Sembra proprio che la Cina voglia distinguersi in tutti i settori. Un nuovo prototipo di turbina eolica galleggiante cinese promette, infatti, di battere ogni record di produzione energetica, segnando l’inizio di una nuova era per l’eolico offshore.
L’opera è frutto della collaborazione tra i colossi energetici China Huaneng Group e Dongfang Electric Corporation, entrambi statali, e permette di sfruttare acque profonde finora inutilizzabili.
Resiste a onde alte oltre 24 metri
Ogni turbina può generare 17 megawatt (MW) di elettricità pulita, pari a 68 milioni di kilowattora all’anno, sufficiente a fornire energia a circa 6.300 famiglie statunitensi. La nacelle, il cuore della turbina che ospita il generatore, si erge su una torre alta 152 metri, con pale che raggiungono un diametro di 262 metri, coprendo un’area pari a quasi otto campi da calcio ad ogni rotazione completa.
Aumentare la capacità produttiva di una singola turbina significa ridurre il numero totale di impianti necessari, abbattendo costi e tempi prima della messa in esercizio. Nonostante le condizioni estreme del mare aperto, la turbina di prova resiste a onde superiori ai 24 metri e a venti da tifone oltre 73 miglia orarie (64 nodi). I test si svolgeranno nelle prossime settimane al largo della costa di Yangjiang, in Cina.
Nuovi orizzonti
È ormai risaputo che l’eolico offshore rappresenta un enorme vantaggio: le turbine possono essere collocate in mare aperto, dove i venti sono più costanti e potenti, aumentando la produzione energetica e riducendo i tempi di inattività. Finora, la maggior parte delle turbine offshore era però a fondazione fissa, limitata ad acque basse come quelle del Mar del Nord (profondità media 90 metri).
Le turbine offshore fisse più potenti oggi includono la GE Vernova Haliade-X da 13 MW nel Regno Unito, e la turbina fissa da 26 MW testata da Dongfang Electric nel 2025. Negli Stati Uniti, le più potenti sono le Siemens Gamesa 11.0-200 DD da 12 MW nel parco South Fork Wind Farm. Tuttavia, gran parte degli oceani è troppo profonda per le fondazioni fisse. La profondità media globale è di 3.682 metri, e il Global Wind Energy Council stima che l’80% del potenziale eolico offshore mondiale si trovi in acque più profonde di 60 metri.
Opportunità globali per l’eolico galleggiante
Le turbine galleggianti possono quindi rivoluzionare l’eolico, permettendo di sfruttare le profondità marine. Con la soluzione cinese, anche Paesi come il Giappone, limitati dall’impossibilità di installare turbine a fondazione fissa, potranno finalmente sfruttare il loro potenziale offshore. Il Giappone punta, infatti, a raggiungere 30-45 GW di produzione eolica entro il 2040, con le turbine galleggianti destinate a giocare un ruolo centrale.