Key4biz

La lista dei primi candidati Farc in Colombia, Trump, Wauquiez nuovo presidente dei Repubblicani francesi

Colombia, partito Farc presenta candidati per elezioni legislative 2018

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – I leader delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno presentato ufficialmente la loro lista di 23 candidati per le elezioni legislative colombiane del 2018. Il movimento, che dal primo settembre si e’ costituito come partito politico, lo ha annunciato su Twitter. L’elenco consegnato al Consiglio nazionale elettorale (Cne) include per il Senato i leader delle Farc Ivan Marquez, Pablo Catatumbo, Victoria Sandino, Sandra Ramirez, Benkos Bioho e Carlos Antonio Lozada. Jairo Quintana Ruiz Olmedo, Jesus Santrich, Marco Leon Calarca e Bayron Yepez concorreranno invece per l’Assemblea Nazionale. Il nuovo partito politico ha affermato che le candidature hanno aperto la “strada della speranza per chi sogna da sempre una Colombia senza conflitti interni, inclusiva e realmente democratica”. A ottobre, le Farc si sono registrate ufficialmente come partito politico in grado di partecipare legalmente alle elezioni.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Usa, ambasciatore all’Onu Haley chiede di far luce sulle donne che accusano Trump di condotte improprie

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Nikki Haley, ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite (Onu), ha dichiarato oggi che le donne che hanno accusato il presidente Donald Trump di condotte improprie dovrebbero essere ascoltate, una posizione molto diversa, rimarca il quotidiano “New York Times”, da quella assunta dall’amministrazione che giudica le accuse senza valore e dunque da ignorare. In un’intervista televisiva all’emittente Cbs (Columbia broadcasting system), Haley ha sottolineato che la decisione su Trump e’ nella mani degli elettori e “le donne dovrebbero sempre sentirsi a proprio agio nel farsi avanti. Dovremmo tutti essere disponibili ad ascoltarle”, ha aggiunto. Durante la campagna presidenziale del 2016, oltre una decina di donne ha accusato Trump di molestie sessuali. Accuse che il presidente ha recentemente licenziato come “notizie completamente false” (“totally fake news”) e “roba inventata”. Il capo della Casa Bianca sta cercando di bloccare una causa per diffamazione presso la Corte suprema dello Stato di New York intentata da una delle donne che lo hanno accusato. Il capo dell’ufficio stampa alla Casa Bianca, Sarah Huckabee, ha confermato, lo scorso ottobre, che l’amministrazione ritiene che le donne stiano mentendo.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Agenzia per la protezione dell’ambiente Usa ha rallentato i controlli e limitato l’applicazione delle norme sotto l’amministrazione del presidente Trump

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Il quotidiano statunitense “New York Times” ha esaminato i dati relativi agli interventi dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa), riscontrando che, dall’insediamento dell’amministrazione del presidente Donald Trump, l’Epa ha adottato un approccio molto piu’ permissivo nei confronti di chi inquina, diversamente dalle amministrazioni Bush e Obama. Nel mettere in fila la cause civili depositate nei primi nove mesi presso l’Epa durante le amministrazioni Trump, Obama e Bush, l’Agenzia, guidata da Scott Pruitt, ha cominciato ad esaminare, 1.900 casi, un terzo in meno rispetto all’amministrazione Obama e un quarto meno di quella di George W. Bush. Inoltre, l’Epa dell’era Trump ha comminato sanzioni nei confronti di chi inquina pari a 50,4 milioni di dollari (42,8 milioni di euro). Considerando l’inflazione, si tratta di circa il 39 per cento delle sanzioni comminate durante la precedente amministrazione e del 70 per cento delle azioni sanzionatorie sotto l’era Bush. Tra i suoi poteri l’Epa puo’ anche obbligare le compagnie ad apportare ammodernamenti che le rendano meno inquinanti. Le iniziative in questo senso di Pruitt ammontano a 1,2 miliardi (1 miliardo di euro), il 12 per cento di quanto fatto durante Obama e il 48 per cento rispetto alla gestione Bush. In una nota, l’Agenzia ha dichiarato di privilegiare un approccio che riporti le compagnie ad osservare la legge, piuttosto che “contare i fagioli”.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Il significato simbolico della presidenza portoghese dell’Eurogruppo

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – L’arrivo alla presidenza dell’Eurogruppo di Mario Centeno, ministro portoghese delle Finanze, ha un grande significato simbolico. Il Portogallo, sottolinea il quotidiano spagnolo “Abc”, e’ infatti uno dei paesi “salvati” durante la grande crisi del debito che ha colpito l’Unione europea, insieme a Grecia e Spagna (Pigs). La conquista, da parte del Portogallo, della presidenza dell’organismo che coordina le politiche economiche degli Stati della zona euro e’ un grande passo in avanti per ristabilire la fiducia nei Paesi del sud Europa. I Pigs, ritenuti per lungo tempo i “malati d’Europa”, stanno dando segnali di ripresa stabili. La Spagna guida la crescita dell’intera eurozona con tassi annui superiori al 3 per cento, il Portogallo e’ riuscito a evitare la procedura del deficit, l’Italia cresce dell’1,5 per cento e la Grecia e’ tornata sui mercati finanziati dopo nove anni di recessione. Centeno ha inoltre citato i casi di Francia, Germania e Italia per sottolineare come i nuovi cicli politici vissuti dall’Europa costituiscano un’opportunita’ unica per entrare in una nuova fase di crescita. I nuovi cicli, aggiunge il quotidiano economico spagnolo “Expansion”, rappresentano nuove sfide che coincidono con quelle lanciate dal presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker e dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk per creare un reale cambiamento.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Gran Bretagna, annunciato un nuovo Centro di lotta alla criminalita’ finanziaria

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Il ministro britannico dell’Interno, Amber Rudd, ha annunciato l’imminente nascita di un nuovo centro per la lotta alla criminalita’ economica e finanziaria: lo riferisce il quotidiano laborista “The Guardian” citando la denuncia della ministra secondo cui miliardi di sterline vengano riciclati attraverso la City di Londra, “nonostante il fatto che la Gran Bretagna resti uno dei piu’ sicuri e puliti posti al mondo dove fare affari”. L’annunciato nuovo Centro nazionale per i crimini economici fara’ parte della National Crime Agency e supervisionera’ tutte le attivita’ delle forze di polizia nella lotta ai crimini finanziari, grazie a rafforzate capacita’ di analisi ed indagine che permetteranno al gia’ esistente Ufficio per le grandi frodi di investigare sui peggiori casi di truffe, di riciclaggio di denaro sporco e di corruzione. Sara’ anche creato presso il ministero degli Interni un sottosegretariato ai Crimini economici, con la conseguente nomina di un sottosegretario “ad hoc”. Questi progetti annunciati dalla ministra Rudd sono parte di una nuova strategia anti-corruzione che sara’ pubblicata oggi lunedi’ 11 dicembre e che tra l’altro mettera’ nel mirino la “corruzione interna” a settori come quello delle forze di polizia, delle prigioni e del controllo delle frontiere; l’obbiettivo piu’ generale e’ quello di garantire la massima trasparenza sulla proprieta’ e sul controllo delle attivita’ finanziarie, allo scopo di aumentare la fiducia verso la Gran Bretagna come una piazza affidabile dove fare affari. A tutto cio’ si aggiunge la nomina del deputato conservatore John Penrose come “campione dell’anti-corruzione” presso l’ufficio del primo ministro, mentre il ministro dell’Interno presiedera’ un nuovo Comitato inter-ministeriale di orientamento strategico nella lotta alla criminalita’ economica e finanziaria. Il “Guardian” ricorda come secondo i dati ufficiali ogni anno in Gran Bretagna vengano riciclati 90 miliardi di sterline (oltre 100 miliardi di euro, ndr) di proventi criminali, inclusi soldi provenienti dal traffico di droga e da quello di esseri umani; l’ammontare annuo delle truffe e’ di circa 7 miliardi di sterline (oltre 7 miliardi e mezzo di euro, ndr). “Oggi stiamo lanciando una nuova offensiva contro la grande criminalita’ economica”, ha detto la ministra Rudd, “ma non intendiamo dimenticare le truffe che quotidianamente colpiscono la gente, perche’ quasi tutti oggi vengono presi di mira dalle frodi online. Vogliamo agire per ridurre entrambi i fenomeni”, ha concluso il ministro.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Gran Bretagna, la Difesa chiede una revisione strategica e ulteriori fondi per 4 miliardi di sterline

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Il ministero della Difesa vuole una radicale revisione politico-strategica della Gran Bretagna e chiede fondi d’emergenza per evitare profondi tagli alle Forze armate: lo rivela il quotidiano “The Times” citando “quattro diverse fonti”; secondo le quali la Difesa si prepara a chiedere alla premier Theresa May ed al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Mark Sedwill che alle questioni militari sia data una formale preminenza nella imminente revisione delle strategie di sicurezza della Gran Bretagna. Il ministero chiedera’ al Tesoro 4 miliardi aggiuntivi nei prossimi due anni, per alleggerire la pressione sugli organici e sulle dotazioni esercitata penalizzati da anni di austerita’, per rendere piu’ efficiente l’intero sistema della Difesa e per evitare di far perdere al paese le capacita’ militari necessarie ad affrontare le attuali sfide globali: ma cio’ non sara’ possibile, secondo le fonti citate dal “Times”, senza un sostegno formale da parte dell’Ufficio del primo ministro. Purtroppo pero’, ricordano le stesse fonti, al momento il governo sembra “distratto” da altre questioni e per questo il neo ministro della Difesa Gavin Williamson deve darsi molto da fare: “Ora deve guadagnarsi i suoi galloni”, afferma una delle fonti citate dal “Times”. Williamson tra l’altro, ricorda il quotidiano, pur godendo della fiducia della premier May nelle ultime settimane si e’ impelagato in una dannosa “guerra di parole” con il cancelliere allo Scacchiere Philip Hammond, arrivando a vietargli di usare i velivoli della Royal Air Force per i suoi spostamenti se il Tesoro non saldera’ immediatamente i conti arretrati per i voli gia’ effettuati. La revisione della National security capability e’ stata avviata nello scorso mese di luglio e nelle intenzioni dovrebbe essere “leggera e senza costi”; attualmente le Forze armate rappresentano solo uno dei dodici capitoli considerati: gli altri undici includono gli aiuti internazionali, le comunicazioni strategiche, il controllo delle frontiere e l’anti-terrorismo. L’ultima versione della National security capability risale al 2015; la bozza finale della nuova revisione dovrebbe essere esaminata dal primo ministro e dal Comitato ministeriale per la sicurezza nazionale il prossimo 19 dicembre.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Francia, Wauquiez nuovo presidente dei Repubblicani

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Senza particolari sorprese, Laurent Wauquiez si aggiudica la presidenza dei Repubblicani francesi, ottenendo il 74,6 per cento delle preferenze al primo turno contro i suoi due rivali: Mael de Calan e Florence Portelli. Ne parla la stampa francese, sottolineando la vittoria “schiacciante” del presidente della regione Auvergne-Rhone-Alpes. “Le Figaro” si chiede se Wauquiez sapra’ “riunire” la famiglia dei Repubblicani, oggi divisa da fratture e tensioni interne. Il nuovo leader della destra francese e’ accusato da molti dirigenti del suo stesso partito di assumere toni troppo estremi, spesso vicini a quelli del Front National. “Liberation” parla di “paradosso”, visto il grande appoggio arrivato dalla base del partito e i contrasti con gli altri rappresentanti dei Repubblicani.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Francia, schiacciante vittoria dei nazionalisti alle elezioni territoriali in Corsica

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Ampio spazio sulla stampa francese alla vittoria dei nazionalisti alle elezioni territoriali in Corsica. La coalizione Per la Corsica, formata da autonomisti e indipendentisti, ha ottenuto piu’ del 56 per cento, registrando un risultato storico per l’isola. “Libe’ration” indica che ormai la formazione politica e’ diventata “un movimento nazionale”, capace di riunire attorno a se’ anche gli elettori piu’ sfiduciati. “Le Figaro” parla di un “plebiscito” che consegna nelle mani dei nazionalisti una “legittimita’ inedita” per avanzare alcune richieste a Parigi, come il riconoscimento della lingua corsa o alcune misure fiscali ed economiche. Secondo il quotidiano il governo e’ pronto a intavolare delle discussioni.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Germania, allarme servizi segreti per presenza salafiti senza precedenti

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Il numero di salafiti in Germania continua a crescere. Secondo l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), attualmente i seguaci di questa versione iper-conservatrice e radicale dell’Islam sono oltre 10.800. A settembre se ne contavano 500 in meno e un anno fa erano 9.700, mentre 6 anni fa erano 4.000. Il presidente del BfV, Hans-Georg Maassen, ha parlato a Berlino di un “massimo storico”. Cio’ dimostra la “continua attrattiva dell’ideologia salafita”. Le autorita’ osservano una tendenza nella scena salafita al ritiro e all’isolamento dalla sfera pubblica. Questo e’ presumibilmente anche il risultato del successo delle indagini governative, secondo l’Ufficio federale. “La radicalizzazione avviene meno nelle moschee o nelle piu’ grandi organizzazioni salafite sovraregionali, ma in piccoli circoli cospiratori e, soprattutto, su Internet”, ha dichiarato il BfV. Sempre piu’ spesso emergono reti di donne cui i servizi di intelligence hanno difficolta’ ad accedere. Maassen ha parlato di una “frammentazione e privatizzazione” del salafismo in Germania. Secondo le stime del BfV, una minaccia significativa e’ rappresentata dagli islamici del Caucaso settentrionale. La loro “affinita’ con la violenza e le armi” ha richiesto l’attenzione delle autorita’ di sicurezza tedesche, ha detto Maassen. “Gli estremisti caucasici del Nord sono stati recentemente coinvolti nei combattimenti in Siria e in Iraq. Sono testati in battaglia e rappresentano un potenziale ad alto rischio “, ha sottolineato il presidente dei servizi tedeschi. Il BfV presume un “numero a tre cifre” dei nord caucasici islamisti in Germania. In particolare sarebbero presenti negli Stati della Germania dell’Est, soprattutto nel Brandeburgo e a Berlino. Inoltre ci sono punti focali nel Nord Reno-Vestfalia, Amburgo e Brema. La rete salafita non ha strutture fisse ed e’ “in gran parte isolata all’esterno”. La radicalizzazione avviene principalmente attraverso i contatti personali, gli elementi di collegamento sono la religione e le strutture tradizionali del clan. Occasionalmente c’e’ “sovrapposizione personale” tra islamismo e criminalita’ organizzata.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Il Parlamento europeo mette in guardia Londra contro le tattiche dilatorie della Brexit

11 dic 11:04 – (Agenzia Nova) – Il presidente dei Popolari europei, il politico dei Cristiano sociali (Csu) Manfred Weber, mette in guardia il governo britannico da una manovra dilatoria nella seconda fase dei negoziati di adesione di Gibilterra all’Unione europea. Alla “Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung” (Fas.) Weber ha dichiarato: “La prima fase dei negoziati ha dimostrato che il governo britannico si muove solo sotto forte pressione dell’economia. Questa pressione diminuira’ quando le aziende potranno aspettarsi un periodo transitorio di due anni in cui tutto per loro rimarra’ uguale. Ho quindi paura che Londra nei prossimi mesi fermi il processo”. Tale timore e’ condiviso da altre formazioni del Parlamento europeo. “Come Parlamento inviamo un messaggio chiaro: il periodo di transizione (di due anni) non e’ automatico. Scattera’ soltanto se si giungera’ a un accordo entro la fine dell’anno prossimo che soddisfi le nostre condizioni e contenga risultati reali”, ha dichiarato il politico tedesco. Durante il periodo di transizione, il Regno Unito dovrebbe continuare ad applicare tutta la legislazione dell’Unione europea, comprese le nuove decisioni che non aveva ancora adottato. Bruxelles vuole assicurarsi che Londra, anche dopo la fase di transizione, rispettera’ le leggi e le politiche dell’Unione europea in settori essenziali. Questi includono la protezione dell’ambiente e del clima, la protezione dei consumatori e dei dati, la lotta contro l’elusione fiscale e il dumping sociale. Dopo l’uscita della Ue sara’ concordato in dettaglio in che modo il Regno Unito e l’Unione europea lavoreranno insieme sul commercio e sulla sicurezza interna ed esterna.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Exit mobile version