Industria

La classifica mondiale dei maggiori produttori di armi da guerra

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Nelle prime tre posizioni ci sono aziende americane: Lockheed Martin, Raytheon e Boeing, che nel 2020 hanno fatturato dalla sola vendita di armi rispettivamente: 58,2 miliardi di dollari, 36,7 e 32,1. Non ci sono italiane nella Top Ten mondiale.

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Le prime 100 fatturano 531 miliardi. Fino al quinto posto sono aziende Usa

L’Italia non è nella top ten della classifica globale dei 100 maggiori produttori di armi da guerra.  Le più note aziende italiane produttrici di armi, Leonardo e Fincantieri, infatti si posizionano rispettivamente in tredicesima e quarantasettesima posizione. Nelle prime tre posizioni ci sono aziende americane: Lockheed Martin, Raytheon e Boeing, che nel 2020 hanno fatturato dalla sola vendita di armi rispettivamente: 58,2 miliardi di dollari, 36,7 e 32,1. Sono dati che ci confermano che il mercato delle armi sia stato uno dei pochi a non aver risentito degli effetti della crisi economica mondiale a causa della pandemia Covid 19.

Niente crisi per le armi da guerra

Nel complesso le vendite dei 100 maggiori produttori mondiali ammontano a 531 miliardi di dollari (all’incirca 480 miliardi di euro) con un aumento sul 2019 dell’1,3%. In verità, il trend dell’industria militare è in crescita già da tempo: negli ultimi 6 anni i ricavi dei 100 maggiori produttori di armi da guerra del mondo sono aumentati del 17%.

La classifica dei maggiori produttori di armamenti da guerra

E vediamo allora nel dettaglio le vendite dei primi 10 maggiori produttori (precisiamo che la classifica globale vede in lista 100 società, ma noi riportiamo le prime dieci). Come si vede nel grafico sopra, dominano il mercato mondiale delle armi da guerra le aziende statunitensi, che occupano i primi 5 posti in classifica. Al timone troviamo la Lockheed Martin, che nel 2020 ha incassato 58,2 miliardi di dollari con la vendita delle armi. Conquista il secondo posto la multinazionale Raytheon Technologies, nata il 3 aprile 2020 dalla fusione tra United Technologies Corporation e Raytheon Company, con ricavi per 36,8 miliardi di dollari. In terza posizione c’è la Boeing, produttrice di velivoli militari e civili, che ha avuto un fatturato di 32,1 miliardi di dollari.

A seguire ci sono le americane Northrop Grumman Corp (30,4 miliardi di dollari) e General Dynamics Corp (25,8) e l’inglese Bae Systems (24 miliardi). In settima, ottava e nona posizione ci sono poi le società cinesi Norinco (17,9 miliardi), Avic (16,9 miliardi), Cetc (14,6 miliardi). In decima posizione, infine, tornano gli Usa con la società L3Harris Technologies (14,1 miliardi di dollari).

Due società italiane nella classifica dei maggiori produttori di armi

L’Italia è tra i 100 maggiori produttori di armamenti con due grandi società: Leonardo e Fincantieri(che produce anche navi civili) in 13° e 47° posizione. I ricavi delle due società dalla sola vendita di armi da guerra è di 13,8 miliardi, pari al 2,6% di tutto il fatturato delle top 100. A rappresentare la potenza militare dell’Ue in classifica ci sono anche: 6 società francesi, ovvero Thales, Safran, Naval Group, Dassault Aviaytion Group, Cea e Nexter. Altre  4 sono aziende tedesche (ThyssenKrupp, Krauss-Maffei Wegmann e Hensoldt); la spagnola Navantia, la polacca Pgz e la svedese Saab.

Calo della vendita di armi da guerra in Russia

La Russia, nonostante le tensioni con l’Ucraina erano iniziate già nel 2021, ha fatto registrare un calo delle vendite di armi del 6,5% rispetto al 2019. Le 9 società russe nella top 100 hanno infatti fatturato complessivamente solo 26,4 miliardi di dollari.

La produzione di armi da guerra nel resto del mondo

Infine le vendite complessive degli altri produttori di armi, che si trovano in India, Giappone, Canada, Corea del Sud, Turchia, Israele, Emirati Arabi Uniti, è di 43,1 miliardi di dollari, cioè circa l’8,1% di tutto il fatturato dei primi 100 maggiori produttori di armi.

I dati sulle esportazioni delle armi da guerra

Abbiamo visto a quanto ammonta il fatturato dei maggiori produttori di armi, ora vediamo i dati sulle esportazioni di queste armi una volta che vengono prodotte. Gli Usa nel 2020 hanno esportato quasi la metà della propria produzione in Medio Oriente. Sono aumentate le esportazioni della Francia (44%) e della Germania (21%), mentre sono diminuite quelle della Russia (-22%) e della Cina (-7,8%).

Chi spende di più per le armi da guerra

La spesa militare mondiale è stata di 1.981 miliardi di dollari nel 2020, ben più alta del 2,6% rispetto al 2019. La spesa militare è aumentata soprattutto in quattro delle cinque aree di maggiore produzione: 5,1% in Africa, 4% in Europa, 3,9% nelle Americhe e 2,5% in Asia e Oceania. In particolare, gli Usa hanno speso 778 miliardi di dollari per produrre armi. La spesa militare cinese è stata di 252 miliardi di dollari, quella indiana di 72,9 miliardi di dollari e quella russa di 61,7 miliardi di dollari.

I dati si riferiscono al 2020
Fonte: Sipri