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Sui dazi Meloni ribadisce: serve un accordo vantaggioso per tutti
Tra Stati Uniti ed Ue va trovato “un accordo che deve essere vantaggioso per tutti”, ogni altro scenario “sarebbe insensato”. Giorgia Meloni resta convinta che ci siano i margini per convincere Donald Trump a ritirare la minaccia dei dazi al 30% e assicura di lavorare “assieme agli altri leader” e in “costante contatto con la Commissione Ue”. La premier ha sempre sostenuto che il 10% sarebbe “sostenibile”; il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che quella soglia era “ragionevole” e “non si può andare molto lontano da questo numero, altrimenti diventa insostenibile”. È la Commissione Ue a guidare i negoziati sui dazi, ma Roma sta cercando di giocare un ruolo non secondario: Meloni sa che un fallimento costerebbe alle imprese ricadute per miliardi, con inevitabili effetti occupazionali. Non manca il lavoro di analisi di intelligence e diplomazia nella partita sulle tariffe commerciali, un dossier su cui la premier nei mesi scorsi si è proposta nel ruolo di “pontiere”, creando anche le condizioni per un incontro a maggio a Roma fra Ursula von der Leyen e il vicepresidente Usa JD Vance. Due mesi più tardi, il braccio di ferro transatlantico è in una fase critica.
Nella sua missione a Washington il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ne ha discusso anche con Marco Rubio, da cui ha ricevuto “rassicurazioni sulla parte politica” del tema, pur precisando che il segretario di Stato “non è il titolare” del dossier. Per Giorgia Meloni sono giorni di contatti continui con Washington, Bruxelles e gli altri leader europei. Ricevendo a Palazzo Chigi il nuovo cancelliere austriaco Christian Stocker ha ribadito che entro il primo agosto va raggiunto un accordo “vantaggioso per tutti” e va scongiurata “in ogni modo una guerra commerciale fra le due sponde dell’Atlantico”, con l’obiettivo di “rafforzare l’Occidente nel suo complesso”. Il metodo negoziale su cui si ragiona nel Governo è un accordo di principio da trovare subito, per poi procedere con trattative specifiche sui singoli settori: lo scenario ideale sarebbe un riequilibrio della bilancia commerciale tra beni (l’Ue ha un surplus) e servizi (il surplus è degli Usa). Bisogna accelerare, è la convinzione, perché anche solo l’incertezza fa danni all’economia.
“È troppo importante arrivare a un ragionevole compromesso” sui dazi, ha sottolineato il ministro Giancarlo Giorgetti, “bisogna negoziare senza stancarsi, senza cedere di nemmeno un centimetro”. La linea di Palazzo Chigi resta quella di “evitare di polarizzare” la dialettica in questa fase del negoziato. Meloni non nomina mai Trump parlando di dazi, ma saluta “positivamente” il suo cambio di postura nei confronti di Vladimir Putin nel negoziato sulla crisi in Ucraina. Lo nomina invece Matteo Salvini: “Rido o tremo all’idea che qualcuno si sieda al tavolo con Trump parlando di bazooka perché la trattativa finisce male”, la convinzione del vicepremier e leader della Lega, scettico sulle capacità negoziali di Bruxelles perché il passato non depone a favore di Ursula e della capacità di trattativa dell’Ue”. Alla Camera, intanto, Avs, Pd, M5S, Iv, Azione e Più Europa hanno chiesto un’informativa urgente, accusando Meloni “di nascondersi e scappare”.
Centrosinistra e centrodestra cercano una quadra per le regionali
Per il centrosinistra, il groviglio delle regionali comincia a sciogliersi. Le strade sembrano portare alla ricandidatura di Eugenio Giani (Pd) alla guida della Toscana e alla corsa di Roberto Fico (M5S) in Campania. Per il centrodestra, i giochi entrano nel vivo ora, con l’incontro fra i leader: la questione centrale è il Veneto e la successione al governatore Luca Zaia. Alla vigilia del vertice con Giorgia Meloni e Antonio Tajani (che nel frattempo ha convocato un Consiglio Nazionale di Fi a Roma, per il 25 luglio), il segretario della Lega Matteo Salvini ha avvertito: “Squadra che vince non si cambia”. La sua vicesegretaria, Silvia Sardone, è stata più esplicita: “È ovvio che la Lega rivendichi la presidenza di quella Regione”. L’appuntamento è a Palazzo Chigi alle 13.30, con loro anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. “La mia posizione è molto chiara” ha detto Zaia “C’è un’eredità di questa amministrazione che è importante, non è un’eredità della Lega ma anche del centrodestra”. Insomma, la discussione sul Veneto parte da lì, dalla volontà della Lega di voler esprimere il candidato. Marche a parte, dove il centrodestra punta al bis del governatore Francesco Acquaroli (FdI), per la maggioranza di governo il resto del quadro è tutto da comporre.
Anche le scelte del centrosinistra non sono semplici. Dopo il faccia a faccia di quattro ore al Nazareno con la segretaria Elly Schlein, nel Pd si fa largo la convinzione il governatore toscano Eugenio Giani sia ben avviato verso la ricandidatura, c’è però da tessere l’alleanza con i Cinque Stelle, che per ora non lo sostengono, mentre Schlein mira al campo largo ovunque. Molto dipenderà da come verrà risolto il caso Campania: nei prossimi giorni è atteso un nuovo vertice al Nazareno, stavolta di Schlein col governatore campano Vincenzo De Luca. Potrebbe essere l’occasione per una spinta alla corsa di Fico che, a cascata, potrebbe aiutare l’avvicinamento in Toscana fra Giani e il M5S. Il centrodestra in Toscana sembra orientato a puntare sul sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fdi), mentre in Campania sta valutando la possibilità di schierare il vice ministro Edmondo Cirielli (Fdi). Resta poi la questione della data del voto: ogni regione può stabilire la propria, la Toscana ha già proposto il 12 ottobre, ma potrebbe esserci l’opzione election day, anche se l’ipotesi pare difficile, visto che ogni governatore ha esigenze politiche diverse.
Alla Camera
Dopo che ieri è stato approvato la proposta di legge per l’acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell’integrità fisica del soggetto interessato, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia d’insindacabilità per gli onorevoli Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli, Andrea Delmastro Delle Vedove.
A seguire dibatterà sul disegno di legge delega per la riforma fiscale, sulle mozioni in materia di povertà lavorativa, sulle mozioni sulla denuncia formale del Memorandum d’intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il Governo dello Stato di Israele e sulla proposta di legge per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata (question time).
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl in materia di composizione di Giunte e Consigli regionali e d’incompatibilità, le pdl per l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi e la pd costituzionale di modifica dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia. A seguire proseguirà le audizioni sul ddl costituzionale sul premierato. La Giustizia si confronterà sulla pdl sul regime di procedibilità per i delitti contro il patrimonio commessi in danno di congiunti. La Esteri esaminerà il disegno di legge per la revisione dei servizi per i cittadini, la relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei aggiornata al 30 giugno 2025 e proseguirà le audizioni sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico.
La Difesa svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sicurezza nazionale e nuove sfide per la difesa. La Bilancio dibatterà sullo schema di decreto legislativo sul Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’imposta di registro e di altri tributi indiretti e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Finanze si confronterà sul decreto fiscale, sulle pdl in materia di obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente e sullo schema di decreto legislativo sul Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’imposta di registro e di altri tributi indiretti. La Cultura dibatterà sulla proposta di nomina a presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) di Luciano Buonfiglio.
La Ambiente si confronterà in merito ad alcune proposte di nomina a diversi enti parco nazionali. La Trasporti dibatterà sulle nomine alla guida di diverse Autorità di sistema portuale. La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti del gruppo Glencore in merito alla situazione del polo industriale di Portovesme e terrà delle audizioni e si confronterà sull’Atto Ue relativo al patto per l’industria pulita: una tabella di marcia comune verso la competitività e la decarbonizzazione. La Affari Sociali esaminerà il ddl per la prevenzione degli atti di suicidio nonché per l’assistenza psicologica e il sostegno dei sopravvissuti. La Agricoltura esaminerà l’Atto Ue sul settore dei prodotti vitivinicoli e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati e l’Atto Ue sul sistema di condizionalità, i tipi d’intervento sotto forma di pagamenti diretti, i tipi d’intervento in determinati settori, lo sviluppo rurale.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire il confronto sul ddl costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e la Corte disciplinare. A seguire dibatterà sul decreto-legge infrastrutture approvato la settimana scorsa dalla Camera.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl per la semplificazione delle attività economiche, sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e sul ddl di modifica dell’Intesa con la Tavola valdese. Infine, con la Giustizia, sul ddl sulle funzioni della Corte dei conti e la responsabilità amministrativa. La Giustizia si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne, sul ddl sul reato di manipolazione mentale, sul ddl sul processo telematico, sul ddl sull’Albo dei grafologi e sul ddl sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, provvedimento, quest’ultimo, su cui svolgerà anche delle audizioni.
La Affari Esteri audirà il Capo di Stato maggiore della Difesa gen. Luciano Portolano sulle linee programmatiche del suo mandato e alle 15.00, con la Politiche dell’Ue e le rispettive della Camera, ascolterà l’Ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia Peter Taksøe-Jensen sulle priorità del semestre di Presidenza danese del Consiglio dell’Ue. La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio dibatterà sul rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2024 e sul l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2025, si confronterà sul decreto-legge per il finanziamento delle attività economiche e delle imprese e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale.
La Finanze dibatterà sullo schema di dlgs sul testo unico delle disposizioni legislative in materia d’imposta di registro e di altri tributi indiretti. La Cultura esaminerà la proposta di nomina a presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) di Luciano Buonfiglio, il decreto-legge su Università e ricerca, istruzione e salute, il ddl sull’accesso alla docenza universitaria, il ddl sulle scuole dell’infanzia a indirizzo musicale, il ddl per la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura, il ddl per l’inclusione degli studenti universitari con DSA, il ddl relativo al Festival della filosofia e il ddl per la partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.
La Ambiente dibatterà sul decreto-legge, già approvato dalla Camera, infrastrutture e trasporti, su alcune nomine di autorità di sistema portuale, sul ddl sulla sicurezza delle attività subacquee, sui ddl di riforma della Rai, e, con la Affari Sociali, sul ddl relativo all’intelligenza artificiale. Infine, con la Industria, svolgerà delle audizioni sul ddl per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. La Industria dibatterà sul decreto-legge per il sostegno ai comparti produttivi. A seguire, si confronterà sulla legge annuale sulle PMI, sul ddl in materia di tartufi, sui ddl sulla produzione e vendita del pane, sui ddl per la riduzione dello spreco alimentare, sui ddl per la valorizzazione della transumanza e sull’Atto Ue sulla normativa della PAC.
La Affari Sociali esaminerà l’Atto Ue sull’approvvigionamento dei medicinali critici, il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, il ddl per la prevenzione e cura dell’obesità, il ddl per il potenziamento della medicina di genere, il ddl sulle barriere architettoniche nelle case rifugio e il ddl per l’istituzione della giornata nazionale prevenzione melanoma.