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La Giornata Parlamentare. Il giorno del Def, scontro sulla par condicio

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Il giorno del Documento di economia e finanza (Def), l'ultimo nell'attuale versione prima dell'entrata in vigore della nuova governance europea.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Oggi il Governo varerà il Def: Pil 1,1%, deficit 4,3%, debito poco sotto al 138%

Come annunciato oggi il Governo varerà il Documento di economia e finanza (Def), l’ultimo nell’attuale versione prima dell’entrata in vigore della nuova governance europea. In attesa della definizione da parte delle istituzioni europee del nuovo Patto di stabilità e dei relativi documenti programmatici, il Def quest’anno si limiterà al quadro tendenziale che sarà molto simile a quello della Nadef del settembre 2023. “Noi vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della Nadef che abbiamo presentato lo scorso autunno. È una questione di credibilità. Se c’è qualcosa da correggere la correggeremo, ma sostanzialmente siamo in linea”, sono le parole del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti a margine della seconda edizione Selecting Italy a Trieste. 

Le bozze che circolano tra il Mef e la Presidenza del Consiglio, passibili di variazioni fino all’ultimo momento, riportano una crescita del Pil per l’anno in corso all’1%, un po’ al di sotto dell’1,2% previsto nella Nadef, mentre per il 2025 il prodotto interno, a legislazione vigente, è stimato crescere dell’1,2% (contro l’1,4% della Nadef) per poi scendere nel 2026 all’1,1% (la Nadef stimava l’1%). Quanto ai dati di finanza pubblica, il rapporto deficit/pil nel 2024 dovrebbe essere confermato al 4,3%, lo stesso livello del quadro programmatico della Nadef. Per il 2025 invece l’asticella dovrebbe essere al 3,7% contro il 3,6% della Nadef e per il 2026 al 3% (invece del 2,9%). Questo dovrebbe essere l’andamento senza considerare interventi come la proroga del taglio del cuneo fiscale e dell’irpef a tre aliquote. Non è escluso, e questa è la riflessione in corso in queste ore al Mef e alla Presidenza del Consiglio, che nella tabella delle cosiddette “politiche invariate” possano essere considerate anche questi due interventi, oltre alle missioni internazionali di pace, alle risorse per i contratti pubblici e alle altre misure, per un totale di circa 20 miliardi per il prossimo anno, per i quali va trovata la copertura. 

Anche il debito dovrebbe mantenersi nell’anno in corso a un livello vicino a quello del 2023 quando è stato al 137,3%. Sulla base delle ultime valutazioni, nel 2024 dovrebbe attestarsi intorno al 138% e forse leggermente al di sotto. Le ripercussioni del superbonus sulla finanza pubblica sembrano sotto controllo, anche dopo l’ultimo decreto all’esame del Parlamento che, oltre ad aver ristretto ancora gli ambiti applicativi, ha eliminato la remissione in bonis che esponeva a possibili “imprevisti”. In questo quadro, la correzione dello 0,5% strutturale l’anno, che dovrebbe essere richiesta dalla Commissione Ue a seguito della procedura per deficit eccessivo che Giorgetti dà per scontata, dovrebbe già essere sostanzialmente inglobata. Resta la grande incognita delle risorse per assicurare anche nel 2025 il taglio del cuneo fiscale e l’irpef a tre aliquote, evitando così l’aumento delle tasse. Il Governo prende tempo, evita che il dibattito possa in qualche modo interferire con le elezioni europee di giugno e confida che la nuova Commissione possa essere comprensiva. Il Piano fiscale strutturale di medio termine previsto dalla nuova governance, che in via transitoria sarà presentato entro il 20 settembre con la “traiettoria di riferimento” della spesa primaria, dovrebbe sciogliere il nodo. 

Tensione fra maggioranza e opposizione sulla par condicio

Si preannuncia come uno scontro frontale quello che andrà in scena oggi dalle 12.00 tra maggioranza e opposizione in commissione di Vigilanza Rai, chiamata ad approvare la delibera in materia di par condicio nei programmi dalla tv pubblica in vista delle elezioni europee. Il centrodestra ha infatti presentato una serie di emendamenti (per ora non firmati però da FI), che modificano la delibera dell’AgCom così come recepita dalla Commissione, uno dei quali prevede che non vengano conteggiati, tra gli spazi concessi a ciascun partito, quelli riservati ai “rappresentanti delle istituzioni” qualora “intervengano su materie inerenti all’esclusivo esercizio delle funzioni istituzionali svolte”. 

La modifica fa insorgere le opposizioni, che ritrovano l’unità per protestare: “Il contenuto del pacchetto di modifiche alla delibera sulla par condicio proposto da Palazzo Chigi per mano dei deputati di FdI è irricevibile perché distorce il senso stesso della par condicio a uso e consumo di Giorgia Meloni e della sua maggioranza e vuole dare una ‘impunità’ preventiva a chi la viola”, affermano i capigruppo di minoranza in vigilanza Rai Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5S), Maria Elena Boschi (Iv), Mariastella Gelmini (Azione), Angelo Bonelli e Peppe De Cristoforo (Avs). Giuseppe Conte annuncia battaglia: “Non possiamo permettere l’occupazione della Rai da parte del Governo” “camuffando gli spazi come comunicazioni istituzionali”, e “il M5S non consentirà un simile scempio della libertà di informazione e della stampa”. 

Inoltre, la maggioranza chiede poi di rivedere il meccanismo previsto da Agcom secondo il quale, nel periodo preelettorale, presenze e interviste televisive degli esponenti politici vengono valutate non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, tenendo conto delle fasce orarie delle trasmissioni ma anche degli ascolti,  norma che il centrodestra vuole sopprimere o, in subordine, di cui vuole eliminare i riferimenti all’Auditel. Se le opposizioni sembrano ricompattarsi, non sfugge invece il fatto che Forza Italia non abbia firmato gli emendamenti di maggioranza, una circostanza che però non sembra destare particolari preoccupazioni dalle parti di FdI, dove fonti parlamentari assicurano che le proposte di modifica andranno avanti e “si troverà indubbiamente l’intesa, senza problemi”. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per svolgere le interpellanze e interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà il disegno di legge sulle politiche sociali e di enti del Terzo settore, la pdl sui costi di produzione per la fissazione dei prezzi nei contratti di cessione dei prodotti agroalimentari, la pdl per la partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, le mozioni per la revisione dei meccanismi di tassazione delle emissioni di carbonio (CBAM) e per le importazioni a tutela della competitività delle aziende europee, la mozione sulle politiche del lavoro con particolare riguardo alle iniziative volte alla lotta al precariato e la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di autorizzazione al sequestro di corrispondenza concernente i deputati Bonifazi e Boschi, nonché Luca Lotti nell’ambito di un procedimento penale. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Giustizia, svolgerà delle audizioni sul ddl governativo per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e sui reati informatici. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulla pdl per la concessione della liberazione anticipata, esaminerà le pdl sui reati contro gli animali e la pdl sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale e, con la Finanze, lo schema di decreto legislativo per la revisione del sistema sanzionatorio tributario. La Esteri svolgerà un incontro informale con il Direttore generale per l’Asia e il Pacifico del Ministero degli Affari esteri della Repubblica federale di Germania Petra Sigmund ed esaminerà di verse ratifiche di trattati internazionali.

La Difesa dibatterà sul programma pluriennale denominato “Sistemi di simulazione di nuova generazione”, sul programma pluriennale denominato “Piano rinnovamento arsenali”, sul programma pluriennale denominato “Acquisizione di un’unità di appoggio alle operazioni speciali, di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e relativa integrazione di una centrale operativa subacquea avanzata e un simulatore abissale evoluto”, sul programma pluriennale denominato “Nuova scuola elicotteri Viterbo – Segmento operativo”, sul programma pluriennale denominato “Ingaggio missilistico ariasuperficie della componente navale ad ala rotante della Difesa”. Esaminerà la pdl per il riconoscimento del relitto del Regio sommergibile Scirè quale sacrario militare subacqueo.

La Bilancio riprenderà il confronto sugli emendamenti presentati al decreto per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La Cultura esaminerà la pdl per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale. La Ambiente, con la Attività Produttive, svolgerà delle audizioni sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione e alcune sulla proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC). La Affari Sociali esaminerà e svolgerà delle audizioni sulla risoluzione sulla definizione di linee guida in materia di disforia di genere. La Agricoltura esaminerà la pdl per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e le pdl per il contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del ddl sull’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e per l’istituzione dei relativi Albi professionali e del ddl sul sequestro di dispositivi elettronici. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali ascolterà i rappresentanti del Comitato ricordo vittime del Ponte Morandi e UNAVI – Unione Nazionale Vittime nell’ambito dell’esame del ddl sulle elargizioni e benefici in favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali all’erogazione di servizi pubblici e d’interesse economico generale. A seguire esaminerà il ddl costituzionale sul premierato. La Giustizia, con la Finanze, svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo per la revisione del sistema sanzionatorio tributario e proseguirà le audizioni sul ddl relativo alla prescrizione. Esaminerà il ddl sulle intercettazioni tra l’indagato e il proprio difensore, il ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali, il ddl sullo sciacallaggio, il ddl sul processo telematico e il ddl sulla diffamazione a mezzo stampa e la lite temeraria. 

La Esteri e Difesa ascolterà Nazir Aouad, responsabile politiche umanitarie dell’OXFAM in Libano, e i rappresentanti dell’Istituto Affari Internazionali (IAI) e della Rivista Italiana Difesa sulla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2023, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2024. Dibatterà su diverse proposte di ratifiche di tratta internazionali, sul programma pluriennale “Sistemi di simulazione di nuova generazione”, sul programma pluriennale “Piano rinnovamento arsenali”, sul programma pluriennale “Acquisizione di un’unità di appoggio alle operazioni speciali, di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e relativa integrazione di una centrale operativa subacquea avanzata e un simulatore abissale evoluto”, sul programma pluriennale “Nuova scuola elicotteri Viterbo – Segmento operativo”, sul programma pluriennale “Ingaggio missilistico ariasuperficie della componente navale ad ala rotante della Difesa”.

La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Cultura svolgerà delle audizioni sul ddl relativo agli studenti con alte competenze cognitive, esaminerà il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici, il ddl per l’istituzione del Museo del Ricordo, il ddl sul patrimonio storico del territorio del Carso legato alla Prima guerra mondiale, il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici, il ddl sulle competenze non cognitive, il ddl sulle competizioni videoludiche e il ddl per la valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali. La Ambiente e Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di Eni e Edison nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di energia prodotta mediante fusione nucleare, esaminerà il ddl sulla Capitale italiana della mobilità sostenibile, il ddl per lo sviluppo e per l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale e il ddl sull’edilizia residenziale pubblica. 

L’Industria e Agricoltura ascolterà i rappresentanti dell’Unione energie per la mobilità (Unem) e di Federmanager nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato dell’automotive in Italia. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulla tutela della salute mentale, si confronterà sull’atto Ue per l’istituzione del bacino dei talenti dell’Ue, sul ddl per la valutazione delle sostanze chimiche, il ddl per la semplificazione delle norme in materia di lavoro, sul ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, sul ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, sul ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare e sul ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico.