della sua memoria e ora, dopo oltre 40 anni, prova a lanciare spunti per riaprire il caso. Partendo dalla fine del processo con cui, il 22 aprile 1976, Pino Pelosi venne condannato per l’omicidio dell’intellettuale in concorso con ignoti e la sentenza si soffermò soprattutto sulla reticenza dell’imputato a rivelare i nomi di questi suddetti ignoti. Si tratta con evidenza di un caso nazionale rispetto al quale la sentenza ha messo una fine solo burocratica, ma non convincente.

Per interpretare Pier Paolo Pasolini è stato scelto il celebre cantante e attore Massimo Ranieri, a proposito del quale Grieco dice: ‘Pochi mesi prima di morire, Pier Paolo Pasolini era seduto accanto a Massimo Ranieri in uno spogliatoio, prima di una partita di calcio. Lui lo ha guardato intensamente e gli ha detto: «Sai che è proprio vero che tu ed io ci somigliamo molto?». Intorno a Ranieri ruota un bel numero di attori, alcuni di esperienza (Libero De Rienzo, Roberto Citran, Milena Vukotic…) altri alle prime armi (Alessandro Sardelli, un Pino Pelosi per la prima volta sullo schermo). ‘Sul set – dice Grieco era come se fossi a girare nel dicembre 1975. Ho fatto un film di pancia. Non ho fatto un film ‘figo’ perché sarebbe stato un insulto per Pasolini’.

La Macchinazione Foto 2

Regia: David Grieco

Attori: Massimo Ranieri (Pier Paolo Pasolini), Libero De Rienzo (Antonio Pinna), Matteo Taranto (Sergio), François Xavier Demaison (Moreau), Milena Vukotic (Susanna Colussi Pasolini), Roberto Citran (Giorgio Steimetz), Tony Laudadio (L’avvocato), Alessandro Sardelli (Pino Pelosi), Paolo Bonacelli (Il vescovo), Catrinel Marlon (La prostituta)

Soggetto: David Grieco

Sceneggiatura: Guido Bulla e David Grieco

Fotografia: Fabio Zamarion

Musiche: Pink Floyd (Atom Heart Mother Suite)

Montaggio: Francesco Bilotti

Scenografia: Carmelo Agate

Costumi: Nicoletta Taranta

 

Durata: 115’

Genere: Biografico, Drammatico

Data di uscita in sala: 24 marzo 2016

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