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La Giornata Parlamentare. Dazi, la scadenza slitta al 1° agosto. “Cauto ottimismo” da Palazzo Chigi

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Ci sarà più tempo per i negoziati Ue-Usa sui dazi, il Presidente USA Trump posticipa la scadenza di un altro mese. Nelle stanze di Palazzo Chigi si continua a respirare un “cauto ottimismo”, il Governo Meloni spera in un accordo finale.

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Trump rinvia al 1°agosto la scadenza sui dazi per l’Ue

Ci sarà più tempo per i negoziati Ue-Usa sui dazi. Il presidente americano, Donald Trump, ha infatti deciso di estendere dal 9 luglio al 1° agosto la scadenza per l’entrata in vigore dei dazi, come annunciato dalla portavoce della Casa Bianca. Intanto i colloqui tra le due sponde dell’Atlantico sono arrivati ai massimi livelli. Domenica c’è stata una telefonata tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e Trump. “C’è stato un proficuo scambio di opinioni e la presidente continua a essere in contatto con i leader dell’Ue”, riferisce un portavoce dell’Esecutivo Ue. Segno che fa girare la ruota più verso un accordo, anche se, dopo l’inasprimento della posizione da parte di Washington, negli ambienti brusselesi era apparso lo spettro del no deal. La questione è complessa, soprattutto se i rapporti commerciali si allargano a diversi settori e si inizia a parlare di compensazioni. 

L’Ue sa che qualsiasi intesa, almeno all’inizio, magari del 10%, sarebbe squilibrato a favore di Washington ma Bruxelles spera di portare almeno a casa un accordo quadro, evitando danni maggiori, e poi magari introdurre delle misure di compensazione. Sempre domenica ci sono stati fitti scambi telefonici tra i leader Ue: tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ieri invece si è riunito il comitato dei rappresentanti permanenti dei 27, anche nell’ipotesi che arrivasse una delle lettere ai paesi partner annunciate da Trump. Lo scambio di opinioni tra gli ambasciatori è durato poco più di un’ora. Il Commissario al Commercio Maros Sefcovic ha riferito sulla sua visita a Washington e sui diversi contatti avuti nel fine settimana. 

Al momento è stato riferito che non c’è nessun accordo e che i colloqui tra la Commissione Ue e gli Stati Uniti proseguiranno. Il Coreper dovrebbe tornare a discutere dell’argomento domani, giorno della scadenza della sospensione dei dazi reciproci. Fino a stamane l’Ue non aveva considerato l’ipotesi proroga, che sarebbe stata comunque una decisione degli Usa, ed era impegnata a rispettare la scadenza del 9 luglio, come riferito dal portavoce della Commissione europea, Olof Gill. Intanto, il presidente Usa, Donald Trump, ha pubblicato sul suo social Truth due lettere inviate a Giappone e Corea del Sud a proposito dei dazi, in cui si annuncia che a partire dal primo agosto i beni provenienti dal Giappone e dalla Corea del Sud verranno tassati al 25%. 

C’è ancora tempo per l’intesa su dazi. “Cauto ottimismo” da Palazzo Chigi

La partita non è ancora chiusa, ma nelle stanze del governo si continua a respirare un “cauto ottimismo”. La speranza resta quella che alla fine un accordo con gli Usa sui dazi si farà e che non sarà così penalizzante per l’economia europea, e quella italiana, come da premesse. Giorgia Meloni ha passato la giornata a Palazzo Chigi. Ribadisce che la volontà “di tutti” i leader europei è di chiudere “positivamente” la trattativa con gli Stati Uniti. Mentre visita la sede dell’Ansa, sui televisori alle sue spalle scorrono i titoli dell’extra-tassazione al 25% decisa da Donald Trump nei confronti di Giappone e Corea del Sud. Ma a Bruxelles la “lettera” che chiude la trattativa ancora non è arrivata. La trattativa andrà avanti fino al primo agosto. E c’è chi scommette che ci possa essere una accelerazione nei prossimi giorni. C’è ancora tempo quindi, si ragiona ai piani alti del governo, per cercare di concludere una intesa. Magari su quel compromesso del 10% di cui si parla fin dall’inizio. 

“Non commentiamo le ipotesi”, è a sua volta cauto il ministro Francesco Lollobrigida, che nei giorni scorsi è volato negli Usa per perorare la causa di un settore, quello dell’agricoltura, contro cui erano arrivate le minacce della Casa Bianca di aliquote al 17%. Le imprese intanto restano col fiato sospeso. E le opposizioni sono decisamente critiche con la strategia della Meloni. C’è chi chiede di accelerare sulla chiusura dell’accordo sul Mercosur (come fa Luigi Marattin) e chi va all’attacco di un atteggiamento “imbarazzante” del governo come Elly Schlein. La segretaria del Pd mette in fila i conti fatti da Confindustria (tra dazi e deprezzamento del dollaro l’effetto sarebbe un calo dell’export italiano da “20 miliardi” e “118mila posti di lavoro a rischio”). Come se non bastasse, anche nella maggioranza c’è chi, per altri motivi, non è convinto della linea perseguita dall’esecutivo: il leghista Claudio Borghi che torna a sottolineare che “più vantaggioso” sarebbe stato trattare in solitaria, perché “chi decide quali dazi mettere sono gli Stati Uniti”, come nel 2020, “quando il vino francese fu gravato da dazi e quello italiano no”. 

Una opzione che non è mai stata sul tavolo per la premier. Il commercio è in capo alla Commissione Ue e Trump vede l’Ue come un unico blocco. Quindi, i margini che ci sono, e che Roma ha esplorato con l’obiettivo di tenere vivo il “dialogo” tra le due sponde dell’Atlantico, possono essere utili sì ma ad orientare la trattativa in favore della Ue nel suo insieme. Non è escluso che Meloni ne parli con von der Leyen anche a Roma, giovedì, quando la presidente della Commissione parteciperà alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. Un appuntamento che nei mesi scorsi si preparava con la speranza che potesse cadere a processo di pace avviato. Ma in questa fase, è chiaro a tutti che parlare di ricostruzione è molto complicato e l’obiettivo sarà quello di consegnare un messaggio politico di “vicinanza” a Volodymyr Zelensky, che sarà nella Capitale già da mercoledì per incontrare anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Presenti anche Friedrich Merz e Donald Tusk, tra gli altri.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 14.00 per esaminare il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulle iniziative volte a salvaguardare il sistema produttivo nazionale in relazione alla prospettata applicazione dei dazi da parte degli Stati uniti d’America, la proposta di legge per l’acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell’integrità fisica del soggetto interessato, nonché per l’istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse, la ratifica della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia d’insindacabilità per gli onorevoli Giorgia MeloniGiovanni DonzelliAndrea Delmastro Delle Vedove

Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri esaminerà e ascolterà il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione nell’ambito dell’esame del disegno di legge per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero. La Difesa esaminerà diverse candidature alla Commissione centrale di conciliazione presso il Ministero della difesa e alcune per la presidenza della Commissione periferica della Difesa. La Finanze si confronterà sul decreto fiscale. La Cultura, con la Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulla pdl per il sostegno delle attività educative e ricreative non formali. La Ambiente, assieme alla Trasporti, esaminerà gli emendamenti al decreto-legge per garantire la continuità nella realizzazione d’infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo. La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sulla pdl per l’istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.00 per l’esame del ddl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche e per proseguire il confronto sul ddl costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e la Corte disciplinare

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per contrastare il conflitto d’interesse nella Commissione antimafia e, con la Giustizia, sul ddl sulle funzioni della Corte dei conti e la responsabilità amministrativa. La Giustizia, con la Sanità, dibatterà sul testo base del ddl sulla morte volontaria medicalmente assistita. Si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne, sul ddl sul reato di manipolazione mentale, sul ddl sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, sul ddl in materia di successioni, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini e sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli. 

La Affari Esteri ascolterà il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica gen. Antonio Conserva sulle linee programmatiche del suo mandato, esaminerà l’Atto Ue per l’incentivazione di investimenti nel settore della difesa nell’ambito del bilancio dell’UE per attuare il piano ReArm Europe e la proposta di ratifica dell’accordo tra Italia e India di cooperazione nel settore della difesa. Con la Commissione Politiche dell’UE, ascolterà Marta Ottaviani, giornalista e scrittrice, e Mattia Caniglia, Affiliate Lecturer dell’Università di Glasgow, sull’affare assegnato sulle ingerenze straniere nei processi democratici degli Stati membri dell’Ue e nei Paesi candidati. 

La Bilancio dibatterà sul decreto-legge per il finanziamento delle attività economiche e delle imprese e sullo schema di decreto legislativo sul Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’imposta di registro e di altri tributi indiretti. La Finanze dibatterà sullo schema di dlgs sul testo unico delle disposizioni legislative in materia d’imposta di registro e di altri tributi indiretti. La Cultura svolgerà delle audizioni ed esaminerà il decreto-legge su Università e ricerca, istruzione e salute così come sul ddl per l’accesso alla docenza universitaria. Si confronterà, poi, sul ddl di proroga delle norme per l’esercizio delle deleghe legislative in materia di spettacolo, e sul ddl in materia di accesso alla docenza universitaria.

La Ambiente dibatterà sul ddl sulla sicurezza delle attività subacquee e su alcune nomine di Presidenti di Enti parco. La Industria svolgerà delle audizioni sul decreto-legge per il sostegno ai comparti produttivi. La Affari Sociali esaminerà il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl per la prevenzione e cura dell’obesità, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl sulla sicurezza del lavoro nelle scuole e per la tutela delle vittime amianto, il ddl per il potenziamento della medicina di genere, il ddl per l’istituzione della giornata nazionale prevenzione melanoma e il ddl sulle barriere architettoniche nelle case rifugio.

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