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La crescita del 5G standalone è ferma nel secondo trimestre 2023

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Lo sviluppo di reti 5G standalone da parte degli operatori è momentaneamente bloccato, mentre diversi progetti riguardano invece reti private.

Il numero globale di operatori che investono in reti 5G standalone va a rilento, per non dire che è ferma. E’ quanto emerge da una rilevazione della Global mobile Suppliers Association (GSA) che riguarda il secondo trimestre del 2023. Una rilevazione preoccupante per la industry delle Tlc, ancora alla ricerca delle giuste soluzioni per monetizzare i forti investimenti sul 5G. Ma quel che è certo è che senza il 5G standalone le opportunità di monetizzare degli operatori diminuiscono e si fermano alla fornitura di una maggior velocità di connessione dati mobili.

Detto questo, ciò non significa che il 5G SA sia totalmente assente sul mercato. Sono 115 gli operatori in 52 paesi che hanno già investito in 5G SA. Ma si tratta dello stesso numero di operatori registrati nel primo trimestre dell’anno.

Più di mille organizzazioni usano 5G SA per reti private

La GSA ha identificato un discreto numero di organizzazioni che utilizzano 5G SA per le reti private, che potenzialmente, a seconda del modello di implementazione, sottrae business alle società di telecomunicazioni. A maggio c’erano ben oltre 1.000 organizzazioni note per implementare reti mobili private LTE o 5G, o note per aver ottenuto licenze per farlo. Di questi, 505 utilizzavano il 5G, escluse le cosiddette reti pronte per il 5G, e 66 di questi stavano già lavorando con 5G SA.

Includono produttori, organizzazioni accademiche, istituti di ricerca commerciale, costruzioni, comunicazioni e servizi IT, organizzazioni ferroviarie e aeronautiche, ha affermato la GSA.