Meloni si congratula con Merz, Tajani esulta, Salvini tace
La maggioranza reagisce in maniera molto differente all’elezione, non semplicissima, del nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz. Giorgia Meloni fa delle congratulazioni istituzionali, esulta Antonio Tajani e Matteo Salvini sceglie invece la linea del silenzio. Ad ogni modo, il via libera al governo arriva al secondo tentativo, probabilmente a causa di un voto dimostrativo di franchi tiratori della Cdu. Il primo a congratularsi è stato Antonio Tajani, compagno di famiglia politica europea, il Ppe, di Merz: “Congratulazioni al nuovo Cancelliere tedesco e mio amico Friedrich Merz. È l’inizio di una nuova stagione politica, con il pragmatismo dei nostri Governi rafforzeremo ancora di più i legami tra Italia e Germania. Unendo le nostre capacità industriali renderemo più forte l’Europa”, ha scritto su X il ministro degli Esteri.
A stretto giro è arrivata anche la dichiarazione di Giorgia Meloni, certo non dispiaciuta per il nuovo interlocutore, che ha mostrato posizioni molto simili alle sue in particolare sui migranti e sul Green Deal e per lei rappresenta un buon partner. Con una Germania più pragmatica e non più legata a politiche di austerity, è il ragionamento, anche per l’Italia ci sono più spazi di manovra. La speranza, non detta, è quella di allentare lo storico legame tra Berlino e Parigi, operazione difficile; oggi il cancelliere sarà per le prime visite in Polonia e in Francia, da quell’Emmanuel Macron che ieri ha sentito telefonicamente nell’intervallo tra le due votazioni.
L’obiettivo della presidente del Consiglio (che si è anche congratulata con il conservatore di Ecr George Simion, dato come favorito al ballottaggio in Romania) è cercare di trovare la sponda tedesca su alcuni dei temi che le stanno maggiormente a cuore, a partire dalle questioni dei migranti e della revisione del Green Deal, in particolare nel settore automotive. Non è passato inosservato il silenzio di Matteo Salvini, che si era schierato apertamente per il superamento della “Grosse Koalition” a favore di un governo che includesse l’estrema destra di Alternative fur Deutschland e che nei giorni scorsi aveva commentato molto amaramente l’inserimento di Afd nella lista delle organizzazioni considerate estremiste.
Fi spinge per un’accelerazione sulla separazione delle carriere
Fi accelera sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati. Oggi, mentre la maggioranza incontrerà l’Associazione Nazionale Magistrati in Parlamento, il presidente dei senatori forzisti Maurizio Gasparri fa sapere di voler andare in Conferenza dei Capigruppo a chiedere che il testo venga calendarizzato per l’Aula anche senza che sia stato dato il mandato al relatore. In realtà lui, più che di accelerazione, preferisce parlare del “superamento del blocco dei lavori che si è creato in Commissione Affari Costituzionali per gli oltre 1000 emendamenti presentati dalle opposizioni”: “Ci avrebbero inchiodato a quasi 700 ore di lavoro in Commissione e questo non è accettabile”, dichiara. Ma l’effetto, qualora la Capigruppo dovesse fissare per metà maggio la riforma in Aula, come si ipotizza, sarebbe comunque quello di arrivare al secondo voto del ddl (la Camera lo ha approvato il 16 gennaio), “ben prima dell’estate”. E questo significherebbe che si potrebbero riprendere in mano molte altre questioni, care soprattutto all’anima garantista di Fi, che erano state messe in stand by per volere di Giorgia Meloni che non voleva avere troppi fronti aperti con i magistrati.
Tra i ddl finiti nel cassetto c’è quello, ad esempio, di Pierantonio Zanettin (FI) che disciplina il sequestro di Pc e smartphone. E, probabilmente per far capire che a quelle battaglie FI non intende rinunciare, gli esponenti di punta in Commissione Giustizia e Affari Costituzionali della Camera, Enrico Costa e Tommaso Calderone, presentano tra le 10 e le 15 proposte di modifica al Decreto Sicurezza proprio su alcuni punti tra i più identitari della politica giudiziaria del partito. Anche la Lega, che con il Ministro Roberto Calderoli sta rilanciando il tema dell’Autonomia, ha presentato degli emendamenti al provvedimento. Quel che sembra evidente è che Lega e Fi puntino a utilizzare alcuni provvedimenti per poterne sbloccare altri, una strategia che potrebbe, alla lunga, generare non poche tensioni nella maggioranza.
Tensione nel Pd: i riformisti contro il sì al referendum sul Jobs Act
I riformisti del Pd si sono smarcati dalle indicazioni della segretaria Elly Schlein. L’8 e 9 giugno l’appoggio ai referendum su lavoro e cittadinanza non saranno cinque, come da direttiva di partito, ma solamente due; per gli altri quesiti i riformisti non hanno intenzione di lanciare inviti all’astensione come sta facendo il centrodestra ma resta la loro chiara contrarietà. Quando arriverà il momento di manifestarla “ognuno si esprimerà liberamente, non c’è una posizione coordinata”. Fra le opzioni ci sono il No secco e la scheda bianca ma resta sul tavolo anche la possibilità che qualcuno decida di non ritirare la scheda, facendo indirettamente il gioco della maggioranza di governo, che punta sul fattore quorum. Il messaggio ufficiale dei riformisti Pd, comunque, è: “Nessun boicottaggio, andremo a votare”.
I due “Sì” riguardano il referendum che riduce da 10 a 5 gli anni di residenza in Italia per ottenere la cittadinanza e quello per introdurre la responsabilità dell’impresa committente in caso di infortuni ai lavoratori di una ditta in appalto. I distinguo dei riformisti dalla maggioranza del partito non sono una novità. In questo caso riguardano la posizione sul jobs act, che i referendum sul lavoro mirano ad abolire: “Anche la segretaria ha riconosciuto una certa libertà di scelta” hanno fatto notare i riformisti “dicendo che non verranno chieste abiure a nessuno”. Il punto lo ha spiegato il senatore Alessandro Alfieri, coordinatore di Energia popolare, l’area riformista del Pd guidata da Stefano Bonaccini: “E’ evidente che serva un tagliando al jobs act, ma io penso che, per poterlo affrontare, la strada maestra sia il Parlamento”.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare la proposta di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità, la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale Enzo Tortora in memoria delle vittime di errori giudiziari, la pdl sull’acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell’integrità fisica del soggetto interessato, nonché istituzione della Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse e diverse proposte di ratifiche di trattati internazionali. Come di consueto alle 14.45 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata (question time). A seguire si confronterà sul decreto-legge in materia di assicurazione dei rischi catastrofali.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto sulle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025 e il decreto per il contrasto dell’immigrazione irregolare. La Giustizia esaminerà pdl in materia di disposizione delle spoglie mortali delle vittime di omicidio. La Affari Esteri svolgerà delle audizioni sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico, esaminerà la proposta di istituzione della Giornata nazionale in memoria dei 446 italiani internati e deportati dal Regno Unito per causa di guerra e periti nel naufragio del piroscafo britannico Arandora Star, silurato da un’unità della Marina tedesca nell’Oceano Atlantico il 2 luglio 1940; ascolterà i rappresentanti della Camera di Commercio italiana in Cina sulle dinamiche del commercio internazionale e d’interesse nazionale.
La Difesa ascolterà il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Gen. Luca Goretti sulle linee generali dell’incarico ricoperto. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, contenzioso tributario e sanzioni tributarie. La Cultura esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. La Trasporti si confronterà sulla proposta di nomina dell’avvocato Matteo Paroli a Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure occidentale. La Attività Produttive, con la Trasporti, proseguirà il ciclo di audizioni sul ddl governativo sull’intelligenza artificiale.
La Lavoro esaminerà le pdl per la riduzione dei termini per la liquidazione del trattamento di fine servizio dei dipendenti delle Amministrazioni pubbliche e la rivalutazione dei limiti d’importo per l’erogazione rateale del medesimo trattamento. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui Centri di oncofertilità ed esaminerà le pdl sulle terapie digitali. La Agricoltura ascolterà i rappresentanti di Utilitalia in merito all’attività di trattamento dei fanghi di depurazione da acque reflue per il loro utilizzo in agricoltura come fertilizzanti e delibererà un’indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo. La Politiche dell’Ue dibatterà sulla legge di delegazione europea 2024.
Al Senato
Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per la discussione sul decreto-legge relativo alle disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa. Alle 13.30 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata che saranno tenute dalla Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. A seguire dibatterà sul ddl per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, si confronterà sul decreto per la gestione delle esequie del Santo Padre e sul ddl relativo all’ordinamento giurisdizionale e alla Corte disciplinare. La Giustizia dibatterà sui ddl relativi ai reati contro gli animali, sul ddl in materia di successioni, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl sulla responsabilità degli avvocati, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sul ddl per il processo telematico e sui ddl relativi ai consulenti tecnici d’ufficio. Svolgerà, poi, delle audizioni sul ddl in materia di affidamento condiviso. Esaminerà la pdl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato.
La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo su adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, contenzioso tributario e sanzioni tributarie, il decreto sugli acconti IRPEF 2025, il ddl per il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle e l’Atto Ue per la rendicontazione societaria di sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità.
La Cultura dibatterà sul decreto Pnrr. La Ambiente si confronterà e ascolterà l’avvocato Matteo Paroli nell’ambito della proposta di una sua nomina a Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure occidentale, ed esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti. La Industria esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy, l’Atto Ue per il sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati, il ddl sui tartufi, i ddl per la valorizzazione della transumanza e i ddl per la riduzione dello spreco alimentare.
La Affari Sociali esaminerà il dlgs sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sui permessi per lavoratori affetti da malattia oncologica, invalidante e cronica, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl sulla salute mentale, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.