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‘La cena di Toni’, il documentario di Elisabetta Pandimiglio sul giornalista Toni De Marchi

di Francesco Barnabei |

Mercoledì 11 alla Casa del Cinema di Roma (ore 17.30), proiezione di “La cena di Toni” di Elisabetta Pandimiglio, doc dedicato al giornalista de L’Unità, Toni De Marchi, (In replica Domenica 15, alle 18).

Mercoledì 11 alla Casa del Cinema di Roma (ore 17.30), proiezione di “La cena di Toni” di Elisabetta Pandimiglio, doc dedicato al giornalista de L’Unità, Toni De Marchi, (In replica Domenica 15, alle 18). Il film fa parte di “ItaliaDoc”, rassegna di documentari dell’anno appena trascorso, giunta alla sua 12 edizione. Una decina, i film, selezionati per la rassegna, tra cui alcuni dedicati a personalità della cultura, (Marco Ferreri, Giuseppe Bertolucci, Julian Schnabel).

Il documentario racconta tre anni della vita del grande giornalista, attraverso la ripresa del quotidiano: il lavoro, gli incontri con familiari e amici, le feste, le terapie, i momenti di solitudine, qualche momento di sconforto, ma anche la sua sorprendente vitalità, gli scatti di ira, i gatti con cui convive, l’insostituibile, e bravissimo  collaboratore, Edison. Il percorso calvario, verso un  “farmaco”, che può alleviargli  i dolori  (a base di cannabis), impantanatosi  per anni, nei meandri della burocrazia. Dal giorno in cui Toni, scopre la malattia, il suo mondo cambia completamente.

Ha solo 53 anni, e un passato colmo di successi, riconoscimenti, soddisfazioni, rapporti umani ricchi, scelte fatte con grande libertà. Difficile rallentare in corsa un viaggio che sembrava procedere senza ostacoli, e, ancora più difficile, non lasciarsi vincere dallo sconforto accumulato in settimane, mesi, anni, ormai tanti, dalla scoperta della malattia che progredisce inesorabile il suo percorso. Elisabetta Pandimiglio, e Toni, ci regalano un racconto delicato, e allo stesso tempo ruvido, del quotidiano, senza cercare scorciatoie, senza fare sconti alla realtà.

Il percorso di una persona che deve rimodellare la sua vita, a causa di un male, che bussa  improvvisamente alla  porta, che riguarda però tutti, perché, parla di vita. Man mano che il film scorre ci si accorge che, il tema non è la malattia, e il protagonista, non è Toni, con i suoi gatti, i famigliari, gli amici, e la vecchia burocrazia, ma la voglia, il desiderio, la speranza, la tenerezza, l’ironia, insomma, la vita tutta insieme. Un invito, a viverla, a divorarla, declinandone  tutti i suoi gusti, odori, colori, qualsiasi, essi, siano.