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La Casa Bianca vuole mettere bocca sulle regole per l’IA

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La Casa Bianca vuole dire al sua sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Parola chiave: flessibilità. L’amministrazione Trump invita le agenzie federali ad usare posizioni morbide per non interferire sull’innovazione da parte delle aziende private.

Secondo quanto rivelato dalla Reuters, la Casa Bianca ha chiesto alle autorità federali di promuovere un’AI che sia affidabile e di considerare l’equità, la non discriminazione, l’apertura, la sicurezza.

Dopo un periodo di 90 giorni di consultazione pubblica, gli organismi preposti al nuovo regolamento avranno 180 giorni per elaborare dei piani di messa in pratica concreta di questi principi.

Favorire delle regole flessibili

L’amministrazione Trump prevede che le autorità federali effettuino una valutazione dei rischi e un’analisi costi-benefici prima di qualunque azione di regolazione sull’AI e che mettano l’accento su norme flessibili, aggiungendo che anche gli alleati europei dovrebbero evitare modelli distruttivi per l’innovazione.

Esperti preoccupati dal vuoto normativo

Non sono pochi gli esperti preoccupati di un vuoto normativo sull’AI. A dicembre del 2019 ricercatori americani sull’AI del Now Institute dell’Università di New York hanno fatto un appello alla creazione di un quadro severo di regole. “Sembra sempre più chiaro che in diversi ambiti l’AI amplifichi le diseguaglianze, mettendo le informazioni e i mezzi di controllo nelle mani di chi detiene il potere, diminuendo nello stesso tempo color che non ne hanno affatto”, si legge nel report.

La tecnologia più preoccupante secondo i ricercatori è il riconoscimento facciale. A ottobre del 2019 la California aveva adottato una legge che vieta questa tecnologia nelle telecamere utilizzate dalle forze dell’ordine.

Le nuove regole serviranno per normare ad esempio l’uso dell’AI nel volo dei droni o ancora in ambito sanitario.

Come legiferare?

I diversi paesi a livello internazionale hanno avuto difficoltà ad adottare un quadro normativo su questi argomenti. Alla fine di agosto 2019, la Commissione europea si è accordata su un testo comune. Alla fine di novembre l’Unesco è stata incaricata di elaborare uno strumento normativo globale in 18 mesi. Ma questa bella iniziativa si scontra con i principi del diritto internazionale. Nella stragrande maggioranza dei casi è impossibile rendere effettive e quindi efficaci le sanzioni internazionali. I paesi possono facilmente sottrarsi.

Le proposte della Casa Bianca sembrano, alla fine, più concrete. Soprattutto, saranno valide per un territorio ben definito. Ma restano ancora diverse zone d’ombra. In primo luogo, quali saranno le sanzioni applicate se un’azienda non rispetterà le regole.

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