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La Giornata Parlamentare del 5 luglio 2023: Meloni vedrà Morawieck, in Ue c’è chi immagina un bis di Ursula von der Leyen

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La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Meloni vedrà Morawiecki. Salvini rilancia sul centrodestra in Europa

Cooperazione bilaterale, temi economici e di sicurezza, prossimo vertice Nato di Vilnius, protezione dei confini esterni dell’UE, e poi il conflitto tra Russia e Ucraina e l’allargamento ai Balcani occidentali: questi i principali temi sul tavolo dell’incontro in programma questa mattina alle 10.35 a Varsavia tra la premier Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio polacco Mateusz Morawiecki. I due capi di governo discuteranno inoltre dell’attuale agenda dell’Ue, anche in riferimento alle possibili riforme istituzionali. Nessun accenno invece al discorso legato alle alleanze in vista delle prossime elezioni europee, tema al centro del dibattito politico in Italia e rilanciato anche nuovamente dal vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini: “Sui temi europei saranno gli italiani a scegliere col voto l’anno prossimo, ma siccome sono entusiasta di quello che sta facendo il Governo italiano mi piacerebbe che anche in Europa ci fosse la stessa formula: quindi il governo e il centrodestra italiano esteso all’Europa, senza escludere a priori nessuno, senza dire di no a nessuno. Centrodestra in Italia, centrodestra in Europa”. 

Però FdI, FI e Lega sono collocate in tre famiglie differenti, rispettivamente Ecr (con Meloni appena confermata presidente), Ppe e Id. Di quest’ultimo gruppo fanno parte anche Alternative für Deutschland (Afd) e il Rassemblement National, già tagliati fuori dai popolari. A complicare il quadro potrebbe poi essere l’esito del voto previsto in autunno proprio in Polonia: Morawiecki, che con il suo partito Pis (Diritto e Giustizia) fa parte del gruppo dei Conservatori, se la dovrà infatti vedere con Donald Tusk (ex leader del Consiglio europeo e del Ppe) che il mese scorso con la sua Piattaforma civica ha portato per le strade di Varsavia mezzo milione di persone in una marcia organizzata per manifestare contro il Governo. È evidente che una sconfitta del Pis alle urne avrebbe ripercussioni anche nel gioco delle alleanze europee. 

Con Morawiecki Meloni ha costruito un solido rapporto e il faccia a faccia offrirà l’occasione per “consolidare” il dialogo politico e per ricercare “il coordinamento e le potenziali sinergie” sui principali temi dell’agenda Ue e internazionale, anche alla luce degli esiti dell’ultimo Consiglio Ue e in vista del prossimo vertice Nato di Vilnius. Il dialogo politico tra Roma e Varsavia si è intensificato negli ultimi mesi e Morawiecki potrebbe sollevare la questione del Vertice intergovernativo italo-polacco, la cui terza e ultima edizione si è tenuta a Varsavia nel 2013. Di certo si parlerà di cooperazione bilaterale: sul piano economico l’interscambio commerciale tra i due Paesi è in forte crescita, 33,6 miliardi di euro nel 2022 (+16%), con un saldo positivo di 5,2 miliardi di euro. L’Italia è il quarto fornitore e il sesto cliente della Polonia a livello globale. E sul tavolo non mancherà il dossier migranti  e la protezione delle frontiere esterne dell’Ue. 

In Ue c’è chi immagina un bis di Ursula von der Leyen

È con la convinzione che nei momenti di crisi serva più Europa, di fronte all’ondata d’incertezze cui potrebbero condurre le Europee del 2024, che tra i leader più europeisti si sta facendo spazio l’idea di puntare sulla conferma di Ursula von der Leyen a capo della Commissione. E l’ipotesi potrebbe ottenere l’endorsement di tre leader chiave: Emmanuel MacronPedro Sanchez e Olaf Scholz. La Von der Leyen scioglierà le riserve solo dopo l’estate, mentre per avere un quadro bisognerà certamente attendere i risultati elettorali non solo delle Europee, ma anche di due Stati membri chiave come Spagna e Polonia. In un colloquio informale con i corrispondenti europei, tuttavia, il leader spagnolo dice di non avere alcun problema a sostenere la ricandidatura di von der Leyen se la presidenza della Commissione toccasse al Ppe. 

A Berlino, parallelamente, l’intesa di coalizione prevede che il futuro Commissario tedesco sia dei Verdi, a meno che von der Leyen non scelga di ricandidarsi. Macron, leader di fatto dei liberali europei, non si è mai espresso al riguardo, ma le condizioni politiche sembrano convergere. Von der Leyen, del resto, ha guidato l’Ue attraverso la crisi pandemica prima e la guerra ucraina poi, e ha forgiato quel Green Deal che è da tempo nel mirino delle destre. Il capogruppo e presidente del Ppe Manfred Weber per ora resta alla finestra: di fronte ad una ricandidatura dell’ex ministro della Difesa tedesco non potrebbe opporsi. Ma chi sosterrebbe Ursula all’Eurocamera? Una maggioranza fatta da popolari, liberali e socialisti, prospettiva che rischia di bloccare sul nascere la strategia di avvicinamento alle destre messa in campo proprio da Weber. Numericamente e politicamente è al momento impossibile che al Pe si formi una maggioranza fatta solo dal Ppe e dai Conservatori: servirebbero almeno i seggi dei liberali e Renew non ha dubbi, un’alleanza con la Lega o con Marine Le Pen è impossibile. 

Da Ventotene Schlein rilancia i sogno Ue e attacca la maggioranza

Elly Schlein porta il Pd a Ventotene per rilanciare l’impegno dem per il sogno di Altiero Spinelli e per disegnare la roadmap in vista del voto del 2024. Netta deve essere la differenza tra le due idee di Europa che si confrontano oggi e si sfideranno nel 2024: “Una distanza politica profonda di prospettiva e di visione”, per dirla con le parole della leader dem, che vede “vacillare e crollare l’internazionale dei nazionalisti”. A loro, attacca, “non interessano le soluzioni, hanno qualcosa di meglio: un capro espiatorio al giorno, un nemico al giorno, ma le politiche stanno a zero”. È questa la convinzione di Schlein: “Nel centrodestra ci sono divisioni enormi, su tutte le sfide europee. Sono bravi a nasconderle ma ora i nodi vengono al pettine”. Vale per il Pnrr, “che la maggioranza non sente come suo e allora prova a cambiarlo per metterci il timbro piagnucolando a Bruxelles, ma creando quell’incertezza che di per sé rappresenta già un effetto dannoso sugli operatori economici”; vale per il Mes “vicenda che rappresenta una debolezza eclatante”, così come per il “becero scambio tra autonomia e presidenzialismo che è una contraddizione in termini”. 

E poi, è l’affondo, “oltre che divisi sono lenti. Non fanno che rimandare e giocare allo scaricabarile: hanno il ministero dei rinvii”. Ecco perché la previsione della leader dem sul Governo di Giorgia Meloni è che “sarà dura che duri, perché non danno risposte”. La ricetta che Schlein propone è diametralmente opposta e parte da un’Europa più politica e più unita, nella convinzione che “ciò che ha frenato il percorso d’integrazione europea, nelle diverse tappe del passato recente, è stato il prevalere dell’egoismo nazionale, ma nessun Paese si salva da solo. Vogliamo l’Europa dei popoli, mentre Meloni vuole l’Europa dei veti nazionali, come i suoi amici ungheresi e polacchi, che negano l’accoglienza ai danni dell’Italia e Meloni dà ragione a loro: è qui il paradosso nazionalista, siamo qui per svelare le loro bugie”. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare la pdl sull’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali, la proposta di legge sulle celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, la pdl di ratifica dell’accordo per la modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) (previo votazione della questione sospensiva), le mozioni sulle iniziative a favore dell’adeguatezza dei trattamenti previdenziali con particolare riferimento all’importo delle pensioni minime e la pdl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2.

A seguire dibatterà sulla proposta di legge relativa alla perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano, sulla pdl di modifica del codice della proprietà industriale, sulla pdl per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti e sulle mozioni sull’emergenza abitativa. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Bilancio, esaminerà il decreto per gli Enti territoriali per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico. Con la Lavoro esaminerà sul decreto per l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025. La Giustizia esaminerà le pdl sull’occupazione arbitraria d’immobili. Con la Affari Sociali, dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità il Forteto e sulle pdl per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

La Esteri esaminerà la pdl d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause e sulle responsabilità dell’incidente avvenuto presso Freginals, in Spagna, il 20 marzo 2016 nel quale morirono sette studentesse italiane e diverse ratifiche di trattati internazionali. La Difesa ascolterà l’Amministratore delegato della IVECO Defence Vehicles Ing. Claudio Catalano sulle tematiche relative alla produzione di beni e servizi d’interesse per la dotazione di mezzi del settore della Difesa. La Finanze discuterà sulla delega al Governo per la riforma fiscale. Alle 13.30 la Cultura, assieme alla Lavoro, ascolterà il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sulla riforma dello sport. 

La Ambiente esaminerà la pdl per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e per la disciplina organica degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale. La Trasporti dibatterà sulla legge quadro in materia di interporti. La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sulle pdl sul turismo accessibile e sulla partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative. La Affari Sociali esaminerà le risoluzioni sulle politiche del farmaco, le pdl per l’istituzione del servizio di psicologia di base nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, le pdl per la prevenzione e la lotta contro il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), il papilloma virus umano (HPV) e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale e sulla pdl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia. Infine, la Politiche dell’Ue proseguirà il ciclo di audizioni sull’Atto Ue sulla politica di ciberdifesa dell’UE.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.00 per l’informativa del Ministro del turismo Daniela Santanché sui fatti connessi al servizio mandato in onda dalla trasmissione Report e successivi articoli di stampa.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, le pdl per l’elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl per la modifica dell’articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute e dibatterà sulla proposta d’indagine conoscitiva riguardante le conseguenze delle tecnologie di Intelligenza Artificiale sulla sicurezza nazionale, nonché sulla trasparenza dei processi decisionali ed elettorali e sulla proposta d’indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione realizzata attraverso piattaforme telematiche d’incontri. La Giustizia esaminerà il ddl sul reato di tortura, il ddl sul legittimo impedimento del difensore, il ddl sulle spese della giustizia per il recupero dei crediti professionali il ddl relativo alla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci, il ddl sulla diffamazione a mezzo stampa, i ddl sulla geografia giudiziaria, i ddl sulla lite temeraria, e svolgerà delle audizioni sul ddl per l’elezione di componenti del Consiglio superiore della magistratura. 

La Esteri e Difesa esaminerà l’Atto Ue sul sostegno alla produzione di munizioni. La Politiche dell’Ue, con la Bilancio, dibatterà sulla relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La Bilancio esaminerà il decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini legislativi. La Cultura svolgerà delle audizioni sul ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali e dibatterà sul ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi Giochi della gioventù. La Ambiente e Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di Utilitalia, Assoambiente, Confindustria, Cisambiente e Consorzio Italiano Compostatori (CIC) sulla risoluzione sull’adeguamento del programma nazionale di gestione dei rifiuti. La Industria e Agricoltura, assieme alla Affari Sociali e Lavoro, si confronterà sul ddl sul divieto di produzione e d’immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. La Affari Sociali e Lavoro esaminerà il ddl per l’istituzione della giornata nazionale per la prevenzione veterinaria.