i numeri

La classifica delle aziende italiane per fatturato

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Al vertice troviamo Generali, con 99 miliardi e 88 milioni di entrate, quasi 14 miliardi in più dell’anno prima. Seguono al secondo e terzo posto le due principali aziende italiane che operano nel mondo dell’energia, Enel e Eni, che hanno avuto l’anno scorso un fatturato rispettivamente di 88 e 76,6 miliardi di euro.

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Assicurazioni Generali sfiora i 100 miliardi di ricavi

Nella classifica delle aziende italiane per fatturato: nell’elenco delle prime 10, ben 5 sono partecipate dallo Stato. Un dato interessante soprattutto tenendo conto del fatto che in realtà il nostro Paese è composto in prevalenza da piccole e medie imprese. Le Pmi, ovvero le imprese attive con un giro d’affari inferiore a 50 milioni di euro, impiegano l’82% dei lavoratori in Italia e rappresentano il 92% delle imprese attive. Numeri che rendono le Pmi il vero pilastro dell’economia italiana, anche nei periodi di crisi. Quindi, in realtà, quando parliamo top delle aziende italiane per fatturato parliamo di un’assoluta minoranza.

Ecco, comunque, quali sono le maggiori realtà imprenditoriali del Paese e come sono andati i loro ricavi nell’anno in cui l’economia a livello globale ha goduto di un notevole rimbalzo dopo il calo storico dovuto alla crisi pandemica. Anche le imprese italiane, infatti, nel 2021 hanno visto un deciso aumento delle proprie entrate.

Generali al top della classifica delle aziende italiane per fatturato

Al vertice troviamo Generali, con 99 miliardi e 88 milioni di entrate, quasi 14 miliardi in più dell’anno prima. È il risultato migliore di sempre per il gruppo assicurativo nato a Trieste che nel novembre 2021 ha acquisito una realtà storica, Cattolica Assicurazioni. Presente in 65 Paesi, è leader in Italia, in Israele e in Austria, ma è ai primi posti anche negli altri Paesi occidentali più importanti come Germania, Francia, Spagna.

Seguono al secondo e terzo posto le due principali aziende italiane che operano nel mondo dell’energia. Sono Enel e Eni che sono di fatto controllate dallo Stato ed hanno avuto l’anno scorso un fatturato rispettivamente di 88 e 76,6 miliardi di euro. In entrambi i casi i progressi rispetto al 2020, un anno eccezionalmente negativo anche per loro, sono stati ancora più imponenti. Enel ha aumentati i propri ricavi del 33,3%, Eni addirittura del 74%. Si tratta dell’effetto del ritorno su valori quasi normali del consumo di carburanti ed energia elettrica con la fine delle restrizioni dovute al Covid.

A maggiore distanza vi è quella che è la prima banca italiana, Intesa San Paolo, che però nella classifica delle aziende italiane per fatturato è solo quarta. Nel 2021 ha realizzato un fatturato di 20 miliardi e 786 milioni di euro. L’incremento annuale è stato piccolo, solo dell’1,9%, del resto nel 2020 la pandemia ha colpito molto limitatamente i servizi finanziari, che non hanno subito un tracollo come altri ambiti. I sostegni e le garanzie statali hanno aiutato il  mondo del credito e il calo dei consumi ha alimentato il risparmio in quell’anno eccezionale.

Subito dopo Intesa, con 17 miliardi e 954 milioni di ricavi, si posiziona l’eterna rivale, Unicredit. Anche in questo caso vi è stato un progresso piuttosto piccolo rispetto all’anno precedente, di 844 milioni, e in realtà il fatturato è stato inferiore a quello toccato nel periodo precedente alla pandemia. Nel 2018, infatti, era stato di 19 miliardi e 723 milioni.

La classifica delle aziende italiane per fatturato

Nella seconda metà della nostra classifica troviamo Tim. L’ex azienda di telecomunicazioni di Stato ha avuto entrate per 15 miliardi e 316 milioni nel 2021. A differenza di quanto accaduto alle aziende più grandi in questo caso si è registrata una riduzione dei ricavi del 3,1% rispetto al 2020, quando erano stati di 15 miliardi e 805 milioni di euro. La concorrenza sempre più feroce e i guadagni sotto le aspettative dall’alleanza con Dazn sono tra le cause di questa performance.

Al settimo posto, con 15 miliardi e 138 milioni di fatturato vi è il gruppo assicurativo bolognese Unipol. In questo caso il segno rispetto all’anno precedente più c’è, ed è di 816 milioni euro.

Le aziende italiane private che fatturano di più

Fra gli ultimi tra i primi c’è Leonardo, l’ex Finmeccanica, che nel 2021 ha avuto ricavi per 14,1 miliardi. Il dato è maggiore del 5,4% di quello del 2020 soprattutto grazie alle vendite in Europa di componenti elettronici per la difesa e ai buoni risultati del comparto velivoli ed elicotteri.

Con la nona e la decima posizione si torna all’industria e all’economia più old style, con Iveco, che ha avuto un fatturato di 12,6 miliardi, in aumento di ben il 22% sull’esercizio precedente grazie al rimbalzo post-pandemico e alla crescente domanda di nuovi veicoli efficienti dal punto di vista energetico. Il gruppo, che nel 2022 si è staccato da Cnh industrial, ha tra i maggiori azionisti Exor, la holding della famiglia Agnelli, che ha il 27,1% delle quote. Fca Italy, la più nota delle imprese partecipate da Exor, invece, non è più nel nostro elenco, essendo ora parte di Stellantis, qualificabile come una multinazionale italo-francese e non prettamente italiana.

Con 12,2 miliardi di fatturato troviamo infine in decima posizione Trenitalia. La ripartenza degli spostamenti nel 2021 ha segnato anche la ripresa del principale gruppo gestore di servizi ferroviari in Italia e altri Paesi, che ha visto i ricavi crescere del 12,2% in un anno.

Sono 161 le aziende che superano il miliardo di fatturato

Dietro queste prime 10 aziende ce ne sono molte altre che fatturano più di un miliardo. Secondo i dati risalenti al 2020 sono 161, in calo rispetto alle 182 del 2019 a causa della crisi pandemica. Nel complesso il loro giro d’affari ammonta a 535,8 miliardi di euro. Si tratta all’incirca del Pil della Thailandia, e corrisponde al 32,4% di quello dell’Italia.

Possiamo però essere abbastanza certi del fatto che i numeri degli anni successivi saranno più alti, grazie alla ripresa del 2021 e alla crescita economica che, secondo gli analisti, premia in particolare le realtà più grandi e più integrate con l’estero.

I dati si riferiscono al: 2021
Fonte: Bilanci delle singole società