l'accordo

La filiera francese delle Tlc ricostruirà le reti distrutte in Ucraina

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La Francia collaborerà con Kiev per la ricostruzione delle infrastrutture del paese in parte danneggiate da due anni di guerra.

La filiera francese delle Tlc ricostruirà le reti di telecomunicazioni in Ucraina. E’ questo il frutto dell’accordo siglato dalla federazione InfraNum, che raggruppa le aziende specializzate in fibra, e il governo ucraino in un cantiere potenziale di 10 miliardi di euro.

Perché è evidente che la ricostruzione del paese in guerra passerà anche da quella delle sue reti telecom, di cui il 15%-20% è andato distrutto nei due anni di guerra fin qui, a fronte di danni stimati in 2,3 miliardi di dollari, secondo Kiev, con 3.200 torri mobili e 60mila chilometri di fibra danneggiati.

Accordo di 15 anni

L’accordo avrà una durata di 15 anni ed è finalizzato a ricostruire e modernizzare le infrastrutture del paese, per una mobilizzazione potenziale appunto di 10 miliardi. La Francia, scrive Les Echos, ha una carta in più da giocare: Orange e Free sono presenti sul mercato polacco che confina con quello ucraino.  

Concretamente, l’intervento francese sarà in due fasi. Uno studio elaborerà innanzitutto un inventario tecnico, istituzionale e giuridico, per identificare potenziali ostacoli e necessità di finanziamento.

Portare la fibra nelle zone scoperte

In secondo luogo, il settore fornirà una velocità molto elevata, in una località relativamente lontana dal fronte di guerra, come parte di un progetto pilota della durata massima di otto mesi. Poi, l’idea è quella di partecipare alla modernizzazione delle infrastrutture, portando la fibra nelle zone scoperte e rafforzando la copertura mobile.

Questi due progetti sono finanziati dalla Francia, attraverso un contributo di 756mila euro nell’ambito della Fasep, il Fondo per gli studi e l’assistenza al settore privato, un fondo del Tesoro per finanziare studi di fattibilità a monte di progetti infrastrutturali all’estero. InfraNum spera poi di ottenere finanziamenti dalla BERS, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.