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La crescita digitale in Medio Oriente: i numeri del boom del mobile

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Tra il 2020 e il 2022, il tempo medio trascorso sui dispositivi mobili in questi mercati ha registrato un incremento del 6,4%, portando gli utenti a superare la soglia delle 4,5 ore giornaliere di utilizzo – un record notevole, che si avvicina alle cifre registrate nei Paesi occidentali.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Sappiamo bene che, in un mondo sempre più digitalizzato, le app mobile si sono trasformate in strumenti indispensabili che permeano la quotidianità di miliardi di persone, modellando comportamenti e abitudini e imponendone di nuovi. Di norma però – ed è naturale che sia così – pensiamo soprattutto al nostro quotidiano, sottovalutando quanto possa essere dirompente l’evoluzione della telefonia mobile in altre zone del mondo, con contesti diversi da quelli strettamente occidentali (nello specifico, per quello italiano SOStariffe.it offre tutte le informazioni necessarie per una scelta oculata). Ma come mostra l’ultimo report di data.ai (State of Mobile 2023: Middle East and Northern Africa), anche la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (o, con acronimo, MENA) sta attraversando una rivoluzione mobile senza precedenti, una vera e propria metamorfosi digitale che sembra inarrestabile.

Tra il 2020 e il 2022, il tempo medio trascorso sui dispositivi mobili in questi mercati ha registrato un incremento del 6,4%, portando gli utenti a superare la soglia delle 4,5 ore giornaliere di utilizzo – un record notevole, che si avvicina alle cifre registrate nei Paesi occidentali. E in qualche caso lo raggiunge pure. In Arabia Saudita, per esempio, gli utenti non solo hanno raggiunto, ma hanno addirittura superato le 5 ore giornaliere di utilizzo delle app mobili, registrando un incremento percentuale impressionante, pari al 74% rispetto ai quattro anni precedenti.

I video brevi battono quelli lunghi

Nonostante le sfide economiche mondiali, la resilienza di alcuni mercati emerge chiaramente. Emirati Arabi Uniti (EAU), Israele, Oman, Giordania, Bahrain e Algeria hanno risposto con vigoroso slancio alla contrazione globale del 2% della spesa dei consumatori registrata nel 2022, con tassi di crescita rispettivamente del 25%, 20%, 7%, 17%, 7% e, per l’Algeria, un impressionante 101%, spiegabile anche con la situazione particolarmente arretrata di partenza rispetto alla maggior parte degli altri mercati presi in esame. Ma se si esplorano i dati del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), si può intravedere una trama ancora più intrigante. Nel 2022, il numero totale di download e il tempo trascorso in app hanno segnato un incremento rispettivamente del 4% e dell’8%. In parallelo, anche se la spesa dei consumatori ha registrato una contrazione del 5%, il tempo trascorso sulle app in Arabia Saudita è balzato del 22%.

L’osservatorio delle tendenze mobile mostra poi uno spettacolare aumento del 68% per quanto riguarda il tempo trascorso su app di video brevi come TikTok e Kwai (il suo predecessore nonché maggior competitor), a discapito di piattaforme di condivisione video come YouTube, che invece hanno visto una riduzione del tempo speso dagli utenti. Insomma, il video breve batte quello lungo, come altrove.

Nello shopping online vince Shein

Esaminando nel dettaglio i vari settori, è possibile apprezzare le particolarità di questa transizione rispetto ad altri contesti mondiali. Ad esempio, nel panorama delle app finanziarie, le app di prestiti personali sono le regine incontrastate in Egitto, Arabia Saudita e Bahrain, mentre le app di trading di criptovalute hanno subìto una battuta d’arresto a causa dell’instabilità del mercato che ha portato nei mesi scorsi a crolli di valore delle criptovalute più note e scambiate.

La danza digitale continua nel settore dello shopping online. Nel 2022, i consumatori del GCC hanno dedicato quasi 366 milioni di ore alle app di shopping, registrando una crescita del 6%. Le stelle più luminose di questa costellazione includono l’Egitto e gli EAU, che hanno mostrato tassi di crescita rispettivamente del 13,3% e 11,6% nel 2022. In un contesto caratterizzato dal ritorno dello shopping “dal vivo” dopo la pandemia e dalla pressione esercitata dall’alta inflazione sui budget dei consumatori, le app mobili si sono rivelate alleati inestimabili per i consumatori attenti ai costi. Un esempio lampante? Le app per coupon e premi, che hanno registrato una crescita del 43% nel GCC. SHEIN è invece emersa come campione indiscusso durante il Ramadan in Arabia Saudita, con un aumento degli utenti attivi settimanali (WAU) di 416.000 rispetto alle cinque settimane precedenti.

TikTok sbanca anche in Medio Oriente

In questo panorama, come si sono comportate le app social? Non male: il tempo totale trascorso su queste piattaforme nel GCC ha registrato un incremento del 12% anno su anno nel 2022, totalizzando oltre 21 miliardi di ore su dispositivi Android. Tale aumento è stato alimentato da un incremento del 16% su base annua di nuove installazioni di app. Tra i paesi del GCC, l’Arabia Saudita si distingue per la spesa dei consumatori più alta per quanto riguarda le app social, con circa il 5% della spesa globale. La percentuale è addirittura salita al 7% nel 2021, mentre la spesa del GCC è quasi raddoppiata nello stesso periodo.

Sorprendente è il dato relativo a TikTok: anche se meno dello 0,3% degli In-App Purchases (IAP), o acquisti in-app, superano il prezzo di 1.099,99 di riyal sauditi (circa 270 euro) questi acquisti rappresentano circa il 10% della spesa dei consumatori dell’app in Arabia Saudita su iOS. Ma si è già visto anche nei contesti occidentali come l’ascesa fulminea di TikTok nel diventare l’app con il più alto incasso al mondo si spieghi con la sua capacità di vendere IAP a questi prezzi insolitamente alti. Non sorprende che sia così anche in un’area dove non mancano i redditi altissimi, soprattutto in questi ultimi anni.

E Snapchat, che si basa su un modello del tutto diverso? I primi risultati di monetizzazione mostrano un potenziale promettente, con quasi il 42% dei suoi ricavi provenienti dall’abbonamento annuale. Il modello di abbonamento ha dimostrato di essere molto efficace per le app non legate ai giochi, spaziando dal mondo dell’OTT alla salute e al fitness fino agli appuntamenti. Snapchat rappresenta un interessante case study per verificare se le principali app social possano replicare questo successo con la monetizzazione dell’abbonamento, diverso da quello basato sulle microtransazioni di TikTok.

La rivoluzione mobile nel Medio Oriente e Nord Africa, come esaminata dal report, offre quindi lo spaccato di un futuro digitale che si sta già concretizzando, dove le app mobile non sono più semplici strumenti, ma diventano veicoli di cambiamento, interazione e innovazione, nel bene e nel male.