politica

La giornata parlamentare: asse Meloni – von der Leyen, 1,2 miliardi alle aree colpite dalle alluvioni in E-R e Marche

di |

Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen si sono incontrate a Forlì per presentare la nuova misura da 1,2 miliardi destinata alle aree colpite dalle alluvioni in E-R e Marche della scorsa primavera.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen si sono incontrate a Forlì per presentare la nuova misura da 1,2 miliardi destinata alle aree colpite dalle alluvioni in E-R e Marche della scorsa primavera. Queste risorse, ha sottolineato la premier dopo un bilaterale di quasi un’ora con la presidente della Commissione Ue nella sede del Municipio, “oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone esposte a rischio idrogeologico, consentiranno di portare anche avanti azioni di risanamento ambientale, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello più elevato di controllo, di gestione del rischio di alluvione. Con queste risorse facciamo ricostruzione, ma anche una cosa altrettanto importante, più importante se vogliamo, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura”. Meloni ha poi ringraziato von der Leyen, tornata in Emilia Romagna “con risultati molto importanti che abbiamo costruito insieme in questi mesi. Quando siamo stati qui l’ultima volta, la presidente della Commissione portò la solidarietà europea, ma anche il suo impegno a non lasciare sole queste terre, e il fatto che sia di nuovo qui oggi quando noi possiamo presentare i risultati di quell’impegno è secondo me un simbolo di grande serietà e concretezza”. 

La premier ha posto quindi l’accento sulla revisione del Pnrr, “una cosa che si diceva non fosse possibile, ma che invece non solo era possibile ma era doverosa tenuto conto del mutato contesto in cui ci troviamo ad operare”. La ricostruzione e la prevenzione delle zone alluvionate, inserita tra gli obiettivi del Pnrr, porterà con sé una conseguenza “molto importante”, ha evidenziato Meloni facendo riferimento al cronoprogramma che “prevede l’individuazione di tutti gli interventi puntuali entro il terzo trimestre del 2024, l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il secondo trimestre del 2025, e il completamento del 90% delle opere entro la fine del 2026. Questo vuol dire dover lavorare, e lavorare velocemente”. Nel corso del bilaterale Meloni e von der Leyen hanno affrontato anche i temi che saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo del 1° febbraio, quando a Bruxelles si tornerà a discutere della revisione del bilancio pluriennale, del sostegno all’Ucraina e delle risorse per la migrazione. La premier ha inoltre annunciato che domenica 28 gennaio von der Leyen sarà a Roma per partecipare alla conferenza Italia-Africa

Nordio in Parlamento rilancia sulle riforme sulla giustizia. Critiche dall’Anm

 “Efficienza e rapidità” sono le parole chiave del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ieri davanti a Camera e Senato ha svolto le sue comunicazioni sull’amministrazione della giustizia. “L’assoluta priorità per potenziare l’efficienza del sistema è costituita dalle attività legate al Pnrr”, dice il guardasigilli, che spiega come agli obiettivi del Pnrr sia legata la necessità di velocizzare ulteriormente i processi, la cui durata media, nel penale, è comunque scesa “in modo deciso” dal 2019 arrivando sotto i mille giorni. “Entro febbraio arriveranno i decreti correttivi della riforma penale e a breve quelli per la riforma civile” e conferma: “Sono già all’esame delle Commissioni parlamentari i due schemi di decreto legislativo recanti la riforma ordinamentale della magistraturae la disciplina dei magistrati fuori ruolo”. Per quanto riguarda le carceri e le condizioni di vita dei detenuti, “servono spazi”, sostiene Nordio, “i suicidi sono una questione irrisolvibile, e certo non dobbiamo rassegnarci, ma dobbiamo ridurne il numero”, anche attraverso una giustizia che possa “rieducare con sport e lavoro”; “Costruire nuove carceri è difficilissimo. L’unica possibilità è avvalersi di strutture che già abbiamo, come le tantissime caserme dismesse”. 

Sulle riforme il Governo andrà avanti, assicura il Ministro, dalle intercettazioni, “sulle quali siamo intervenuti con una norma minima di civiltà”, alla separazione delle carriere “non negoziabile”, fino ai reati contro la Pa “il cui intero sistema è obsoleto” a cominciare dall’abuso d’ufficio, per il quale “l’unica soluzione è eliminarlo”. Proprio sul nodo riforme arrivano le critiche dall’Anm, che per bocca del segretario Salvatore Casciaro evidenzia: “L’impegno per la giustizia rapida del ministro non resti solo sulla carta. Alcune delle misure in procinto di essere adottate non mi sembrano proprio in linea con i propositi dichiarati”. Sull’abuso d’ufficio, “l’Europa si muove per istituirlo e prevederne l’obbligatorietà per tutti gli Stati membri, non mi pare quindi un reato obsoleto”. Inoltre, per quanto riguarda le intercettazioni, “la preoccupazione è che possano ridursi i mezzi di contrasto alla criminalità”. Sulla relazione del Ministro Carlo Nordio vengono presentate e discusse sei risoluzioni: sia alla Camera che al Senato vengono approvate quella di maggioranza e, con una riformulazione, quella presentata da AzioneItalia viva e + Europa che sul tema giustizia ritrovano unità e sintonia con l’esecutivo.

Bufera candidature in Sardegna: Solinas è indagato per corruzione

La notizia che il governatore Christian Solinas è indagato per corruzione irrompe nella campagna elettorale della Sardegna e apre nuovi scenari all’interno del centrodestra che da settimane è impegnato a decidere il proprio candidato alle prossime regionali. La Finanza ha eseguito il sequestro cautelativo di beni per un valore di circa 350 mila euro nei confronti del presidente uscente e di altri sei indagati per corruzione, un fatto che potrebbe accelerare l’epilogo sul candidato del centrodestra e il possibile passo indietro di Solinas nella corsa per un secondo mandato. L’epilogo aleggia da giorni e spalancherebbe definitivamente la strada a Paolo Truzzu, il sindaco di Cagliari spinto da FdI e già in tour elettorale nei Comuni più piccoli dell’isola. 

Intanto il governatore è fiducioso sul fatto che sarà riconosciuta la sua innocenza. A sostegno di Solinas resta, al momento, solo la Lega, anche se qualche distinguo di Matteo Salvini si era colto in mattinata: “Per me, in linea di principio è sempre meglio sostenere i candidati uscenti ma nel nome dell’unità della coalizione troveremo un accordo”. E al Tg1 delle 20.00 punta il dito contro il “tempismo” sospetto dell’indagine. Il numero due della Lega, Andrea Crippa è molto chiaro: “Si vota il 25 febbraio e con tempismo perfetto spuntano guai giudiziari per Solinas”. Il deputato conferma la “solidarietà al governatore” e augura “buon lavoro ai magistrati””. In silenzio il resto del partito che fa trapelare comunque che gli sviluppi dell’inchiesta non cambieranno le carte in tavola. In altre parole, se l’attuale governatore farà un passo indietro, non dipenderà dalle indagini e dai pm. Insomma, per ora la Lega non molla la partita anche se in molti nella maggioranza ritengono che la candidatura di Solinas abbia ormai le ore contate. Di sicuro la Lega non intende mollare sul terzo mandato ai governatori: Matteo Salvini conferma che “è una questione di democrazia” e ostenta ottimi rapporti con Giorgia Meloni. Tornando alla Sardegna, in ogni caso i giochi si chiuderanno lunedì quando scade il termine per presentare le liste e gli apparentamenti. 

Il Governo italiano prende tempo sui balneari, l’Ue apre al dialogo

Allo scoccare del termine previsto dall’iter della procedura d’infrazione, l’Italia recapita la sua risposta a Bruxelles sulle concessioni balneari, chiedendo ulteriore tempo per aggiornare la mappatura delle spiagge prorogando fino al 2025 le licenze. Si tratta di una richiesta sulla quale nella maggioranza ha prevalso la linea del vicepremier Matteo Salvini ma che va nella direzione opposta a quella auspicata dall’esecutivo Ue. Nel documento inviato a Bruxelles, il Governo auspica a più riprese una “collaborazione” capace di portare a una soluzione condivisa e al riordino di un settore che, ha evidenziato anche il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza, “è fondamentale per il turismo”. E l’apertura al dialogo è da giorni predicata anche dall’esecutivo comunitario, che tuttavia parte dall’assunto inalienabile del rispetto della direttiva Bolkestein, baluardo della libera concorrenza nel settore dei servizi, richiamata di recente anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Le istanze italiane sono tuttavia dettagliate: a partire dall’invio della missiva, si prevede “entro quattro mesi” di portare a termine “un primo confronto” con gli Enti locali per determinare “la scarsità delle risorse e i relativi indirizzi di riordino del settore”. Ci sarebbe dunque tempo fino a maggio per aggiornare la mappatura delle spiagge e sancire la scarsità o meno del bene, elemento determinante per applicare le norme Ue. Le visioni finora sono però opposte: per Roma i risultati del tavolo tecnico interministeriale evidenziano che la scarsità non c’è, mentre per l’Ue il calcolo della quota del 33% riferito alle spiagge occupate da concessioni demaniali non è corretto perché “non riflette una valutazione qualitativa delle aree” e “non tiene conto delle situazioni specifiche a livello regionale e comunale” e pertanto dovrebbe scattare l’articolo 12 della Bolkestein sul divieto di rinnovo automatico e obbligo di procedure di gara. Tutte valutazioni tecniche che i funzionari europei dovranno ora approfondire e con le quali si aprirà una nuova fase di confronto per scongiurare il rischio di un deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia Ue e di una conseguente possibile maxi-multa.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare il ddl per il contrasto alla distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, la pdl per l’Istituzione del premio di “Maestro dell’arte della cucina italiana”, la ratifica dell’Accordo Italia-San Marino per il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia di misure alternative alla detenzione e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2023, sul Programma di lavoro della Commissione per il 2023 e sul Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Ue.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Finanze, assieme alla Lavoro, esaminerà le pdl per la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. La Cultura esaminerà le pdl sulle manifestazioni di rievocazione storica, la pdl sull’educazione all’affettività, al rispetto delle differenze e alle pari opportunità e la pdl per l’istituzione della figura professionale dello psicologo scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado. La Ambiente, con la Attività Produttive, esaminerà il decreto per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023. La Lavoro esaminerà la proposta di nomina a presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) del professor Fabrizio D’Ascenzo e dell’avvocato Gabriele Fava e proseguirà le audizioni sul ddl governativo in materia di lavoro. La Affari Sociali proseguirà le audizioni sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia . 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Come di consueto giovedì alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl costituzionale per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri. A seguire dibatterà sul ddl per la modifica al Titolo V della Costituzione e sul ddl relativo alle elargizioni e benefici in favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali all’erogazione di servizi pubblici e di interesse economico generale. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari, lo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, lo schema di decreto legislativo per la riforma ordinamentale della magistratura, il ddl di modifica al Codice civile in materia di cognome e il ddl di modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al Codice dell’ordinamento militare. 

La Politiche dell’Ue dibatterà sulla legge di delegazione europea e sull’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti. La Cultura svolgerà delle audizioni sul ddl sulla valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti. La Affari Sociali dibatterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR, sul ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, sul ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico e ascolterà il Presidente del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali​ sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.