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Non c’è ancora l’accordo nel centrodestra per le prossime regionali
Una cena a casa di Giorgia Meloni per il secondo round di colloqui tra leader, in vista della decisione sulle candidature alle prossime regionali. I due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi si sono trovati nella residenza della presidente del Consilio all’Eur per entrare nel vivo della trattativa. Ma non si è arrivati alla chiusura, le candidature nelle sei Regioni che andranno al voto entro l’autunno. E i leader hanno deciso di aggiornarsi alla prossima settimana. Resta, quindi, il nodo del Veneto, con Matteo Salvini che ha rivendicato la candidatura per la Lega. E avrebbe fatto il nome del vice segretario Alberto Stefani. Non si sarebbe invece parlato della possibilità di autorizzare la corsa di una lista Zaia, per attrarre i consensi del governatore uscente Luca Zaia, che non si può ricandidare per il blocco del terzo mandato. Questa ipotesi, è emerso però nel corso della giornata, non incontrerebbe il benestare di alcun partito di centrodestra, FdI ma anche via Bellerio, per l’operazione di svuotamento delle altre liste che una formazione legata a Zaia potrebbe comportare.
Nella nota congiunta diffusa dalla Meloni, al termine della cena, i quattro leader parlano comunque di “vertice costruttivo”, con “l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti, capaci di rappresentare al meglio i territori e le istanze dei cittadini”. “Il centrodestra si conferma compatto e determinato a proseguire il lavoro comune. I leader torneranno a incontrarsi la prossima settimana per proseguire il confronto”, si legge. Oltre al Veneto, si attende una decisione sulla Campania, dove i nomi possibili sono quelli del viceministro di FdI Edmondo Cirielli e della civica Giosy Romano, coordinatore unico della Zona economica speciale del Mezzogiorno. Nelle Marche sembra assodata la ricandidatura del meloniano uscente, Francesco Acquaroli, così come in Puglia è in pole l’azzurro Mauro D’Attis e in Toscana il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, di FdI.
Il Sindaco Sala non cede e va avanti: “le mie mani sono pulite”
“Sono giorni confusi” con l’inchiesta della Procura che ha chiesto l’arresto per l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e indagato il sindaco di Milano. Lo stesso Giuseppe Sala li ha definiti in questo modo intervenendo in Consiglio comunale con un discorso di 28 minuti per “essere chiarissimo”. “Le mie mani sono pulite”, ha assicurato e, nonostante abbia “pensato seriamente a non andare avanti”, a causa di una inchiesta che è “fonte di grandissima sofferenza”, ora “sono più che mai motivato a fare il mio dovere e a proseguire nell’incarico che i milanesi mi hanno democraticamente affidato”. “È dal gennaio del 2009 che ho dato professionalmente e umanamente tutto quello che ho a Milano”, ha ricordato spiegando che intende proseguire non per “soddisfazione personale o per mia ambizione”, ma per fare il suo “dovere fino in fondo” come gli diceva suo padre. Nel suo intervento, ha premesso di non voler “dare giudizi sull’operato della magistratura” ma poi, ricordando di aver saputo dell’indagine su di lui dai media, si è rivolto a tutti i “colleghi politici” con una domanda: “Sta bene a chi governa o ambisce a governare una città o un Paese che indagini riservate diventino pubbliche? Ricordo a chi approfitta, politicamente, di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te”. E ha avvisato l’opposizione che con “comportamenti sguaiati” non ha alcuna speranza di destabilizzarlo.
“Nella mia vita ho affrontato problemi cento volte più gravi, cose del genere non producono nessun effetto su di me” ha aggiunto con conseguente scambio di battute con il consigliere di FdI Enrico Marcora che ha pubblicato una sua foto in completo da carcerato di cui Sala ha detto di aver parlato Giorgia Meloni e con Ignazio La Russa. “Giustizia e politica devono occuparsi di ambiti diversi e la nostra risposta a quello che sta succedendo deve essere politica, nel segno della più alta tradizione di Milano”. Quindi con la maggioranza che lo sostiene “con responsabilità e cuore”, ha aggiunto citando lo storico sindaco Antonio Greppi, ora “abbiamo il dovere di mantenere gli impegni presi”, che vanno dal piano casa straordinario, alla cura dei servizi, allo stadio su cui a settembre il Consiglio dovrà esprimersi “per rispettare i tempi che il progetto richiede”. “Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature in cui mi è stato dato l’onore e l’onere di essere sindaco di Milano si è sempre ed esclusivamente basato su ciò che ritengo essere l’interesse delle cittadine e dei cittadini”. “Oggi sono più che mai motivato a fare il mio dovere. Se la maggioranza c’è io ci sono con passione”.
Sfregiata a Roma la targa a Matteotti, condanna unanime
Il mondo politico reagisce con indignazione e rabbia allo sfregio della targa in ricordo di Giacomo Matteotti, fatta a pezzi sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma, nei pressi del luogo dove il deputato socialista fu rapito nel 1924 e poi assassinato. Tra i primi a biasimare il gesto, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che esprime “sdegno” per “un atto grave” contro la memoria “di un italiano caduto per la libertà di tutti noi”. Per il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, si tratta di “uno sfregio alla memoria di un deputato che ha pagato con la vita il coraggio delle sue idee e la sua incrollabile fedeltà alla democrazia”. Parole nette anche da parte del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che esprime “ferma condanna per l’atto vandalico”, un “gesto inaccettabile e vile che colpisce chi pagò con la vita la difesa dei suoi convincimenti ideali e politici”.
Un messaggio, quest’ultimo, che però fa storcere il naso a una parte delle opposizioni. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni invece non si esprime in merito, nonostante gli inviti che arrivano anche dalla famiglia Matteotti. Nel frattempo, arrivano commenti di disappunto anche dalla segretaria del Pd Elly Schlein che chiede che “si faccia luce al più presto per individuare i responsabili” e “si riporti alla sua integrità il monumento per riaffermare che l’Italia non dimentica i suoi martiri della libertà”. Biasimo anche dal leader del M5S Giuseppe Conte che parla di “insulto alla memoria collettiva, ai nostri valori, alla dura lotta fatta contro il fascismo”. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli parla di “atto di viltà che inorridisce la nostra coscienza repubblicana” e che “non deve rimanere impunito”. Giuli si è recato sul posto per un sopralluogo al monumento. “Non è la prima volta che accade in questo luogo? No, ma dovrebbe essere l’ultima”.
Alla Camera
Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 14.00 per esaminare il decreto-legge in materia fiscale.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e il ddl in materia di composizione di Giunte e Consigli regionali e d’incompatibilità. La Esteri si confronterà sul disegno di legge per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero. La Cultura esaminerà il decreto-legge per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport.
La Ambiente svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge in materia di edilizia residenziale pubblica, ascolterà Paolo Seitone nell’ambito dell’esame della proposta della sua nomina a presidente del Consorzio del Ticino, terrà delle audizioni sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il conferimento dell’incarico di Commissario straordinario per la realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali in Sicilia e Calabria e si confronterà sulle pdl per l’istituzione del Parco nazionale del Monte Conero.
La Trasporti dibatterà sulla proposta di nomina del dottor Eliseo Cuccaro a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale e sulla proposta di Legge quadro in materia di interporti. La Attività Produttive proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul settore tessile anche alla luce della recente evoluzione della normativa europea e ne terrà alcune sulle pdl relative alla disciplina dell’attività di toelettatura degli animali di affezione.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 14.30 per proseguire il confronto sul ddl costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e la Corte disciplinare. A seguire dibatterà sul ddl per l’introduzione del delitto di femminicidio e sul decreto-legge in materia di università e ricerca, istruzione e salute.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, sul ddl per l’incompatibilità tra la carica di Assessore regionale e l’ufficio di Deputato regionale della Regione siciliana, sul ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, sul ddl relativo all’attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi e sul ddl per l’estensione dei benefici alle vittime del terrorismo. Con la Giustizia, sul ddl sulle funzioni della Corte dei conti e la responsabilità amministrativa.
La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl relativo alle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, si confronterà sui ddl in materia di successioni, sul ddl sulla comunicazione delle variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, sul ddl sul processo telematico, sul ddl sull’Albo dei grafologi e sul ddl sul reato di manipolazione mentale. La Affari Esteri esaminerà lo schema di dm per la cessione all’Albania a titolo gratuito della Nave Libra con i relativi materiali iscritti negli inventari e lo schema di dpr sulle modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio dibatterà sul rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2024 e sul l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2025, si confronterà sul decreto-legge per il finanziamento delle attività economiche e delle imprese e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Finanze dibatterà sul decreto-legge fiscale. La Cultura esaminerà il decreto-legge in materia di università e ricerca, istruzione e salute.
La Ambiente dibatterà su alcune nomine di autorità di sistema portuale e su alcune relativi agli enti parchi sui ddl di riforma della Rai, e, con la Affari Sociali, sul ddl relativo all’intelligenza artificiale. Confronterà, poi, sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche.
La Industria dibatterà sul decreto-legge per il sostegno ai comparti produttivi, sulla legge annuale sulle PMI, sulla Legge annuale mercato e concorrenza 2025 e sulla proposta di nomina del dottor Fabio Vitale a Direttore dell’AGEA, sul ddl in materia di tartufi, sui ddl sulla produzione e vendita del pane, sui ddl per la riduzione dello spreco alimentare, sui ddl per la valorizzazione della transumanza e sull’Atto Ue sulla normativa della PAC. La Affari Sociali esaminerà il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, il ddl per la prevenzione e cura dell’obesità, e il ddl per l’istituzione della giornata nazionale prevenzione melanoma.