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La Francia vieta Whatsapp ai ministri e impone l’app di casa Olvid

Sovranità digitale? la Francia ne sa qualcosa. Dopo TikTok, è la volta di Whatsapp e Signal di sparire per motivi di cybersicurezza dagli smartphone dei ministri e del loro staff. E’ quanto emerge da una circolare che prelude alla scoperta da parte del grande pubblico di una app perlopiù sconosciuta. Si tratta di Olvid, la risposta francese a Whatsapp, che il Governo francese ha chiesto di installare sugli smartphone e sui pc di ministri, membri dei vari ministeri e funzionari pubblici come “sostituto di altri sistemi di messaggeria istantanea allo scopo di rafforzare la sicurezza degli scambi”. In alternativa un’altra app di messaggistica sempre francese e consentita è Tchap.

Il diktat del primo ministro Elisabeth Borne contro WhatsApp

Secondo i servizi del primo ministro Elisabeth Borne, “le principali applicazioni di messaggistica istantanea per il grande pubblico” (WhatsApp, Messenger, Telegram, Signal, ecc.) “occupano un posto crescente nelle nostre comunicazioni”, ma “non sono prive di vulnerabilità in termini di sicurezza”. Lo scrive il quotidiano Le Point.

La messaggistica sicura è uno strumento di lavoro e di comunicazione sempre più apprezzato da politici e aziende, che amano soprattutto WhatsApp per contattare i giornalisti.

Dalla campagna presidenziale del 2017, l’entourage di Emmanuel Macron è noto per fare ampio uso dell’applicazione russa Telegram.

Obbligo a partire dall’8 dicembre

Ma Elisabeth Borne chiede di “adottare tutte le misure” per schierare Olvid “entro l’8 dicembre 2023 al più tardi”.

“L’integrazione di questa soluzione non costituisce solo una presa di coscienza in termini di sicurezza informatica, ma anche un passo avanti verso una maggiore sovranità francese”, dicr.

“Lo utilizziamo con il mio team dal luglio 2022. A dicembre l’intero governo utilizzerà @olvid_io, la messaggistica istantanea più sicura al mondo”, ha dichiarato su X (ex Twitter) il ministro del Digitale Jean-Noël Barrot.

Olvid, la startup di Parigi come alternativa WhatsApp

Olvid è stato creato nel 2019 da esperti francesi di sicurezza informatica. La sua innovazione: la rimozione della directory utente centralizzata, per ottenere la massima sicurezza delle conversazioni.

I messaggi sono crittografati end-to-end, una pratica ormai standard nel settore, ma su Olvid lo sono anche i loro metadati (chi parla con chi e quando).

Disponibile gratuitamente su Android, iPhone e computer, l’applicazione non richiede un numero di telefono per la registrazione. Resta però quasi sconosciuto al grande pubblico, al quale non facilita le cose: in assenza di una rubrica centralizzata, l’aggiunta di un contatto avviene tramite la scansione di un codice QR.

A marzo, il governo francese aveva già cercato di frenare l’uso di applicazioni straniere e potenzialmente insicure da parte dei dipendenti pubblici.

TikTok bannato a marzo

Seguendo le orme di molti dirigenti e parlamenti occidentali, ha vietato loro in particolare di installare il social network cinese TikTok e, più in generale, le “applicazioni ricreative”.

Per gli esperti di sicurezza, l’uso ancora limitato di Olvid non consente di dimostrarne l’affidabilità su ampia scala.

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