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La Giornata Parlamentare. Tajani e Crosetto contro l’offensiva di Israele su Gaza. Marche, si vota il 28 e 29 settembre

Draghi scuote nuovamente l’Ue: “L’inazione minaccia sua sovranità”

A un anno dalla scossa lanciata dal podio di Palazzo Berlaymont, Mario Draghi è tornato a Bruxelles con un monito che, ancora una volta, non concede attenuanti. Non è soltanto la “competitività” del continente a vacillare: in gioco c’è la “sua stessa sovranità”, ha scandito guardando in volto Ursula von der Leyen che, prima d’incassare il controcanto dell’ex premier, ha esibito i passi compiuti “con spirito d’urgenza” nel suo nuovo corso e quelli ancora da fare. L’ex numero uno della Bce ha tuttavia assunto il medesimo registro usato tre settimane fa sul palco del Meeting di Rimini, grave e chirurgico, nel mettere in evidenza “la lentezza” di un’Europa che in dodici mesi ha raccolto soltanto una manciata delle 383 raccomandazioni contenute nel suo report rassegnandosi a guardare da lontano la corsa di Stati Uniti e Cina e alimentando la “crescente frustrazione” dei cittadini. 

“A un anno di distanza l’Europa è in una situazione più difficile. Il nostro modello di crescita si sta sgretolando, le vulnerabilità aumentano e non c’è un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno”. Condensata in poche frasi di un discorso durato oltre mezz’ora, l’amara diagnosi di Draghi è sostenuta da numeri che non lasciano scampo: un debito pubblicodestinato a salire di dieci punti in due lustri fino a sfiorare il livello monstre del 93% del Pil, fabbisogni d’investimento cresciuti da 800 a 1.200 miliardi l’anno, con 510 miliardi a carico delle finanze pubbliche. Troppo, ha denunciato l’ex premier, per un’Ue che resta prigioniera dell’inerzia dell’unanimità tra i Ventisette, nascondendosi dietro “scuse per la propria lentezza” e spacciandola talvolta persino “per rispetto dello Stato di diritto”. Al contrario, l’imperativo è accelerare: “spingere sulle riforme”, mobilitare “capitale privato”, “abbattere tabù di lunga data” e ottenere “risultati entro mesi, non anni”, puntando anche, ha osato l’ex premier, sulla “cooperazione rafforzata tra Paesi volenterosi” nei settori cruciali come la difesa. 

Questa via, ha rilanciato, potrebbe aprire anche all’inedita ipotesi di debito comune tra alleanze di Stati, se a 27 non fosse possibile, per finanziare progetti d’interesse collettivo. Il terreno d’azione è vasto: energia, intelligenza artificiale, aiuti di Stato e fusioni. Ma le stoccate più dure toccano il commercio e il Green deal: “Gli Stati Uniti hanno imposto i dazi più alti dai tempi dello Smooth-Hawley” sottolineando come la dipendenza da Washington sulla difesa abbia costretto l’Europa a un’intesa alle condizioni dettate da Donald Trump. La Cina amplia il suo avanzo commerciale e la dipendenza continentale dalle sue materie prime critiche” è stato l’affondo “ha ridotto la capacità” dell’Europa non soltanto di impedire il dumping ma anche “di contrastare il suo sostegno alla Russia” nella guerra in Ucraina. Nemmeno la transizione verde è al riparo: nella visione dell’ex premier “alcuni obiettivi” disegnati nel Green deal varato nel 2019 poggiano ormai “su presupposti non più validi”, a partire dalla scadenza-simbolo, lo stop ai motori a benzina e diesel nel 2035. 

Il richiamo offre una sponda a von der Leyen, al suo Ppe e ai Conservatori (Ecr) di Giorgia Meloni, determinati a rivedere l’impianto normativo, ma che non basta a colmare il gap d’azione che grava sull’intero programma e che la numero uno di Palazzo Berlaymont non sembra in grado di superare: nessuna nuova misura immediata da parte sua, salvo l’anticipo delle linee guida sulle fusioni e un appello pressante all’Europa a “fare la parte del leone” su difesa e sicurezza per conquistare un’indipendenza che, ha tuttavia ammesso la tedesca, richiederà “anni”. La responsabilità passa allora nelle mani di Governi nazionali e Parlamento europeo che, ha osservato la presidente dell’esecutivo Ue, “hanno tutti approvato la relazione”. 

Tajani schiera l’Italia, contrari a offensiva a Gaza. Le opposizioni attaccano

Dopo l’inizio delle operazioni a Gaza, è Antonio Tajani a definire la posizione del Governo: “Abbiamo sempre detto di essere contrari all’offensiva su Gaza per i rischi che corre la popolazione civile, non certo per difendere Hamas che usa gli ostaggi come scudi umani”, parole che però sono solo “banalità” per le opposizioni, unite nel chiedere a Giorgia Meloni di presentarsi alla Camera a riferire e di convocare l’ambasciatore di Israele. Per Tajani bisogna “accelerare i tempi per un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi senza condizioni e la fine degli attacchi. Si è già vista carneficina in questi mesi a Gaza, non sarà facile”. 

E anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto critica il “metodo” di Benjamin Netanyahu: “Non penso che l’attacco a Gaza sia il bene di Israele. Non penso che la lotta ad Hamas, che è sacrosanta, debba essere fatta in questo modo, non penso che si possa pensare di deportare il popolo palestinese, non è una cosa che mette in sicurezza Israele, ma neanche nessun altro Paese del MO”. All’ora di cena ancora non è arrivato alcun commento ufficiale dalla premier, che a Palazzo Chigi non c’è quando poco prima delle 19.00 esce il corteo di auto dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Tilman J. Fertitta. Il diplomatico è stato ricevuto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e da Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico di Meloni. Il silenzio, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, potrebbe essere legato anche a una prudente attesa del pacchetto di sanzioni contro Israele che la Commissione Ue presenterà nelle prossime ore. 

Manca poco per il voto nelle Marche, è sfida Meloni-Schlein

Sfida a distanza tra maggioranza e opposizione sulle Marche con i leader impegnati nella caccia all’ultimo voto. La premier Giorgia Meloni sarà, nelle prossime ore, con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani sul palco di Ancona per la manifestazione a sostegno della candidatura di Francesco Acquaroli. Nelle stesse ore a Pesaro, a pochi chilometri di distanza, Elly Schlein e Stefano Bonaccini proveranno a tirare la volata al candidato del campo largo Matteo Ricci. In attesa dell’esito del voto marchiano del 28 e 29 settembre, nel centrodestra si cerca ancora la quadra sulle altre regionali. La Lega morde il freno anche in vista del weekend di Pontida. 

A farlo capire è lo stesso Matteo Salvini: “Dopo il raduno di Pontida contiamo di chiuderla bene”, dice al termine della riunione del Consiglio federale. A pesare su tutta la vicenda sono i veti incrociati tra Lega ed FdI che complicano la soluzione. Il partito della premier punta, infatti, a mettere nero su bianco un pacchetto che comprenda, insieme all’indicazione di un leghista per il Veneto anche quello di un proprio nome per la Lombardia. Non solo, secondo i rumors, la richiesta di FdI sarebbe anche quella di far cadere le resistenze sulla riforma della legge elettorale. L’altra questione ancora da chiudere resterebbe quella dell’ipotetica lista Zaia che vede la contrarietà di FdI. Intanto anche nel centrosinistra non mancano le tensioni. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 7.30 per proseguire la seduta fiume per l’approvazione in terza lettura del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. L’obbiettivo della maggioranza è di proseguire con i voti per tutta la giornata di oggi per giungere alla chiusura del provvedimento entro domani. Come di consueto, alle 15.00 potrebbe svolgere le interrogazioni a risposta immediata (question time).

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028, il ddl per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e il ddl di modifica dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol. La Giustizia si confronterà sul decreto giustizia. La Esteri proseguirà il ciclo di audizioni sullo stato di attuazione del Piano Mattei aggiornata al 30 giugno 2025. 

La Bilancio si confronterà sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale e svolgerà delle audizioni sulla proposta di legge per la rimozione degli svantaggi derivanti dall’insularità. La Cultura esaminerà il ddl in materia di consenso informato, la pdl in materia di utilizzazione degli impianti sportivi scolastici da parte delle associazioni o società sportive e lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. 

L’Ambiente si confronterà sullo schema di Dpcm per il conferimento dell’incarico di Commissario straordinario per le opere riguardanti la caserma «Boscariello» di Napoli e il comando dei vigili del fuoco di Barletta, Andria e Trani, sulla proposta di nomina della dottoressa Emanuela Zappone a presidente dell’Ente parco nazionale del Circeo e sulla delega al Governo per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia. La Trasporti esaminerà diverse proposte per la presidenza di diversi sistemi portuali (Mare Adriatico settentrionale, Mari Tirreno meridionale e Ionio, e Mare di Sardegna). Dibatterà sulle risoluzioni sulla guida autonoma e, con la Attività Produttive, sulla pdl in materia di organizzazione e funzionamento dei call center.

La Attività Produttive esaminerà terrà delle audizioni sulla pdl sulla disciplina dell’attività di toelettatura degli animali di affezione, esaminerà la pdl per l’istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici, la risoluzione sulla fruibilità delle misure di supporto alla diffusione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo e sull’erogazione delle risorse stanziate dal PNRR per la loro realizzazione e la risoluzione sull’implementazione di strumenti per lo sviluppo dell’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e delle comunità energetiche. Infine, ascolterà i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL in merito alla possibile chiusura del posto di teleconduzione di Terni.

La Affari Sociali esaminerà il decreto-legge per il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e per il finanziamento dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, le risoluzioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e la pdl per la prevenzione degli atti di suicidio nonché per l’assistenza psicologica e il sostegno dei sopravvissuti. La Politiche dell’Ue esaminerà la Legge di delegazione europea 2025. 

Al Senato

Dopo che ieri ha approvato, in prima lettura, il ddl per la partecipazione italiana a Banche e a Fondi multilaterali di sviluppo, nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per esaminare il ddl di delega per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica, il ddl in materia di AI, il ddl sulla retribuzione dei lavoratori e il ddl sulla responsabilità degli avvocati.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. La Giustizia si confronterà sul decreto per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, bonifica della Terra dei fuochi e assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi. Esaminerà il ddl sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, il ddl sul procedimento sommario per la realizzazione del credito, il ddl sulle indagini informatiche, il ddl sul processo telematico, il ddl sulla comunicazione delle variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, il ddl in materia di furto d’auto, il ddl per l’introduzione della figura dello psicologo forense e altre risorse per il contrasto alla violenza contro le donne e il ddl in materia di successioni. 

La Esteri e Difesa ascolterà i rappresentanti del Centro di Ricerca, Innovazione e Formazione (Cefriel) del Politecnico di Milano sull’Affare assegnato sul Global Combat Air Programme e dibatterà sulla ratifica dell’accordo Italia-Santa Sede per un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria. La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio si confronterà sulla risoluzione relativa al documento programmatico di finanza pubblica 2025 e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. 

La Finanze dibatterà sul ddl per la rateizzazione di carichi fiscali, sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale, sullo schema di Dlgs sulle disposizioni integrative e correttive in materia di IRPEF e IRES, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione, sullo schema di Dlgs sull’imposta sul valore aggiunto e sullo schema di Dlgs in materia di Terzo settore, crisi d’impresa, sport e imposta sul valore aggiunto.

La Cultura esaminerà il ddl sull’accesso alla docenza universitaria, proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica, si confronterà e svolgerà delle audizioni sul decreto-legge per la riforma dell’Esame di Stato, dibatterà sullo schema di Dm per il 2025 dei contributi a Enti del Ministero dell’istruzione, sul ddl per l’inclusione degli studenti universitari con DSA e sul ddl sul Festivalfilosofia.

La Ambiente esaminerà i ddl per la riforma della Rai, i ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale, diverse proposte per la presidenza di alcuni sistemi portuali (Mare Adriatico settentrionale, Mari Tirreno meridionale e Ionio, e Mare di Sardegna), la proposta di nomina del Presidente dell’Automobile Club d’Italia – ACI e lo schema di Dpcm di conferimento dell’incarico di Commissario straordinario per le opere riguardanti la caserma «Boscariello» di Napoli e il comando dei vigili del fuoco di Barletta, Andria e Trani. Con la Industria, esaminerà il ddl per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. 

La Industria proseguirà le audizioni e l’esame della proposta di Legge annuale su mercato e concorrenza 2025 il cui termine per la presentazione degli emendamenti scadrà lunedì 29 settembre 2025. Dibatterà sulla legge annuale sulle PMI, sull’Atto Ue sulla normativa della PAC e sul Codice degli incentivi. La Affari Sociali esaminerà il ddl per l’istituzione della giornata nazionale prevenzione melanoma, il ddl di delega al Governo sulla retribuzione dei lavoratori e i ddl in materia di tutela della salute mentale.

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