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Meloni difende il riarmo: “Si vis pacem, para bellum”
Secondo round delle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo; teatro della disputa, l’Aula di Palazzo Madama. Dai banchi del Governo, la premier ascolta gli interventi dei senatori e dalle opposizioni più di qualcuno prova ad attaccare. Il Pd insiste sul “nazionalismo” della premier e sulla “subalternità a Trump”. Il leader di Iv Matteo Renzi la punzecchia sul caso Paragon e sulla politica estera. Il M5S la attacca sul riarmo. Ma Meloni smorza subito gli acuti del centrosinistra: “Non risponderò alle provocazioni e alle falsità che ho sentito”, afferma e poi avvisa: “Avremo tempo per i toni da campagna elettorale, ma non è questo il tempo”. Eppure, la premier non rinuncia a ingaggiare qualche botta e risposta con le opposizioni. Con la crisi mediorientale in rapida evoluzione, l’oggetto del contendere diventa l’impegno dell’esecutivo sulla Difesa in vista del vertice Nato: “La penso come i romani, si vis pacem, para bellum”, è la citazione che Meloni sceglie per tornare a difendere l’obiettivo del 5% di Pil in spese per la difesa che sarà discusso all’Aia; “Se si hanno dei sistemi di sicurezza e di difesa solidi si possono più facilmente evitare dei conflitti”.
Sulla posizione arriva la netta contrarietà della segretaria del Pd: “Rispetto a 2000 anni fa il mondo ha fatto dei passi in avanti nella risoluzione delle controversie”, replica Elly Schlein in una nota, “Preparare la guerra, come pensa lei, è il contrario di quello che serve e vuole l’Italia. Il nostro Paese deve impegnarsi per costruire la pace, per la risoluzione pacifica dei conflitti attraverso dialogo e multilateralismo”. In Aula Francesco Boccia ribadisce la contrarietà del Pd all’obiettivo del 5%. Graziano Delrio, richiamando un intervento di Mattarella sul multilateralismo, evidenzia i rischi di “un’azione frammentata dei singoli Stati”. “È una semplificazione dire che è tutta colpa del nazionalismo”, ribatte Giorgia Meloni, spiegando: “Per anni ci è stato raccontato che il libero commercio avrebbe risolto tutti i problemi e distribuito la ricchezza. E che questo avrebbe rafforzato tutti. Le cose sono andate molto diversamente. I sistemi meno democratici dei nostri hanno guadagnato campo nel mondo approfittando del libero commercio senza regole e le democrazie si sono indebolite. Mentre i regimi si sono rafforzati”. “Non è il nazionalismo che vuole indebolire l’Europa. L’Europa si è indebolita da sola, grazie a quelli che pensavano che dovesse essere un super Stato burocratico che limitava la possibilità degli Stati nazionali di esprimersi”.
Agli attacchi pentastellati sul riarmo, la premier risponde con ironia: “Vorrei tanto essere Giuseppe Conte invece sono Giorgia Meloni, nella vita non si può sempre essere fortunati”. Poi affonda: “Conte ha detto che non ha sottoscritto l’impegno del 2%, ma una firma è una firma signori, e quella firma è stata messa”. Dall’Aia, dove il presidente M5S riunisce diversi partiti europei per contestare il piano di riarmo, arriva la replica: “È una falsità, io non ho firmato nessun 2%, è stato firmato nel 2014, mentre ero professore a Firenze”. A incalzare la premier in Aula c’è Matteo Renzi, che attacca anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani strappando qualche sorriso sui banchi del governo; l’ex premier rivolge quattro domande alla premier sulla politica estera, esprimendo la convinzione che “questo Governo per me non conta assolutamente niente”; Meloni risponde secca: “Gli unici a poter giudicare se l’Italia conta sono gli italiani”.
La Lega allunga sul terzo mandato e presenta un emendamento
Il dibattito sul terzo mandato prende di nuovo forma. L’emendamento presentato dal partito di Matteo Salvini al Senato al ddl sull’adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali, all’esame della Commissione Affari costituzionali, sembra fatto apposta per portare alla luce del sole la strategia che ha accompagnato i ragionamenti fatti sul dossier nelle scorse settimane dalle parti di FdI. A mettere in chiaro le motivazioni che hanno spinto la Lega a non mollare è il senatore Paolo Tosato, primo firmatario dell’emendamento: “Noi portiamo avanti la nostra battaglia fino in fondo per non lasciare nulla di intentato, e anche per fare chiarezza sulle varie posizioni” in maggioranza, perché “ce ne sono alcune nette e alcune un po’ più sfumate”.
Se da un lato infatti c’è FI che ribadisce la ferma contrarietà al superamento del limite dei due mandati, e perciò, come spiega il portavoce azzurro Raffaele Nevi, “voterà contro l’emendamento”, dall’altro c’è Fratelli d’Italia, con i leghisti che vogliono capire se quella “sensazione di apertura” arrivata dal partito della premier Giorgia Meloni nel corso delle interlocuzioni avvenute di recente è effettiva. L’emendamento, così come gli altri 26 presentati in commissione (3 da parte della Lega, 12 dal gruppo misto, 5 da Nm, 2 da FdI e FI, uno dal M5S e 2 riguardanti aggiustamenti tecnici da parte del relatore), saranno esaminati domani. “Giovedì mattina ci sarà illustrazione e speriamo anche votazione”, spiega il presidente della commissione Alberto Balboni. Resta da capire se l’Esecutivo, come fatto in precedenza, si asterrà dal fornire un parere o se invece stavolta prenderà posizione. Nessuna apertura invece da parte del Pd, che in caso si troverebbe la possibilità per Vincenzo De Luca di ripresentarsi in Campania. I dem considerano la mossa leghista “una provocazione, che dovrebbe essere dichiarata inammissibile”.
Alla Camera
Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del disegno di legge sull’intelligenza artificiale e della proposta di legge per il finanziamento, l’organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale nonché di delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all’assistenza sanitaria complementare.
A seguire, dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone (body shaming), sul ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, sulla mozione sulle iniziative volte a salvaguardare il sistema produttivo nazionale in relazione alla prospettata applicazione dei dazi da parte degli Stati uniti d’America, sulla pdl per l’acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell’integrità fisica del soggetto interessato, sul disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima e sulla pdl per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell’orario di lavoro. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata (question time).
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, con la Giustizia, il decreto Irpef approvato la settimana scorsa dal Senato. Dibatterà sulle pdl per prevenire l’alterazione o la manipolazione delle campagne elettorali e referendarie attraverso la diffusione di contenuti ingannevoli prodotti mediante sistemi di intelligenza artificiale e proseguirà le audizioni sul ddl costituzionale sul premierato. La Esteri svolgerà delle audizioni sul ddl per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero, svolgerà delle audizioni sugli episodi di repressione transnazionale di dissidenti da parte dei regimi autoritari, esaminerà la risoluzione sulle iniziative per porre rimedio alla crisi umanitaria in Congo e la risoluzione sulle iniziative a tutela del cittadino italo-russo Rouslan Sidiki detenuto nella Federazione russa. La Difesa esanimerà diverse candidature alla Commissione centrale di conciliazione presso il Ministero della difesa e per alcune per la presidenza della Commissione periferica Difesa.
La Finanze si confronterà e svolgerà delle audizioni sul decreto fiscale, sulla pdl per l’applicabilità della quota fissa della tassa sui rifiuti alle aree produttive di rifiuti speciali, sullo schema di decreto legislativo sulle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti e sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Cultura dibatterà sulla risoluzione per la promozione delle candidature a Patrimonio mondiale Unesco della via Francigena, sullo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2025 e, con la Affari Sociali, esaminerà la pdl per il sostegno delle attività educative e ricreative non formali.
La Ambiente alle 8.30, assieme alla Attività Produttive, ascolterà il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin sullo smaltimento delle scorie nucleari e sull’individuazione delle aree idonee allo sviluppo d’impianti per la produzione di energie rinnovabili. Assieme alla Trasporti, esaminerà gli emendamenti al decreto-legge per garantire la continuità nella realizzazione d’infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo. La Trasporti esaminerà la proposta di nomina del professor Aristide Police a membro del collegio dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV).
La Attività Produttive dibatterà sul ddl per la destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, ascolterà i rappresentanti di Confcommercio nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul settore tessile anche alla luce della recente evoluzione della normativa europea e proseguirà le audizioni sugli Atti UE sulla decarbonizzazione delle flotte aziendali e sul piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo. La Lavoro, con la Affari Sociali, dibatterà sulla risoluzione in materia di assegno unico universale volta ad adempiere quanto stabilito dalla Commissione europea per superare la procedura d’infrazione avviata nei confronti dell’Italia.
La Affari Sociali si confronterà sulle pdl in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero in Paesi che non appartengono all’Unione europea (UE) e non aderiscono all’Associazione europea di libero scambio (EFTA), e proseguirà il ciclo di audizioni sui Centri di oncofertilità. L’Agricoltura svolgerà e dibatterà sull’Atto Ue per il sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati e dibatterà sulla risoluzione per la gestione della specie canis lupus.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi oggi alle 10.00 per confrontarsi sul decreto-legge alluvioni e Campi Flegrei e sul ddl costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e la Corte disciplinare.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, sul ddl costituzionale sui diritti delle persone con disabilità e sul ddl di modifica dell’Intesa con la Tavola valdese. La Giustizia si confronterà sul ddl fine vita, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl in materia di successioni, sul ddl relativo al procedimento sommario per la realizzazione del credito e sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli. Proseguirà il confronto sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne.
La Affari Esteri, con la Politiche dell’Ue, ascolterà William (Bill) Browder, CEO di Hermitage Capital Management, sull’affare assegnato sulle ingerenze straniere nei processi democratici degli Stati membri dell’Unione europea e nei Paesi candidati. La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo sul testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti.
La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2025, il ddl sulla formazione e reclutamento degli insegnanti, il ddl sulla formazione universitaria all’estero nelle discipline STEM e al rientro dei beneficiari e, con la Sanità, proseguirà il ciclo di audizioni sui ddl per la formazione specialistica dei medici. La Ambiente esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana e il ddl sulla sicurezza delle attività subacquee.
La Affari Sociali esaminerà l’Atto Ue per rafforzare la disponibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali critici, il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, i ddl sulla salute mentale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl sulla prevenzione e cura dell’obesità, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia e il ddl sulla sicurezza del lavoro nelle scuole e per la tutela delle vittime dell’amianto.