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La Giornata Parlamentare del 23 maggio 2023: Oggi in Cdm il decreto per l’emergenza in Emilia Romagna, terza rata del PNRR

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La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Il Governo lima il decreto per l’emergenza in E-R. Oggi in Cdm

Sono attese le prime misure del Governo per l’emergenza maltempo in l’Emilia-Romagna e Giorgia Meloni si dedicherà oggi all’“ottimizzazione dei provvedimenti”, come annunciato al termine della visita in Romagna di domenica, da portare nel Cdm nel pomeriggio. La riunione a Palazzo Chigi sarà seguita da un altro incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, le associazioni d’impresa e i sindacati; il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso anticipa che “presenteremo un primo pacchetto di sostegno all’interno del decreto emergenza che prevederà, mi auguro, la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali e soprattutto l’attivazione del Fondo di garanzia. Questo sarà un primo pacchetto d’interventi. Poi successivamente, quando si farà un censimento effettivo dei settori e delle aree e delle aziende più colpite, potremo intervenire con misure più appropriate e mirate”. Anche il Mit si sta concentrando sull’emergenza maltempo: gli uffici del ministero guidato da Matteo Salvini sono al lavoro anche per sbloccare 1,5 milioni di euro per interventi di “rapida realizzazione sul territorio” come pulizia, ripristino e messa in sicurezza di alcune strade. Sul fronte delle risorse, Meloni dopo la visita in E-R ha aperto alla possibilità di attingere al Fondo di solidarietà dell’Ue; in ogni caso, “pare che sia difficile poter spostare i soldi del Pnrr a questa emergenza”, dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani da Bruxelles. 

Riparte il confronto tra governo e sindacati. Il 30 maggio tutti a Palazzo Chigi

Riparte il confronto tra il Governo e i sindacati. Dopo le manifestazioni unitarie che per tre sabati di fila hanno visto CgilCisl e Uil in piazza, arriva la convocazione per un incontro a Palazzo Chigi martedì prossimo 30 maggio, esattamente un mese dopo il confronto convocato dalla premier Giorgia Meloni alla vigilia del Consiglio dei ministri del primo maggio che ha dato il via libera al decreto lavoro. Diversi i temi all’ordine del giorno: nella convocazione, indirizzata ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il Governo spiega che l’incontro servirà per “impostare il lavoro” su riforme istituzionalidelega fiscaleinflazionepensionisicurezza sul lavoro e produttività. All’appuntamento della prossima settimana seguiranno l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati. 

I sindacati apprezzano il riavvio del confronto ma chiedono che sia strutturato e dia risposte. “Sentiremo cosa intende rispondere alle nostre piattaforme e alle richieste che arrivano anche dalle piazze. Se le prime manifestazioni producono il fatto che il Governo riapre il confronto, bene, è quello che chiediamo. Però il punto, adesso, sono i contenuti e le risposte”, commenta il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E comunque, sottolinea, dall’ordine del giorno “mancano cose che stiamo chiedendo: non si parla di superare la precarietà, di sanità e rinnovo dei contratti e bisogna capire quali spazi di modifica ci sono sulla delega fiscale”. Parla di “ottima notizia la convocazione del Governo” per martedì 30 maggio il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra: “Ora bisogna consolidare e dare stabilità al dialogo sociale impostando un’agenda partecipata, riprendendo i tavoli avviati, rafforzando l’azione comune contro l’inflazione e per una nuova politica dei redditi”. 

Commissione e Governo sono al lavoro sulla terza rata del Pnrr

La Commissione Ue è ancora al lavoro sulla valutazione della terza rata del Pnrr italiano e attende che le modifiche rispettino l’ambizione del piano. Nessun pagamento a ore, dunque, come si diceva da Roma, anche se l’esecutivo comunitario parla di “scambi costruttivi in corso con le autorità italiane”. Bruxelles non commenta l’ipotesi di “smantellare” e “cambiare profondamente” il Pnrr italiano riportata in un’intervista al ministro gli Affari Europei Raffaele Fitto, ma osserva: nella modifica dei piani di ripresa e resilienza “è importante sottolineare sempre che desideriamo che l’ambizione della riforma e il piano generale rimangano quanto più efficaci possibile”. E si aspetta “misure aggiuntive che supportino davvero la transizione verde”: è il famoso capitolo del RePower che può essere presentato fino a fine agosto. L’Italia, poi, ha chiesto di poter usufruire dalla quota rimanente di prestiti del dispositivo di ripresa e resilienza, oltre lo stanziamento massimo già assunto, che al momento non può essere definita perché bisogna aspettare che gli altri Paesi finiscano di chiedere la loro quota. 

Il Ministro Raffaele Fitto ha smentito di aver parlato di “smantellare” il piano e afferma che sono state “riportate frasi e sintesi che io non ho pronunciato”. Sul tema è intervenuto anche il Ministro Adolfo Urso, a margine del Consiglio Ue Competitività: “Fitto è stato frainteso. In ogni occasione abbiamo ribadito, qui in Europa e in ogni consesso nazionale, che vogliamo rivedere le risorse destinate ai singoli capitoli per utilizzarli al meglio, ai fini della sostenibilità del sistema sociale e produttivo del nostro Paese e con progetti che siano realmente cantierabili nei tempi ristretti e con le modalità estremamente precise che la Commissione ci ha chiesto. Quindi vogliamo utilizzare al meglio le risorse e possiamo farlo”. Dopo le parole di Fitto, il Partito democratico ha immediatamente chiesto che si voti alla Camera e al Senato un atto d’indirizzo che faccia chiarezza sulle scelte che il Governo intende fare. 

Tra Renzi e Calenda è tregua. Possibile lista unica alle europee

Finisce con una tregua il braccio di ferro tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Nessuna “randellata” tra i due e nessun divorzio tra Italia viva e Azione, che restano, al momento, un gruppo unico in Parlamento, con l’impegno “a valutare una lista unitaria” per le Europee del 2024 e a mettere da parte le accuse incrociate, chiedendo espressamente ai singoli parlamentari di “attenersi ai principi di lealtà e correttezza” richiamati nel regolamento del Gruppo. L’accordo arriva dopo un confronto di quasi due ore, il tempo necessario per consentire a tutti i 10 senatori che si ritrovano in un’auletta di Palazzo Madama verso le 22.00 di intervenire. I toni restano a lungo bassi e pacati, si accendono un po’ sul finale nel botta e risposta tra i due leader. Sia Renzi sia Calenda chiedono di essere leali e corretti, di mettere fine a un clima di forte tensione. Il punto di caduta, e “condizione” fondamentale, è l’impegno a valutare la costruzione di un percorso comune verso le prossime Europee.

Calenda esce dal confronto “soddisfatto” ma calibra molto le parole sulla sfida del 2024: “Si è deciso che in autonomia i partiti decideranno, nel tempo che manca da qui alle elezioni europee, se ci siano le condizioni per fare una lista comune e con gli altri soggetti che si riconoscono con Renew, e non solo”. Matteo Renzi sceglie invece di non parlare. Proprio per limare le parole del testo finale, i leader intervengono più volte alzando un po’ la voce. “Tra loro c’è stato un rapporto di grande franchezza e civile”, ha riferito la capogruppo al Senato, Raffaella Paita che definisce il documento “un passo avanti”. E aggiunge: “Abbiamo scritto che si riprende il percorso per la costruzione di una lista europea, quindi, viene meno il veto espresso da Calenda in tv che aveva dichiarato apertamente che non voleva andare in quella direzione”. Oggi si replica alla Camera. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi oggi alle 11.00 per lo svolgimento di un’interrogazione. Dalle 14.00 esaminerà ​​​le questioni pregiudiziali sul decreto-legge sulle disposizioni urgenti in materia di amministrazione di Enti pubblici, di termini legislativi e d’iniziative di solidarietà sociale, la proposta di legge delega per l’esercizio del diritto di voto in un Comune diverso da quello di residenza in caso d’impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura, la proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica da SARS-CoV2, la proposta di legge per la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica, la mozione sulla mancata estradizione di alcuni terroristi dalla Francia e le mozioni sulla fibrosi cistica

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Lavoro, esaminerà il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche e, con la Bilancio, il decreto in materia di amministrazione di Enti pubblici, di termini legislativi e d’iniziative di solidarietà sociale. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle pdl relative all’abuso d’ufficio e al traffico d’influenze illecite, esaminerà l’Atto Ue sul contrasto della diffusione di contenuti terroristici online, la pdl sul reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche e la pdl sull’assunzione d’informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere.

La Esteri ascolterà David Meghnagi, Presidente del Comitato accademico europeo per la lotta all’antisemitismo, sulla storia e la memoria della presenza ebraica all’interno del mondo arabo. Alle 12.00, la Bilancio ascolterà i rappresentanti dei Dipartimenti del tesoro, della Ragioneria generale dello Stato e del Ministero dell’economia e delle finanze nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia. La Finanze proseguirà il ciclo di audizioni sulla delega al Governo per la riforma fiscale. Si confronterà sulla nomina del professor Beniamino Quintieri a Presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto per il credito sportivo. 

La Cultura svolgerà delle audizioni sulle pdl per la tutela della sicurezza del personale scolastico e alcune sulla pdl per la promozione e il sostegno delle produzioni, della diffusione, della fruizione e dell’accesso alla creatività, alla cultura, alle arti performative e allo spettacolo e riconoscimento di luoghi e di spazi della cultura, della creatività e delle arti performative. Esaminerà le pdl sull’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione del relativo albo professionale. La Ambiente svolgerà delle audizioni, assieme alla Attività Produttive, sulla normativa Ue sugli imballaggi e i rifiuti d’imballaggio. La Trasporti svolgerà delle audizioni sulla Legge quadro in materia di interporti e alcune sulle proposte di legge in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e di limiti di velocità. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulle pdl sulla giusta retribuzione e salario minimo. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle pdl per lo sviluppo del settore apistico. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del ddl per le celebrazioni del centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti e del decreto, già approvato dalla Camera, per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà e svolgerà di verse audizioni e dibatterà sui ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl relativo alla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci, dibatterà sul ddl relativo alla geografia giudiziaria, sul ddl per il contrasto alla delinquenza minorile, sul ddl per l’elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, sul ddl relativi alla diffamazione a mezzo stampa e sullo schema di decreto legislativo relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici online. La Politiche dell’Ue esaminerà le risoluzioni sulla nuova sede a Milano del Tribunale unificato europeo dei brevetti e proseguirà il confronto sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze, assieme alla Sanità e Lavoro, esaminerà il decreto aiuti già approvato dalla Camera. 

La Cultura svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’affare assegnato sui compensi corrisposti agli artisti delle piattaforme in streaming. Esaminerà il ddl per le celebrazioni del centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti e il ddl per l’istituzione del Museo della Shoah in Roma. La Ambiente e Trasporti assieme all’Industria esaminerà il decreto siccità. Dibatterà poi sul decreto, già approvato dalla Camera, per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. La Industria e Agricoltura esaminerà il ddl per la revisione del sistema d’incentivi alle imprese, dibatterà sul ddl relativo all’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. La Affari Sociali e Lavoro esaminerà il decreto per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoroe il ddl per il potenziamento della medicina territoriale in prevenzione e assistenza primaria.