La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Meloni ribadisce a Trump: pronti a facilitare i contatti per la pace
Ieri Donald Trump ha avuto una telefonata di oltre 2 ore con Vladimir Putin. A seguire ha sentito diversi leader tra qui Giorgia Meloni e nella nota di Palazzo Chigi sulla call si parla del lavoro “per un immediato avvio dei negoziati” per arrivare “il prima possibile a un cessate il fuoco e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura in Ucraina”. Soprattutto si sottolinea che “è stata considerata positivamente la disponibilità del Santo Padre a ospitare i colloqui presso il Vaticano”. “L’Italia è pronta a fare la sua parte per facilitare i contatti e lavorare per la pace”, la conclusione della sintesi dei colloqui, in cui non si fa riferimento alla minaccia europea di nuove sanzioni contro Mosca di cui ha parlato invece Berlino. Da Palazzo Chigi si guarda a Roma come possibile crocevia per la pace. Nella Capitale nell’ultimo mese si sono riuniti i leader di mezzo mondo per il funerale di Papa Francesco e per l’insediamento di Leone XIV, occasione in cui la premier è riuscita a mettere al tavolo il vicepresidente degli Usa JD Vance e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Le prossime settimane potrebbero chiarire il peso di questo incontro nell’economia dei negoziati fra Washington e Bruxelles sui dazi. Intanto in queste ore la maggioranza celebra ancora il vertice: le critiche delle opposizioni vengono bollate come strumentali, e nel centrodestra è ormai comune a tutti gli alleati una “idiosincrasia” per Emmanuel Macron, colpevole di “fare teatro per cercare di recuperare consenso”. Dietro le quinte, però, in ambienti di Governo si ammette che qualche valutazione nelle ultime settimane si è rivelata meno calibrata del previsto. Ora l’obiettivo è restare in gioco ai tavoli internazionali più importanti, a partire da quello sulla crisi ucraina anche perché il 10-11 luglio l’Italia ospiterà la “Ukraine Recovery Conference” e, se si verificassero le condizioni di un cessate il fuoco prolungato e stabile, si potrebbe cercare di dare a quell’evento una dimensione ancor più importante. Prima ancora, il 20 giugno, la Capitale sarà sede di un vertice Piano Mattei-Global Gateway, che Meloni presiederà assieme a Ursula von der Leyen.
Cgil e centrosinistra si mobilitano e vanno in piazza per il referendum
La Cgil riunisce il mondo sindacale, le associazioni e i partiti di centrosinistra che appoggiano i quesiti referendari per una maratona oratoria, andata avanti fino a sera nei giardini di Piazza Vittoria a Roma. A 20 giorni dal voto sui referendum il segretario Maurizio Landini vede il quorum come un “obiettivo assolutamente raggiungibile” che dirà che il Paese ha voglia di cambiare, a partire dal Governo. Per questo chiama alla “rivolta democratica”: “Basta mettere una croce, ma è la cosa più rivoluzionaria che possiamo fare. Il quorum si raggiunge Comune per Comune, seggio per seggio, questo è il lavoro che dobbiamo fare”, arringa dal palco il leader Cgil. I quesiti tecnici? Parlano di lavoro e diritti, è l’argomento della Cgil, è necessario spiegare e farsi capire. Sul servizio pubblico, “lo dice l’Agcom, non è che lo dico io, siamo ai prefissi telefonici, meno dell’1% del tempo che si poteva dedicare ai referendum”; è “una scelta molto precisa, il tentativo di non parlarne e di oscurare quello che sta succedendo”.
La giornata inizia con un sit-in davanti alla Rai promosso dal Pd. La segretaria Elly Schlein insiste: “La Rai non deve dire come votare, ma informare i cittadini”. E gli esponenti dem mostrano lo striscione che recita: “No Telemeloni”. La mobilitazione del centrosinistra si sposta poi in piazza Vittorio, con i leader che prima di salire sul palco si confrontano a lungo con il segretario Landini: ci sono Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, Riccardo Magi di +Europa e anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri insieme a una larga fetta della sinistra cittadina. Al suo arrivo, il presidente del M5S viene accolto dalla segretaria dem che gli dice: “È una bella piazza”. Poi posano insieme per la photo opportunity, con Landini al centro. Quindi Schlein suona la carica: “Il raggiungimento del quorum possibile, l’Italia ci può stupire”, afferma la leader che considera molto gravi “appelli della maggioranza a non partecipare a questo voto”, stessa posizione ribadita anche da Conte.
Sollievo a Bruxelles: dalla Romania è arrivato un segnale europeista
Un lungo sospiro di sollievo ha attraversato Bruxelles: la Romania, tassello importante nell’architettura geopolitica e della sicurezza comunitaria, rischiava di fare un passo di lato rispetto all’Ue ma la vittoria di Nicusor Dan su George Simion ha spazzato via i crescenti timori di un ulteriore Paese membro governato dagli euroscettici. Prima Ursula von der Leyen e subito dopo Antonio Costa hanno lasciato da parte le tradizionali prudenza e neutralità quasi esultando su X per il “forte segnale” arrivato da Bucarest che, all’interno del Consiglio Ue, permetterà ai vertici di non trovarsi dinnanzi ad altri veti su dossier cruciali, come la difesa o l’allargamento. A Bruxelles, da qualche mese, è scattata una sorta di chiamata alle armi anti-sovranista; il succedersi degli exploit dell’ultradestra allarma anche chi, come il Ppe, si è mostrato più volte aperto ad intese con i Conservatori o con i Patrioti al Pe. C’era poi un’appendice non secondaria, quella delle ingerenze di Mosca: la Romania, nel dicembre scorso, aveva infatti visto l’annullamento del primo turno delle presidenziali vinto dal filorusso Calin Georgescu a causa, secondo l’Alta Corte, proprio delle interferenze di Mosca.
Simion aveva provato a raccogliere le preferenze date a Georgescu, sebbene le sue posizioni sulla guerra in Ucraina fossero più vicine a quelle dell’Ue ma a Bruxelles nessuno si fidava. L’affermazione di Dan ha scacciato gli incubi più bui: “Continueremo a essere partner affidabili dell’Ue”, è stato il suo mantra ripetuto nelle conversazioni telefoniche post-voto. Il riverbero delle elezioni romene era arrivato anche in Italia, complice la stretta alleanza politica tra Giorgia Meloni e il leader Aur. Simion negli ultimi giorni di campagna era stato a Roma, accolto prima da Meloni (sono nello stesso gruppo, al Pe) e poi da Matteo Salvini, e l’endorsement della premier al candidato sovranista non era piaciuto a tutti a Bruxelles. Meloni, in ogni caso, non ha tardato a congratularsi con Dan “dicendosi fiduciosa che potremo costruire una collaborazione costruttiva” per “promuovere la pace, la stabilità, la prosperità dei nostri popoli e dell’Europa”. Più corpose le congratulazioni del presidente Sergio Mattarella che, martedì pomeriggio, tra l’altro, inizierà la sua visita presso le istituzioni Ue.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del decreto-legge, già approvato dal Senato, in materia di cittadinanza.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto cittadinanza e, con la Giustizia, si confronterà sul decreto in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. La Affari Esteri ascolterà Gunnar Rekvig, vicedirettore di Global Arctic e Simone Orlandini, responsabile del Progetto Artica 2025 di Ocean Sea Foundation sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico.
La Difesa si confronterà sulla risoluzione in materia di accesso nei gruppi sportivi delle Forze armate di soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1 che siano idonei all’esercizio delle attività sportive agonistiche, sullo schema di dm di approvazione del programma pluriennale per la progressiva implementazione di suite operative “Multi-Missione Multi-Sensore” (MMMS) su piattaforma condivisa Gulfstream G550 “Green” base JAMMS, e sulla pdl per l’istituzione della decorazione d’onore interforze dello Stato maggiore della difesa alla memoria dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
La Trasporti, con la Attività Produttive, esaminerà il ddl di delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Dibatterà sulle proposte di nomine di diverse Autorità portuali e sulla proposta di nomina dell’avvocato Stefano Arcifa a presidente dell’Aero Club d’Italia. La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sugli Atti Ue sul piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo e sulla decarbonizzazione delle flotte aziendali. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sul ddl, già approvato dal Senato, per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria.
La Agricoltura svolgerà delle audizioni sull’attività di trattamento dei fanghi di depurazione da acque reflue per il loro utilizzo in agricoltura come fertilizzanti, proseguirà il ciclo di audizioni sulle prospettive del settore vitivinicolo ed esaminerà gli Atti Ue sulle norme di mercato e misure di sostegno settoriale nel settore dei prodotti vitivinicoli e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del decreto-legge per il contrasto dell’immigrazione irregolare, del decreto-legge in materia di assicurazione dei rischi catastrofali e del decreto- legge per l’attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. A seguire, dibatterà sulla relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari nei confronti dell’onorevole Armando Siri, senatore all’epoca dei fatti, e sulla proposta di modifica dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul decreto immigrazione e sul ddl relativo all’ordinamento giurisdizionale e alla Corte disciplinare. La Giustizia, con la Affari Sociali, riprenderà il confronto sul ddl sulla morte volontaria medicalmente assistita e sul ddl per la prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro. Proseguirà il ciclo di audizioni e si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne. A seguire, dibatterà sul decreto-legge per il differimento del termine in materia di responsabilità erariale sul ddl sulla responsabilità degli avvocati, sui ddl relativi ai reati contro gli animali, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl in materia di responsabilità dei revisori legali, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sul ddl in materia di successioni, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello, sui ddl relativi ai consulenti tecnici d’ufficio.
La Politiche dell’Ue esaminerà, poi, l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze esaminerà la risoluzione sull’assoggettamento al pagamento IMU degli immobili del terzo settore adibiti a strutture socioassistenziali, sul decreto sugli acconti IRPEF 2025 e sullo schema di decreto ministeriale per l’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell’anno 2025. La Cultura esaminerà il decreto Pnrr.
La Ambiente svolgerà delle audizioni sul decreto alluvioni e Campi Flegrei, dibatterà su diverse proposte di nomine di Autorità portuali, sul ddl sulla legge quadro in materia di interporti e svolgerà delle audizioni sul ddl per la sicurezza delle attività subacquee. Ascolterà l’Amministratore delegato di RFI sullo stato e le criticità della rete e del servizio ferroviario. La Industria esaminerà il decreto sull’assicurazione dai rischi da calamità naturali e il ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy.
La Affari Sociali dibatterà e svolgerà delle audizioni sul ddl sulla medicina di genere. Esaminerà lo schema di decreto legislativo per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, il dlgs sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sui permessi per lavoratori affetti da malattia oncologica, invalidante e cronica, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, i ddl sulla salute mentale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi autististici, i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare e il dl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.