Tensione nella maggioranza sulla manovra: scontro su banche e affitti brevi
La manovra non è ancora in Parlamento, ma la sessione di bilancio già si preannuncia calda. A mandare in fibrillazione la maggioranza bastano i contenuti di una prima bozza in 137 articoli. L’aumento a sorpresa della tassazione sugli affitti brevi fa infuriare FI e raccoglie critiche anche dalla Lega. I due alleati si dividono invece sulle banche. E mentre fa discutere l’assenza di Quota 103 e di Opzione donna, proseguono le trattative dei ministeri con la Ragioneria per rimodulare i tagli. Il testo definitivo della legge di bilancio è ancora al Mef per le ultime limature, suscettibile di cambiamenti fino all’ultimo. Al Senato lo attendono in settimana. La partita più delicata da sbloccare resta quella del contributo delle banche. Le misure contenute nella bozza (cinque articoli tra cui l’affrancamento della riserva, l’aumento dell’Irap, la sospensione delle Dta e la deducibilità degli interessi passivi) potrebbero subire qualche modifica, seppure non sostanziale, anche dopo gli incontri di ieri e oggi tra il Mef e l’Abi.
Inoltre, come da prassi, il governo deve anche comunicare le nuove norme alla Bce che dovrà passarle al vaglio. Francoforte si prenderà qualche giorno per emettere un parere. Nell’attesa la maggioranza torna a spaccarsi. La Lega non molla il pressing sulle banche e alza il tiro: “Se si lamentano non sono cinque ma sono sei, sono sette” i miliardi, avverte Matteo Salvini. Non si fa attendere la risposta piccata di Fi. “A parte che non c’è un solo partito al governo, ce ne sono tre. Quindi non è che uno decide per gli altri”, dice Antonio Tajani, che invita alla calma. Prova ad arginare il pressing leghista anche FdI, con il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, che allontana l’ipotesi di prelievi sugli extraprofitti alla Robin tax: “Stiamo creando le condizioni affinché ci sia un co-interesse da parte delle banche a beneficiare di un’aliquota con un abbassamento dal 40 al 28 della misura di prelievo”.
Ad alimentare la tensione è anche l’aumento della tassazione degli affitti brevi. Fi non nasconde la propria irritazione e in giornata anche la Lega si accoda. Mentre le opposizioni colgono la palla al balzo per evidenziare le difficoltà del centrodestra: “Questa manovra è figlia di nessuno. I partiti di maggioranza stanno progressivamente prendendo le distanze da norme che aumentano le tasse” e “non offrono alcuna visione”, dice il Pd. Fa discutere anche il capitolo pensioni, in cui spunta una stretta per l’aumento delle minime (i 20 euro in più saranno solo per gli over 70), mentre accanto alla proroga dell’Ape social non figurano la proroga di Quota 103 e di Opzione donna. Nella bozza sparisce anche il Fondo per il rinnovo del Ccnl delle Funzioni Locali e ci sarebbero anche i tagli al cinema. Sarebbe invece alle battute finali la trattativa sui tagli ai ministeri.
È polemica per un post di Trump. Il Pd: la Meloni chiarisca su dazi e Ucraina
Un video fake, rilanciato sui social da Donald Trump, con un finto servizio giornalistico sulle intenzioni di Giorgia Meloni di strappare con l’Ue sui dazi e ridurre l’impegno dell’Italia per Kiev. Gli affondi del Pd che ha chiesto chiarimenti alla premier. E Palazzo Chigi che prova a smorzare le polemiche: i negoziati sui dazi sono una prerogativa di Bruxelles. Se era un cortocircuito comunicativo, quello proveniente dagli Usa ha creato non poche tensioni in Italia e qualche imbarazzo nel governo, nel giorno in cui l’esecutivo è diventato il terzo più longevo della storia della Repubblica. Il video è ancora “fissato” sul profilo X LynneP, riconducibile all’attivista Maga Lynne Patton: parte come un servizio di telegiornale, con annuncio da breaking news e musica incalzante, e racconta che sui dazi, “dopo un incontro privato con Trump, la Meloni ha detto che farà quello che è meglio per l’Italia, non per l’Ue”. E per di più, prosegue il servizio fake, la premier si dice pronta a “ridimensionare l’impegno per l’Ucraina”.
Frasi mai pronunciate dalla presidente del Consiglio. Ma il fatto che Trump sul suo social Truth abbia condiviso il video basta per generare sospetti. Anche perché sulla vicenda per ore dal governo non arriva nessuna censura esplicita. Così le opposizioni attaccano. Il Pd a più voci chiede a Meloni di fare luce: “Non può far finta di nulla. Deve chiarire da che parte sta l’Italia e se è destinata a essere l’avamposto di Trump per rompere il fronte europeo e indebolire definitivamente l’Ue che non è soltanto un sodalizio economico, ma anche e soprattutto un patto politico tra stati che condividono valori, diritti e libertà”. “Noi abbiamo sempre lavorato con l’Ue e grazie all’Italia si è potuto fare qualche importante passo in avanti. E con il commissario Šefčovič lavoriamo in perfetta sintonia”, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
E poco dopo fonti di Palazzo Chigi sono intervenute per chiarire che “le trattative commerciali sono guidate dalla Commissione Ue, trattandosi di competenza esclusiva dell’Unione”. Le stesse fonti hanno spiegato che “è stata invece da tempo avviata un’interlocuzione bilaterale, che affianca l’azione della Commissione, sul tema dei dazi antidumping prospettati dal Dipartimento del Commercio nei confronti di alcuni produttori italiani di pasta”. “Un dialogo in corso con gli Usa per cercare di arrivare ancora di più a migliorare quello che è il sistema tariffario di import verso gli Usa, che oggi è al 15%”, ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Anche sull’Ucraina Roma resta allineata ai partner europei. E saranno due le occasioni di confronto questa settimana, prima dell’atteso vertice di Budapest. Prima il Consiglio europeo, poi una nuova riunione a Londra dei volenterosi, a cui la premier dovrebbe partecipare in collegamento.
Nel campo largo nasce il Progetto civico Italia dei sindaci riformisti
Ieri c’è stato il lancio della rete dei sindaci riformisti a sostegno del campo largo. Si chiama Progetto civico Italia e nasce dall’ispirazione di Alessandro Onorato, assessore civico della giunta romana di Gualtieri. Nella grande sala dell’hotel Parco dei Principi di Roma, più di 200 amministratori locali aspettano i promotori dell’iniziativa. Al fianco di Onorato, c’erano la sindaca di Genova Silvia Salis e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Che nei loro interventi tracciano il perimetro. Obiettivo, battere la destra alle politiche. Strategia, unire il fronte progressista e allargarne il consenso con l’impegno degli amministratori. Ad ascoltare con attenzione, siedono in prima fila il dem Goffredo Bettini, il presidente del Pd Stefano Bonaccini e il presidente del M5S Giuseppe Conte. Insomma, quella che qualcuno chiama la gamba centrista del centrosinistra, muove il suo primo passo. E lo fa con decisione, raccogliendo il favore dei due principali partiti della coalizione: Pd e M5S.
In sala, c’è anche il consigliere laziale di Italia Viva Luciano Nobili. Mancano invece gli esponenti di Avs. E Carlo Calenda? Chiede qualcuno a margine. “Mi sembra convintamente terzopolista, quindi non nel nostro campo”, risponde Onorato. Per cui la sfida è chiara: “Contribuire in maniera decisiva ad arricchire e allargare il cosiddetto campo largo”. Per l’assessore romano “destre e sinistre ci sono, bisogna creare il centro-sinistra con questo percorso riformista, popolare e civico”. Manfredi aggiunge: “Possiamo dare sicuramente un contributo anche in un progetto politico nazionale”. I sindaci, dunque, sono già in partita. E la meta è intercettare i delusi del centrosinistra, recuperare consenso tra gli astenuti. Tra le parole d’ordine, che si sentono nei discorsi degli amministratori sul palco, in primis c’è la sicurezza. “Non lasciamola alla destra”, è il monito. E poi imprese, giovani, scuola e sanità.
Alla Camera
Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 14.00 per l’esame della pdl per la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l’istituzione del circuito “Italia in scena”, del ddl in materia di tutela dei minori in affidamento, della mozione sulla politica di coesione e diverse ratifiche di tratti internazionali.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto-legge sull’ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio e dibatterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute e dell’organismo indipendente di valutazione della performance. La Giustizia svolgerà delle audizioni nell’ambito del ddl sull’introduzione del delitto di femminicidio e dibatterà sul ddl in materia di sequestro di dispositivi, sistemi informatici o telematici o memorie digitali.
La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili, lo schema di decreto legislativo riguardante i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza e lo schema di decreto legislativo sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. La Cultura proseguirà l’esame del decreto-legge sulla riforma dell’esame di Stato, svolgerà delle audizioni sulla risoluzione sul consenso informato preventivo delle famiglie in relazione ad attività scolastiche riguardanti la religione e alcune sulla pdl per l’introduzione della qualifica di docente per l’inclusione. A seguire, con la Lavoro, ascolterà i rappresentanti dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per il contrasto all’inattività giovanile.
La Ambiente con la Attività Produttive dibatterà sul decreto-legge per assicurare la continuità delle funzioni di ARERA. La Trasporti ascolterà i rappresentanti di Terna S.p.A., Prysmian S.p.A. e Saipem S.p.A. sul ddl sulla sicurezza delle attività subacquee. La Attività Produttive con la Lavoro svolgerà audizioni sull’acquisizione di IVECO da parte di Tata Motors, ascoltando, tra gli altri, i rappresentanti di IVECO. Dibatterà sulle risoluzioni presentate dalle opposizioni sul supporto alla diffusione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo. La Affari Sociali svolgerà audizioni sulle pdl per la prevenzione degli atti di suicidio. L’Agricoltura esaminerà l’Atto Ue sul programma di distribuzione di frutta, verdura e latte nelle scuole e lo schema di Dlgs sui prodotti destinati all’alimentazione umana.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame della legge annuale per le piccole e medie imprese.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl costituzionale per la separazione delle carriere nella magistratura e con la Giustizia esaminerà il ddl sulle funzioni della Corte dei conti e responsabilità amministrativa. La Giustizia svolgerà audizioni e dibatterà sul ddl sulla tutela anticipatoria della crisi da sovraindebitamento. Proseguirà l’esame del ddl sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, dello schema di decreto legislativo sull’individuazione delle Autorità competenti in materia di conservazione e produzione di prove elettroniche nei procedimenti penali, del ddl sulla comunicazione delle variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, del ddl in materia di oralità del rito civile ordinario di cognizione, del ddl sulle indagini informatiche, del ddl in materia di furto d’auto e del ddl per l’introduzione della figura dello psicologo forense e altre risorse per il contrasto alla violenza contro le donne.
La Esteri e Difesa si confronterà sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo all’acquisizione di Veicoli blindati anfibi dell’Esercito, sullo schema di dm di approvazione del programma pluriennale relativo all’acquisizione di munizionamento guidato a lunga gittata e di precisione per obici da 155 mm dell’Esercito e sullo schema di dm sul programma denominato Prosecuzione del programma navale per la tutela della capacità marittima della Difesa. Proseguirà l’esame sull’affare assegnato sul Global Combat Air Programme (GCap). La Politiche dell’Ue esaminerà la relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2025 e l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea.
La Bilancio si confronterà sullo schema di decreto legislativo sull’individuazione delle Autorità competenti in materia di conservazione e produzione di prove elettroniche nei procedimenti penali nei procedimenti penali e sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili, lo schema di decreto legislativo riguardante i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza e lo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale.
La Cultura svolgerà audizioni e dibatterà sullo schema di Decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento concernente la struttura ed il funzionamento dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. La Ambiente dibatterà sul ddl sulla continuità territoriale della Liguria, sull ddl di riforma della RAI e sul ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale. Si confronterà sulle nomine dei Presidenti delle Autorità portuali ed esaminerà lo schema di decreto legislativo sul miglioramento dell’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’Unione, lo schema di decreto legislativo sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e lo schema di Dlgs sulla promozione di energia da fonti rinnovabili. Infine, proseguirà l’esame del ddl per la rigenerazione urbana e l’indagine conoscitiva sull’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture.
La Industria proseguirà l’esame della legge annuale sulle PMI e dibatterà sull’attuazione della direttiva UE relativa ai prodotti destinati all’alimentazione umana. La Sanità e Lavoro ascolterà i rappresentanti della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie, della Società Italiana della Riproduzione Umana e dell’Associazione Italiana di Miologia sui ddl sulla sostituzione mitocondriale.