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La Giornata Parlamentare. Dazi, Meloni: “Accordo giuridicamente non vincolante, da definire i dettagli”

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Meloni difende con cautela l’intesa sui dazi al 15%. Le opposizioni attaccano. Meloni incontra in Etiopia il primo ministro Abiy. Tajani boccia la lista Zaia in Veneto e Salvini cerca di stemperare gli animi.

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Meloni difende con cautela l’intesa sui dazi al 15%. Le opposizioni attaccano 

La politica italiana si spacca sull’intesa raggiunta tra Ue e Usa sui dazi. Da una parte, il governo esprime moderata soddisfazione per il patto scozzese sulle tariffe al 15%, considerate “sostenibili”. E mentre auspica passi in avanti per gli accordi sui singoli settori, è già al lavoro sui sostegni al mondo delle imprese in subbuglio. Dall’altra parte, con sfumature diverse, le opposizioni vanno all’attacco del governo e della Commissione Ue. Da Addis Abeba, Giorgia Meloni torna a ribadire quanto già espresso poche ore dopo il patto siglato da Donald Trump e Ursula von der Leyen. Sottolinea il rischio evitato di “una escalation commerciale con conseguenze devastanti” e aggiunge: “Se la base al 15% ricomprende i dazi precedenti” che di media erano intorno al 4.8%, differentemente da quello che prevedeva un possibile accordo al 10% che sommava i dazi precedenti “secondo me è una base sostenibile”. Al tempo stesso, la premier esprime cautela. Si dice in attesa di “dettagli” e “dati chiari”. E rilancia: “Quello che è stato sottoscritto ieri è un accordo giuridicamente non vincolante, di massima, quindi, bisogna definire i dettagli; c’è ancora da battersi per ottenere un accordo che sia il migliore possibile”. 

La premier guarda alle “possibili esenzioni” per alcuni comparti produttivi. “Dopodiché bisogna sedersi e interrogarsi su come si faccia a sostenere eventuali settori che dovessero essere particolarmente colpiti”. Tema che, per Meloni, deve essere valutato sia a livello nazionale che europeo. Binario doppio, insomma. Da un lato, la premier guarda all’Europa e alza il pressing su semplificazioni e mercato unico: “L’Ue non può più perdere tempo, bisogna accelerare e cercare di compensare quelli che possono essere i possibili limiti”. Dall’altro, si impegna sulla risposta italiana in materia di aiuti. Ed è proprio all’ascolto delle aziende che è dedicato il vertice convocato nel pomeriggio dal vicepremier Antonio Tajani con il mondo imprenditoriale. “Vogliamo sapere da loro cosa serve per poter cercare di sostenerle in questo momento”, spiega il leader azzurro. Che comunque lascia intendere che gli aiuti arriveranno. Per definire tempi e modi, però, resta cruciale attendere la “conclusione dell’accordo settore per settore”. Tajani prende tempo anche di fronte ad una eventuale manovra correttiva. “Rischio” su cui insiste il Pd, che incalza: “Il ministro Giorgetti lo aveva detto chiaramente, i dazi oltre il 10% sarebbero stati insostenibili”. 

Nella maggioranza, a puntare il dito con maggiore insistenza verso l’Europa ci pensa ancora la Lega. Per il leader Matteo Salvini “i dazi non sono mai positivi”. “Penso che il governo italiano abbia fatto il possibile, sicuramente qualcosa a Bruxelles non funziona, le regole europee sono sicuramente un massacro per le nostre imprese, quindi, se la von der Leyen non azzera il Green Deal questo non dipende da Trump”. “Prima si inizia a parlare di modifica o meglio sospensione del patto di stabilità e meglio sarà”. Intanto, il patto raggiunto dall’Ue viene fortemente criticato dalle opposizioni, che lo leggono come una “resa” agli Usa. Elly Schlein ci saranno danni per “20 miliardi di export”, che si aggiungono “a oltre centomila posti di lavoro a rischio”. “Altro che ponte con gli Usa, questa amicizia a senso unico di Meloni con Trump avrà un costo altissimo per le imprese e lavoratori italiani. Il governo italiano chiarisca subito quali misure intende mettere in campo”. E alla premier Meloni si rivolge anche Giuseppe Conte. “Si proclama sovranista ma poi diventa portabandiera dello slogan America First”. “Il ponte di Meloni è crollato, era solo una fake news”, insiste il leader di Iv Matteo Renzi

Meloni incontra in Etiopia il primo ministro Abiy 

Nel corso della visita in Etiopia, Giorgia Meloni e il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali si sono recati a Jimma per verificare lo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione del lago Boye, bacino artificiale creato in passato dalla collettività italiana locale e poi lasciato in stato di abbandono, prospicente la città nella regione dell’Oromia. Il progetto rappresenta uno degli interventi più significativi del Piano Mattei per l’Africa e della cooperazione italo-etiopica. Grazie ad un investimento italiano di 25 milioni di euro, l’area del lago è stata bonificata con l’obiettivo di trasformarla in un polo turistico legato anche alla cultura e alla tradizione del caffè. Il Primo Ministro Abiy ha ringraziato l’Italia per il supporto e ha sottolineato l’impatto in termini occupazionali. Nell’ambito della visita, Meloni e Abiy hanno ribadito l’impegno a rafforzare la cooperazione tra Italia ed Etiopia in chiave di equità, sviluppo sostenibile e stabilità regionale, sottolineando come progetti concreti come quello di Jimma contribuiscano a consolidare il legame tra le due Nazioni e a costruire un nuovo modello di cooperazione con i partner africani. 

Tajani boccia la lista Zaia in Veneto e Salvini cerca di stemperare gli animi

Il vicepremier e segretario di Fi, Antonio Tajani, si schiera contro l’idea della lista Zaia “Se uno fa una lista diversa dal suo partito mi pare una cosa singolare, non mi pare una buona idea. Se ognuno si mette a fare liste personali, si crea un po’ di confusione”. Dichiarazioni che complicano il quadro decisionale del centrodestra in Veneto. Matteo Salvini cerca placare gli animi: “Questa è una discussione giornalistica che interessa ai giornalisti. Io e Luca ci sentiamo spesso. A me interessa garantire il buongoverno del Veneto. Quando ci sarà il candidato saprete nome e cognome, ma né io né lui passiamo le notti pensando a questo. È un dibattito forse giornalisticamente interessante, noi ci stiamo occupando di altro”. Quello che è certo è che Luca Zaia, spinge per una civica che porti il suo nome: “Penso che ci siano i tempi e la maturità per fare una valutazione seria, di continuare come si è sempre fatto. Questa è una civica che mi segue da quando ero in Provincia” di Treviso “e non è un soggetto politico. Io stesso sono iscritto al gruppo della Lega”. 

A detta di Zaia, la cui civica ha raccolto nel 2020 il 44,5%, quindi, “il centrodestra, che ha maturità politica e ha maturità di governo, sarà nelle condizioni di valutare anche la presenza della lista Zaia, che ci porta dei vantaggi”, in quanto rappresenta “un’occasione per avere una sensibilità nei confronti di un elettorato che non vota i partiti e che altrimenti rischierebbe di restare a casa”. Sulla scelta dei candidati, per il presidente del Veneto, “siamo ancora al riscaldamento a bordo campo”. Insomma, la chiusura dell’accordo sulle Regioni al voto in autunno non è ancora vicina. E non è ancora stato convocato il nuovo vertice dei leader del centrodestra, che dovrebbe tenersi anche questa settimana per portare avanti il ragionamento anche sulla Campania, la Toscana, la Puglia e la Valle d’Aosta, mentre nelle Marche sarà il governatore uscente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, a correre per il bis. L’ipotesi che circola è che il nuovo confronto fra i leader si possa tenere mercoledì, quando è in programma anche un Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per esaminare il decreto-legge in materia di università e ricerca, istruzione e salute, le mozioni sulle iniziative volte a contrastare l’aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e per aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, il decreto-legge per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport, il decreto-legge, già approvato dal Senato, per il sostegno ai comparti produttivi. Alle 12.30 è convocato il Parlamento in seduta comune per l’elezione di un componente il Consiglio superiore della magistratura

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la pdl per l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi, la pdl sulla composizione di giunte e consigli regionali e sull’incompatibilità e la pdl di modifica dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol. Con al Esteri del Senato, ascolterà Riccardo Guariglia, Segretario generale del Maeci, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica sulle modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. La Giustizia si confronterà sulle pdl in materia di formulazione e di firma degli atti da parte di persone affette da cecità, sulle pdl sulla pubblicità delle sentenze di assoluzione o proscioglimento e sulla pdl sul procedimento di riesame dei provvedimenti che dispongono misure cautelari reali. 

La Esteri ascolterà l’Ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca De Souza, sulle prospettive geopolitiche e geoeconomiche dell’accordo di libero scambio tra l’Ue e i Paesi del Mercosur. La Difesa esaminerà lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL 3). La Cultura esaminerà la pdl di proroga del termine per l’esercizio delle deleghe in materia di spettacolo e diversi schemi di decreto ministeriale per la rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2022-2024 riferiti a diverse regioni.

La Ambiente svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge in materia di edilizia residenziale pubblica, si confronterà sulle pdl per l’istituzione del Parco nazionale del Monte Conero, sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento, per l’anno 2025, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, sulla risoluzione in merito all’attuazione dei contratti di fiume, sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale del riciclo della carta e sulla risoluzione sull’attuazione dei contratti di fiume. La Trasporti dibatterà sulla risoluzione in materia di sistemi di guida autonoma, sulla realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati, sulla proposta di Legge quadro in materia di interporti e sulle nomine alla guida di diverse Autorità di sistema portuale.

La Attività Produttive esaminerà, con la Lavoro, il decreto-legge per il sostegno ai comparti produttivi. La Agricoltura ascolterà il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza sul granchio blu, Enrico Caterino, in merito alle relative ricadute sul comparto della pesca e alle iniziative intraprese, si concentrerà sulla proposta di nomina del dottor Fabio Vitale a direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e sullo schema di decreto ministeriale recante ripartizione del Fondo per lo sviluppo della produzione biologica.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 14.30 per ascoltare l’informativa del Ministro per la cultura Alessandro Giuli sulla situazione del cinema italiano e successivamente esaminerà il decreto-legge fiscale

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl per l’incompatibilità tra la carica di Assessore regionale e l’ufficio di Deputato regionale della Regione siciliana, sul ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane e, con la Giustizia, sul ddl sulle funzioni della Corte dei conti e la responsabilità amministrativa. La Giustizia svolgerà delle audizioni e di batterà sul ddl relativo alle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, si confronterà sul ddl sulla comunicazione delle variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, sul ddl per il contrasto dei delitti informatici e del trattamento illecito di dati, sul ddl sul processo telematico, sul ddl sull’Albo dei grafologi e sui ddl in materia di successioni. Con la Affari Sociali, proseguirà l’esame del ddl sul fine vita. 

La Affari Esteri esaminerà lo schema di dpr sulle modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo all’irrobustimento dei requisiti di sicurezza, al lancio e alla messa in orbita di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL 3). La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio si confronterà sul decreto-legge per il finanziamento delle attività economiche e delle imprese e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Finanze dibatterà sul decreto-legge fiscale.

La Cultura esaminerà, con la Ambiente, si confronterà sul ddl di delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. La Ambiente dibatterà sui ddl di riforma della Rai e sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento per l’anno 2025, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. La Industria proseguirà le audizioni sulla legge annuale sulle PMI e sull’Atto Ue sulla normativa della PAC. La Affari Sociali esaminerà il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, il ddl per il potenziamento della medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale, il ddl sulle barriere architettoniche nelle case rifugio, il ddl per la prevenzione e cura dell’obesità, e il ddl per l’istituzione della giornata nazionale prevenzione melanoma.

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