la politica

La Giornata Parlamentare. Al Mef si lavora alla Manovra, oggi vertice centrodestra su autonomia e regionali

di |

Al Mef si lavora sulle coperture alla Manovra. Oggi c’è il vertice dei leader del centrodestra su autonomia e regionali. Vannacci agita la Lega che, intanto, si prepara per Pontida.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Al Mef si lavora sulle coperture alla Manovra 

La prossima legge di bilancio è ancora un cantiere aperto, lo stesso Giancarlo Giorgetti a Cernobbio ha spiegato che “come c’è il calcio mercato nel mese di agosto c’è anche una manovra-mercato in agosto e settembre”. Tra le forze della maggioranza l’ipotesi è che si potrebbe arrivare come l’anno scorso ad una cifra intorno ai 30 miliardi. Ma mentre i partiti che sostengono l’esecutivo, a partire da Lega e FI, si muovono per mettere a punto le misure di riferimento, la Ragioneria lavora alle coperture, che al momento non sarebbero state ancora trovate, né riguardo alle richieste della sanità di circa 4 miliardi, né sulla possibilità di un abbassamento dell’Irpef dal 35 al 33% per redditi fino a 60.000 euro, per cui servirebbero circa altri 4 miliardi. Ed è su quest’ultima idea, rilanciata da FI ma ipotizzata più volte anche in FdI, che punterebbe la premier Giorgia Meloni. Le ultime due manovre in fondo sono state focalizzate proprio sul taglio del cuneo fiscale, ma per i redditi fino a 35mila euro. Intanto prende sempre più corpo l’ipotesi che sia difficile trovare spazi, se non marginali, all’eventualità di una nuova operazione sulla rottamazione delle cartelle sulla quale insiste la Lega

La proposta è quella di una rottamazione in 120 rate tutte uguali spalmate su 10 anni; la versione ridotta del provvedimento si stima costerebbe almeno 2 miliardi. In ogni caso i lavori sono in corso, la prossima settimana il dicastero di via XX Settembre potrebbe cominciare a stringere sul confronto con il centrodestra in vista della legge di bilancio. La scorsa settimana Matteo Salvini ha radunato i suoi, ieri è stata la volta di Antonio Tajani che ha, appunto, rilanciato la proposta già allo studio dell’abbassamento dell’Irpef dal 35 al 33% per redditi fino a 60.000 euro, mettendo sul tavolo anche gli interventi sulle retribuzioni attraverso la detassazione di premi di produzione, straordinari, festivi e tredicesime e sui salari bassi, l’Ires premiale, gli investimenti per favorire sia l’export che il mercato interno.  Nelle prossime settimane FI incontrerà l’Abi, Confindustria e i sindacati per un percorso di condivisione. 

Oggi c’è il vertice dei leader del centrodestra su autonomia e regionali

L’appuntamento è per il primo pomeriggio a Palazzo Chigi. I leader del centrodestra, insieme al ministro Roberto Calderoli, affronteranno il dossier sull’autonomia: il responsabile degli Affari regionali porterà all’attenzione della coalizione le pre-intese con le regioni VenetoLombardiaPiemonte e Liguria per il trasferimento delle materie non Lep. Si parte da protezione civile, previdenza complementare integrativa e professioni. E si punta anche sulla sanità, sulla possibilità, per esempio, che le Regioni, oltre alle funzioni che già hanno, possano decidere anche sulla gestione del personale, sugli stipendi, sulla quantificazione del numero dei medici. L’obiettivo è rilanciare il tema dell’autonomia prima del raduno della Lega a Pontida previsto per il 21 settembre e soprattutto in vista delle elezioni in Veneto. FI e FdI frenano e l’invito che dovrebbe quindi arrivare a Calderoli è di procedere con calma. E un segnale potrebbe arrivare anche sulle Regionali, perché all’incontro si parlerà, probabilmente, delle candidature nei territori dove si andrà al voto. 

C’è da trovare un accordo su chi schierare in VenetoCampania e Puglia. Ma nella maggioranza prevale la tesi che anche dal prossimo incontro non dovrebbe uscire la fumata bianca sui nomi. Magari, osserva una fonte parlamentare, emergerà un orientamento e il quadro della situazione sulla base dei sondaggi. Comunque, al momento lo schema più probabile prevede per il dopo-Zaia un candidato leghista (il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture punta sul vicesegretario Alberto Stefani), per la Campania un civico (nella rosa pure il prefetto di Napoli Michele Di Bari) o il viceministro alla Farnesina Edmondo Cirielli (FdI) e per il voto in Puglia l’azzurro Mauro D’Attis. Il punto è che resta l’ambizione del partito della premier di conquistare una Regione del Nord e i tempi per una decisione riguardo al Veneto potrebbero allungarsi. Il partito di via Bellerio insiste. 

Vannacci agita la Lega che, intanto, si prepara per Pontida

I leader di centrodestra si vedranno a Palazzo Chigi, alle 15.30 con il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. È annunciato come un vertice sull’Autonomia differenziata, con assicurazioni varie che non si parlerà di Regionali. Ma quel dossier fra non molto andrà risolto. Sono due temi accomunati dall’intenzione della Lega di arrivare fra una dozzina di giorni a Pontida con un doppio risultato: le intese con le Regioni che hanno chiesto le competenze su una serie di materie e l’indicazione di un candidato leghista alla guida del Veneto

Anche perché nel partito di Matteo Salvini da giorni diversi colonnelli sono in fibrillazione per le mosse di Roberto Vannacci. E lo stesso leader ha provato ad abbassare la temperatura interna: “Siamo troppo impegnati a lavorare, per dedicare tempo a polemiche o altro”, afferma specificando che “Vannacci è un valore aggiunto, stiamo facendo e faremo un ottimo lavoro insieme”. “Make the League great again”, il motto in salsa trumpiana rilanciato dal generale, che rivendica “la volontà di vannaccizzare la Lega” e in un’intervista non esclude l’idea di diventare un giorno alternativo a Giorgia Meloni. “La ammiro, sta facendo un ottimo lavoro, io non ho mai corso per fare il presidente del Consiglio o essere alternativo a Meloni, però se gli elettori mi metteranno in questa condizione non mi sono mai tirato indietro di fronte alle responsabilità”. E spiega fra l’altro di preferire Vladimir Putin a Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino “ha perso totalmente la sovranità sul suo Stato” perché “dipende completamente dalle risorse che provengono da altri Paesi”, mentre quello russo, “non certo il mio simbolo di uomo politico”, invece “negli ultimi 20 anni che ha governato ha portato un’esplosione di benessere e di ricchezza, con tutte le critiche che si possono fare, e gode del supporto popolare”. 

Le mosse estive (incluse quelle sulle liste elettorali, soprattutto in Toscana) del vicesegretario della Lega hanno generato critiche da parte di vari big leghisti, tra gli altri il governatore lombardo Attilio Fontana e il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. E ieri non è passata inosservata la freddezza di Luca Zaia e Massimiliano Fedriga: “Vannacci deve fare il leghista perché è iscritto alla Lega. Se non lo fa non è un leghista”, ha tagliato corto il presidente del Veneto. Per il governatore del Friuli “Chiunque voglia contribuire alla Lega va bene, l’importante è contribuire alla Lega e quindi con un segretario che si chiama Salvini”. Pontida si annuncia un banco di prova. Per Matteo Salvini “Ci saranno migliaia di persone da tutta Italia, e sul palco tutti i big della Lega che, ognuno col proprio stile e la propria personalità, stanno facendo crescere il Movimento. Aumentano gli iscritti, aumentano gli eletti, aumentano i consensi”. 

Alla Camera al via il dibattito in Giunta sul caso Almasri. Indagata la Bartolozzi

Entrerà nel vivo oggi la battaglia alla Camera sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano nell’ambito del caso Almasri. In Giunta il relatore Federico Gianassi (Pd) terrà la relazione introduttiva sulla domanda del Tribunale dei ministri, arrivata alla Camera il 5 agosto scorso, di processare i tre componenti del governo per favoreggiamento, il guardasigilli anche per rifiuto di atti d’ufficio, il titolare del Viminale e Mantovano anche per peculato. Subito dopo, con ogni probabilità, la maggioranza chiederà di valutare come estendere l’immunità della capo di gabinetto del ministero della giustizia, Giusi Bartolozzi, che proprio ieri, è emerso essere indagata con l’accusa di false informazioni al Pubblico ministero.

Nelle carte del Tribunale dei ministri, effettivamente, la versione fornita da Bartolozzi sull’ufficiale libico arrestato in Italia su mandato della Corte penale internazionale e poi rimpatriato a Tripoli viene definita “inattendibile e mendace”. La collaboratrice di Nordio, tuttavia, non risultava indagata per i reati in concorso con i componenti del governo. Quindi, stando alle leggi costituzionali che regolano l’immunità dei componenti del governo, non è rientrata nella medesima richiesta di autorizzazione a procedere (come avvenuto invece per Mantovano). La novità di ieri, ossia l’indagine sulla collaboratrice di Nordio, potrebbe dare il la alla richiesta di uno scudo anche per lei. 

A Montecitorio sta maturando la convinzione che l’unica strada per tutelare la collaboratrice di Nordio è sollevare dinanzi alla Consulta un conflitto di attribuzione della Camera nei confronti del Tribunale dei ministri. La sede della decisione in quel caso sarebbe l’ufficio di presidenza di Montecitorio presieduto dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e non più la Giunta. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intanto, esprime “piena e incondizionata solidarietà” a Bartolozzi che “ha sempre agito nella massima correttezza e lealtà, informandomi tempestivamente ed esaurientemente delle varie fasi della vicenda Almasri e di tutti gli aspetti a essa relativi. Sulla base di questi ho fondato le mie valutazioni”. L’opposizione invece attacca. 

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 15.00 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata (question time). A seguire esaminerà le mozioni sulle iniziative volte a contrastare l’aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, la proposta di delega al Governo per l’organizzazione, la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati e diverse proposte di ratifica di trattati internazionali

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl, già approvato dal Senato, per la separazione delle carriere dei magistrati, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028 e il ddl di modifica dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol. La Esteri proseguirà il ciclo di audizioni sullo stato di attuazione del Piano Mattei aggiornata al 30 giugno 2025 e, con la Difesa, esaminerà lo schema di decreto ministeriale per la cessione a titolo gratuito della Nave Libra con i relativi materiali iscritti negli inventari a favore della Repubblica di Albania. 

La Difesa delibererà un’indagine conoscitiva sull’efficienza operativa e la resilienza psico-fisica del personale militare. La Bilancio esaminerà lo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. L’Ambiente si confronterà sulle risoluzioni in merito all’attuazione dei contratti di fiume e sulla proposta di delega al Governo per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia.  

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per esaminare il decreto-legge per il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e per il finanziamento dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, diverse ratifiche di trattati internazionali, il ddl per la partecipazione italiana a Banche e a Fondi multilaterali di sviluppo e il ddl di modifica dell’intesa tra il Governo della Repubblica italiana e la Tavola valdese

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028 e sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. La Giustizia si confronterà sul decreto per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, bonifica della Terra dei fuochi e assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi. Esaminerà il ddl sulle disposizioni sanzionatorie a tutela dei prodotti alimentari italiani, il ddl sul procedimento sommario per la realizzazione del credito il ddl sul processo telematico, il ddl sulla comunicazione delle variazioni di reddito rilevanti ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, il ddl in materia di furto d’auto, il ddl per l’introduzione della figura dello psicologo forense e altre risorse per il contrasto alla violenza contro le donne e il ddl in materia di successioni. 

La Bilancio si confronterà sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Finanze dibatterà sul ddl per la rateizzazione di carichi fiscali e sullo schema di decreto legislativo in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. La Cultura esaminerà il ddl sull’accesso alla docenza universitaria, il ddl per la partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, il ddl sul Festivalfilosofia e il ddl per l’inclusione degli studenti universitari con DSA.

La Ambiente, con la Industria, esaminerà il ddl per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Dibatterà sul ddl per l’introduzione della lingua inglese come opzione per l’esame di idoneità della patente di guida, sul ddl per la cancellazione dai Pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo e sul ddl sulla rigenerazione urbana. La Industria proseguirà l’esame sulla legge annuale sulle PMI, della proposta di Legge annuale su mercato e concorrenza 2025 (provvedimento su cui terrà anche delle audizioni) e sullo schema di decreto ministeriale recante ripartizione del Fondo per lo sviluppo della produzione biologica e sull’Atto Ue sulla normativa della PAC.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz