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La Giornata Parlamentare: la maggioranza e Iv cancellano il reato di abuso d’ufficio

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La Commissione Giustizia del Senato ha cancellato il reato di abuso d'ufficio. È solo un primo passo quello che si compie approvando l'articolo 1 del ddl Nordio, ma l'accordo raggiunto in maggioranza sembra ormai blindato.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

La Commissione Giustizia del Senato ha cancellato il reato di abuso d’ufficio. È solo un primo passo quello che si compie approvando l’articolo 1 del ddl Nordio, ma l’accordo raggiunto in maggioranza sembra ormai blindato. A spiegarlo è la presidente della Commissione Giulia Bongiorno, che si dichiara soddisfatta per essere riuscita a strappare agli alleati l’impegno di dar vita a un tavolo per “rivedere tutti i reati contro la PA”. L’aver voluto cancellare l’abuso d’ufficio, anziché riformarlo, infatti, aveva sottolineato qualche tempo fa la stessa Bongiorno che è anche responsabile Giustizia della Lega, comporta il rischio per l’amministratore pubblico di vedersi contestati reati ben più gravi, come la corruzione e pertanto si renderebbe necessario un riesame complessivo della materia. Ad approvare l’articolo 1 del testo che porta la firma del Guardasigilli Carlo Nordio e a respingere tutti gli emendamenti del centrosinistra sono la maggioranza e Italia Viva con Ivan Scalfarotto.

Il resto dell’opposizione ha votato contro e contestato l’abolizione. Secondo il capogruppo Pd in Commissione Alfredo Bazoli a breve l’Italia sarà costretta a reintrodurlo vista l’imminente approvazione della direttiva Ue sull’abuso d’ufficio. Sulle barricate anche il senatore M5S Roberto Scarpinato che definisce “surreale e inquietante” discutere di un ddl “che vuole abrogare l’abuso d’ufficio, ridimensionare il reato di traffico influenza, diminuire in modi obliqui e occulti i poteri d’indagine della Magistratura sui reati dei colletti bianchi”. Esulta, invece, Azione. Lo stop al reato è una “bella notizia” anche per la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano (FI), così come per il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Ma il più soddisfatto di tutti è ovviamente il Ministro Nordio secondo il quale “l’abrogazione di questo reato evanescente”, chiesta “da tutti gli amministratori di ogni parte politica”, avrà “l’impatto favorevole sull’economia auspicato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. 

La Sardegna agita la maggioranza. Salvini non si candiderà alle europee

Nel centrodestra la tensione sulla candidatura per il governo della Regione Sardegna è alle stelle: la Lega insiste sul presidente uscente Christian Solinase e Fratelli d’Italia continua a puntare sull’attuale sindaco di Cagliari Paolo Truzzu indicato “a larga maggioranza” dal tavolo regionale. Una impuntatura, quella di Matteo Salvini, che certo non stupisce, ma non piace a Palazzo Chigi, dove Giorgia Meloni resta chiusa a lavorare per tutto il giorno. All’ora di pranzo viene intercettato nel palazzo il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli, che poco dopo entrando in Aula alla Camera confermerà la scelta di FdI per Truzzu, ma assicura anche che si lavora per “restare uniti, come sempre”. “Questa settimana troveremo l’accordo”, profetizza Maurizio Lupi, ma quel “tavolo nazionale” per le amministrative al momento ancora non è stato fissato. Serviranno interlocuzioni “a tutti i livelli” ma una soluzione si troverà, sono convinti anche i meloniani, ricordando il passo indietro fatto da Fdi in Sicilia alle ultime amministrative sull’isola, proprio in nome dell’unità del centrodestra. 

Forza Italia al momento osserva la lite tra gli altri due alleati, continuando a monitorare che lo scontro non vada a toccare i due azzurri governatori uscenti, Alberto Cirio in Piemonte e Vito Bardi in Basilicata, che secondo gli accordi dovrebbero essere ricandidati. La partita sarda si intreccia inevitabilmente con le altre scadenze elettorali, a partire dalle elezioni europee. In casa Fdi c’è chi legge le mosse del leader leghista, che ha annunciato che non si candiderà per l’Europarlamento, come un modo per evitare che anche la premier si candidi. “Giorgia ha solo proposto un confronto, ma non è mica obbligatorio”, dice Francesco Lollobrigida. Il tema è delicato e la questione è ben presente alla stessa premier che ha lasciato intendere la sua volontà di candidarsi ma non vorrebbe nemmeno rischiare di terremotare la maggioranza, se la performance di Lega e Fi dovesse essere molto sotto le aspettative. Vincere, ma non stravincere, insomma. 

Non si placano le polemiche su Acca Larentia. Arriva la condanna del Ppe

La polemica sulla manifestazione ad Acca Larentia irrompe sulla scena europea. Un’immagine “scioccante” per il capogruppo dei liberali di Renew Europe Stephane Sejourné; “In Europa non c’è posto per il saluto fascista, lo condanniamo con massima fermezza”, chiarisce il leader del Ppe Manfred Weber. È “inaccettabile, allarmante” e “ancor più grave che possa accadere senza conseguenze e senza una reazione chiara e netta da parte della presidente del Consiglio” denuncia il gruppo dei Socialisti e democratici. Il fronte comune condivide i timori di un exploit delle destre alle elezioni di giugno e guarda con attenzione all’Italia. Giorgia Meloni finora ha evitato ogni commento mentre i suoi hanno preso le distanze da chi scandiva il “presente” con il braccio teso commemorando domenica i tre militanti del Fronte della gioventù uccisi nel ’78, quelli che Giovanni Donzelli definisce “duecento imbecilli utili solo alla sinistra”. Oltre a Meloni, finisce nel mirino delle opposizioni il presidente del Senato Ignazio La Russa per le sue riflessioni sul saluto romano: “Per alcune sentenze della Cassazione non era reato, per altre invece sì”, ha spiegato auspicando che “si faccia chiarezza dal punto di vista giuridico, ce n’è bisogno. Una cosa è l’apologia di fascismo, una cosa è la ricostituzione del partito fascista, un’altra è la commemorazione di deceduti”. 

Il 18 gennaio la Cassazione esaminerà un caso simile e la decisione è destinata a fare giurisprudenza. Intanto il Pd ha depositato un disegno di legge che “rende più efficace l’azione di repressione della apologia di fascismo e dei fenomeni eversivi neofascisti”. Il quadro giuridico attuale lo ha ricordato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “La legge Mancino, la legge Scelba, e sentenze della Consulta”, evidenziando “la necessità che il Parlamento mediti per ripristinare una cornice giuridica più certa”. Alla vigilia del question time alla Camera in cui risponderà all’interrogazione della segretaria del Pd Elly Schlein, il titolare del Viminale, in audizione alla Commissione Segre, ha ricordato che la commemorazione di Acca Larentia si tiene “più o meno con quelle modalità, da diversi anni, addirittura con maggiore partecipazione numerica nel passato”. Assicurando di non volersi defilare dalle responsabilità, il Ministro ha chiarito che “chi gestisce l’ordine pubblico ha il compito prioritariamente di fare in modo che la manifestazione si svolga senza incidenti”: vietare le manifestazioni “si è rivelato operativamente meno proficuo”. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per ascoltare le Comunicazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e successivamente riprenderà il confronto sul cosiddetto decreto Piano Mattei per lo sviluppo in Stati del Continente africano che è già stato approvato dal Senato. A seguire dibatterà sulla proposta di legge relativa agli illeciti agro-alimentari, sulla pdl in materia di prescrizione e sulle mozioni sulla disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Esteri, svolgerà delle audizioni sulla ratifica del Protocollo tra Italia e Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria; con la Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. La Giustizia svolgerà delle audizioni ed esaminerà lo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, lo schema di decreto legislativo sulla riforma ordinamentale della Magistratura; con la Difesa, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul funzionamento del Consiglio della Magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario militare. 

La Esteri esaminerà la ratifica del Protocollo alla Convenzione del 1979 e le modifiche al Protocollo del 1999 sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell’acidificazione e dell’eutrofizzazione. La Cultura, con l’Agricoltura, si confronterà sulla risoluzione per includere il pane di Altamura nell’inventario e nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e a seguire esaminerà le pdl per l’istituzione di un fondo per il concorso dello Stato al finanziamento della spesa per la partecipazione a viaggi di istruzione. La Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi e, con la Attività Produttive, il decreto per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali dal 1° maggio 2023. 

La Trasporti esaminerà gli emendamenti al ddl per la revisione del Codice della strada ed esaminerà la legge quadro in materia di interporti. La Lavoro svolgerà delle audizioni sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro e riprenderà il confronto sulla pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Infine, esaminerà la proposta di nomina del professor Fabrizio D’Ascenzo a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e la proposta di nomina dell’avvocato Gabriele Fava a presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). La Affari Sociali proseguirà il ciclo di audizioni sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso ed esaminerà la risoluzione sulle problematiche connesse alla cosiddetta transizione reumatologica. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per le comunicazioni del Presidente Ignazio La Russa sul calendario dei lavori. Alle 15.00 ascolterà le Comunicazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl costituzionale per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e dibatterà sul ddl per la tutela delle vittime di reati e sul ddl in materia di conversione in legge dei decreti-legge. La Giustizia esaminerà il ddl di modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al Codice dell’ordinamento militare, lo schema di decreto legislativo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari, lo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, lo schema di decreto legislativo per la riforma ordinamentale della magistratura e il ddl di modifica al Codice civile in materia di cognome.

La Politiche dell’Ue dibatterà sulla legge di delegazione europea e sull’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di procedimento accertativo e di concordato preventivo biennale e il ddl sulle agevolazioni fiscali alle start-up. La Cultura esaminerà il ddl sulla valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, il ddl sulla sicurezza del personale scolastico, il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici e i ddl sull’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia. 

La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, lo schema di decreto legislativo relativo al Codice delle comunicazioni elettroniche, lo schema di decreto legislativo sui servizi di media audiovisivi, il ddl sulla rigenerazione urbana, il ddl sull’edilizia residenziale pubblica e il ddl sull’ordinamento amministrativo della navigazione e del lavoro marittimo, provvedimento su cui ascolterà l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. La Affari Sociali esaminerà la risoluzione sul piano di ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico, i ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico e si confronterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR.

La maggioranza e Iv cancellano il reato di abuso d’ufficio

La Commissione Giustizia del Senato ha cancellato il reato di abuso d’ufficio. È solo un primo passo quello che si compie approvando l’articolo 1 del ddl Nordio, ma l’accordo raggiunto in maggioranza sembra ormai blindato. A spiegarlo è la presidente della Commissione Giulia Bongiorno, che si dichiara soddisfatta per essere riuscita a strappare agli alleati l’impegno di dar vita a un tavolo per “rivedere tutti i reati contro la PA”. L’aver voluto cancellare l’abuso d’ufficio, anziché riformarlo, infatti, aveva sottolineato qualche tempo fa la stessa Bongiorno che è anche responsabile Giustizia della Lega, comporta il rischio per l’amministratore pubblico di vedersi contestati reati ben più gravi, come la corruzione e pertanto si renderebbe necessario un riesame complessivo della materia. Ad approvare l’articolo 1 del testo che porta la firma del Guardasigilli Carlo Nordio e a respingere tutti gli emendamenti del centrosinistra sono la maggioranza e Italia Viva con Ivan Scalfarotto.

Il resto dell’opposizione ha votato contro e contestato l’abolizione. Secondo il capogruppo Pd in Commissione Alfredo Bazoli a breve l’Italia sarà costretta a reintrodurlo vista l’imminente approvazione della direttiva Ue sull’abuso d’ufficio. Sulle barricate anche il senatore M5S Roberto Scarpinato che definisce “surreale e inquietante” discutere di un ddl “che vuole abrogare l’abuso d’ufficio, ridimensionare il reato di traffico influenza, diminuire in modi obliqui e occulti i poteri d’indagine della Magistratura sui reati dei colletti bianchi”. Esulta, invece, Azione. Lo stop al reato è una “bella notizia” anche per la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano (FI), così come per il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Ma il più soddisfatto di tutti è ovviamente il Ministro Nordio secondo il quale “l’abrogazione di questo reato evanescente”, chiesta “da tutti gli amministratori di ogni parte politica”, avrà “l’impatto favorevole sull’economia auspicato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. 

La Sardegna agita la maggioranza. Salvini non si candiderà alle europee

Nel centrodestra la tensione sulla candidatura per il governo della Regione Sardegna è alle stelle: la Lega insiste sul presidente uscente Christian Solinase e Fratelli d’Italia continua a puntare sull’attuale sindaco di Cagliari Paolo Truzzu indicato “a larga maggioranza” dal tavolo regionale. Una impuntatura, quella di Matteo Salvini, che certo non stupisce, ma non piace a Palazzo Chigi, dove Giorgia Meloni resta chiusa a lavorare per tutto il giorno. All’ora di pranzo viene intercettato nel palazzo il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli, che poco dopo entrando in Aula alla Camera confermerà la scelta di FdI per Truzzu, ma assicura anche che si lavora per “restare uniti, come sempre”. “Questa settimana troveremo l’accordo”, profetizza Maurizio Lupi, ma quel “tavolo nazionale” per le amministrative al momento ancora non è stato fissato. Serviranno interlocuzioni “a tutti i livelli” ma una soluzione si troverà, sono convinti anche i meloniani, ricordando il passo indietro fatto da Fdi in Sicilia alle ultime amministrative sull’isola, proprio in nome dell’unità del centrodestra. 

Forza Italia al momento osserva la lite tra gli altri due alleati, continuando a monitorare che lo scontro non vada a toccare i due azzurri governatori uscenti, Alberto Cirio in Piemonte e Vito Bardi in Basilicata, che secondo gli accordi dovrebbero essere ricandidati. La partita sarda si intreccia inevitabilmente con le altre scadenze elettorali, a partire dalle elezioni europee. In casa Fdi c’è chi legge le mosse del leader leghista, che ha annunciato che non si candiderà per l’Europarlamento, come un modo per evitare che anche la premier si candidi. “Giorgia ha solo proposto un confronto, ma non è mica obbligatorio”, dice Francesco Lollobrigida. Il tema è delicato e la questione è ben presente alla stessa premier che ha lasciato intendere la sua volontà di candidarsi ma non vorrebbe nemmeno rischiare di terremotare la maggioranza, se la performance di Lega e Fi dovesse essere molto sotto le aspettative. Vincere, ma non stravincere, insomma. 

Non si placano le polemiche su Acca Larentia. Arriva la condanna del Ppe

La polemica sulla manifestazione ad Acca Larentia irrompe sulla scena europea. Un’immagine “scioccante” per il capogruppo dei liberali di Renew Europe Stephane Sejourné; “In Europa non c’è posto per il saluto fascista, lo condanniamo con massima fermezza”, chiarisce il leader del Ppe Manfred Weber. È “inaccettabile, allarmante” e “ancor più grave che possa accadere senza conseguenze e senza una reazione chiara e netta da parte della presidente del Consiglio” denuncia il gruppo dei Socialisti e democratici. Il fronte comune condivide i timori di un exploit delle destre alle elezioni di giugno e guarda con attenzione all’Italia. Giorgia Meloni finora ha evitato ogni commento mentre i suoi hanno preso le distanze da chi scandiva il “presente” con il braccio teso commemorando domenica i tre militanti del Fronte della gioventù uccisi nel ’78, quelli che Giovanni Donzelli definisce “duecento imbecilli utili solo alla sinistra”. Oltre a Meloni, finisce nel mirino delle opposizioni il presidente del Senato Ignazio La Russa per le sue riflessioni sul saluto romano: “Per alcune sentenze della Cassazione non era reato, per altre invece sì”, ha spiegato auspicando che “si faccia chiarezza dal punto di vista giuridico, ce n’è bisogno. Una cosa è l’apologia di fascismo, una cosa è la ricostituzione del partito fascista, un’altra è la commemorazione di deceduti”. 

Il 18 gennaio la Cassazione esaminerà un caso simile e la decisione è destinata a fare giurisprudenza. Intanto il Pd ha depositato un disegno di legge che “rende più efficace l’azione di repressione della apologia di fascismo e dei fenomeni eversivi neofascisti”. Il quadro giuridico attuale lo ha ricordato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “La legge Mancino, la legge Scelba, e sentenze della Consulta”, evidenziando “la necessità che il Parlamento mediti per ripristinare una cornice giuridica più certa”. Alla vigilia del question time alla Camera in cui risponderà all’interrogazione della segretaria del Pd Elly Schlein, il titolare del Viminale, in audizione alla Commissione Segre, ha ricordato che la commemorazione di Acca Larentia si tiene “più o meno con quelle modalità, da diversi anni, addirittura con maggiore partecipazione numerica nel passato”. Assicurando di non volersi defilare dalle responsabilità, il Ministro ha chiarito che “chi gestisce l’ordine pubblico ha il compito prioritariamente di fare in modo che la manifestazione si svolga senza incidenti”: vietare le manifestazioni “si è rivelato operativamente meno proficuo”. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per ascoltare le Comunicazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e successivamente riprenderà il confronto sul cosiddetto decreto Piano Mattei per lo sviluppo in Stati del Continente africano che è già stato approvato dal Senato. A seguire dibatterà sulla proposta di legge relativa agli illeciti agro-alimentari, sulla pdl in materia di prescrizione e sulle mozioni sulla disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Esteri, svolgerà delle audizioni sulla ratifica del Protocollo tra Italia e Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria; con la Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. La Giustizia svolgerà delle audizioni ed esaminerà lo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, lo schema di decreto legislativo sulla riforma ordinamentale della Magistratura; con la Difesa, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul funzionamento del Consiglio della Magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario militare. 

La Esteri esaminerà la ratifica del Protocollo alla Convenzione del 1979 e le modifiche al Protocollo del 1999 sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell’acidificazione e dell’eutrofizzazione. La Cultura, con l’Agricoltura, si confronterà sulla risoluzione per includere il pane di Altamura nell’inventario e nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e a seguire esaminerà le pdl per l’istituzione di un fondo per il concorso dello Stato al finanziamento della spesa per la partecipazione a viaggi di istruzione. La Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi e, con la Attività Produttive, il decreto per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali dal 1° maggio 2023. 

La Trasporti esaminerà gli emendamenti al ddl per la revisione del Codice della strada ed esaminerà la legge quadro in materia di interporti. La Lavoro svolgerà delle audizioni sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro e riprenderà il confronto sulla pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Infine, esaminerà la proposta di nomina del professor Fabrizio D’Ascenzo a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e la proposta di nomina dell’avvocato Gabriele Fava a presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). La Affari Sociali proseguirà il ciclo di audizioni sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso ed esaminerà la risoluzione sulle problematiche connesse alla cosiddetta transizione reumatologica. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per le comunicazioni del Presidente Ignazio La Russa sul calendario dei lavori. Alle 15.00 ascolterà le Comunicazioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl costituzionale per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e dibatterà sul ddl per la tutela delle vittime di reati e sul ddl in materia di conversione in legge dei decreti-legge. La Giustizia esaminerà il ddl di modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al Codice dell’ordinamento militare, lo schema di decreto legislativo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari, lo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, lo schema di decreto legislativo per la riforma ordinamentale della magistratura e il ddl di modifica al Codice civile in materia di cognome.

La Politiche dell’Ue dibatterà sulla legge di delegazione europea e sull’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di procedimento accertativo e di concordato preventivo biennale e il ddl sulle agevolazioni fiscali alle start-up. La Cultura esaminerà il ddl sulla valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, il ddl sulla sicurezza del personale scolastico, il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici e i ddl sull’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia. 

La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, lo schema di decreto legislativo relativo al Codice delle comunicazioni elettroniche, lo schema di decreto legislativo sui servizi di media audiovisivi, il ddl sulla rigenerazione urbana, il ddl sull’edilizia residenziale pubblica e il ddl sull’ordinamento amministrativo della navigazione e del lavoro marittimo, provvedimento su cui ascolterà l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. La Affari Sociali esaminerà la risoluzione sul piano di ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico, i ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico e si confronterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR.