KKR ha scelto di rinunciare ai pagamenti di dividendi della sua controllata italiana di telecomunicazioni, FiberCop, dopo un’accelerazione del tasso di perdita dei clienti, segnalando che una delle più grandi operazioni di private equity realizzate in Europa rischia di andare storta. Lo scrive oggi il Financial Times in un lungo articolo, aggiungendo che le perdite di clienti di FiberCop — che ospita la rete fissa scorporata da Tim nell’ambito dell’operazione di scorporo da 22 miliardi di euro dell’anno scorso — sono state pari a 364.000 nella prima metà del 2025, mettendo l’azienda sulla traiettoria di non raggiungere le proiezioni iniziali di KKR.
Quali effetti sul piano di fusione con Open-Fiber? Si allontana per il Governo l’obiettivo di una rete unica?
Una situazione che certamente rende più difficile arrivare ad una rete unica, il sogno della politica si scontra con il memorandum ‘fantasma’ Open Fiber-Fibercop.

Performance inferiore alle attese, KKR taglia i dividendi agli azionisti
Questa performance ha portato FiberCop a rinunciare alla distribuzione di dividendi verso KKR e gli altri investitori, tra cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano e il fondo sovrano di Abu Dhabi, ADIA.
KKR aveva inizialmente previsto che FiberCop avrebbe iniziato a erogare dividendi a partire da dicembre dello scorso anno, secondo documenti interni visionati dal Financial Times. Quei documenti mostrano come i rendimenti quinquennali attesi da KKR sarebbero risultati inferiori di diversi punti percentuali in assenza di tali pagamenti.
Dividendi più probabili dopo il rollout della rete nel 2027
Una fonte vicina a KKR ha però dichiarato che il consiglio non aveva mai formalmente approvato quel calendario di payout e che la scelta è stata di reinvestire in Fibercop. La possibilità di restituire capitale agli investitori aumenterà una volta completato il rollout della rete nel 2027, ha aggiunto la fonte.
Posizione negoziale di Fibercop indebolita
Le perdite di clienti di Fibercop, prosegue il Financial Times, stanno riducendo i ricavi e indebolendo la posizione negoziale di KKR nelle trattative mentre cerca di resistere alle pressioni del governo italiano, che spinge verso una fusione tra Fibercop e il più piccolo rivale controllato dallo Stato, Open Fiber.
Tensioni fra KKR e il Governo
Secondo tre persone vicine alle trattative, KKR teme che i termini di un’eventuale operazione — che consentirebbero al governo di mantenere un certo controllo sulle infrastrutture nazionali strategiche — sarebbero sfavorevoli, alla luce delle perdite di clientela di FiberCop e dei contributi pubblici che Roma sta erogando a favore di Open Fiber. Le tensioni sono state riportate per prime da Reuters questa settimana.
L’acquisizione della rete TIM partita in salita per KKR
Quando l’accordo di scorporo è stato firmato nel luglio 2024, ha rappresentato un’ancora di salvezza per la fortemente indebitata Tim, e sembrava anche un successo per KKR, che acquisiva il controllo di un’infrastruttura di comunicazione strategica in una delle maggiori economie europee.
Tuttavia, l’operazione è partita in salita. In un piano industriale provvisorio condiviso con gli investitori a gennaio, la direzione di FiberCop prevedeva un gap di 2 miliardi di euro nell’EBITDA quinquennale rispetto alle stime originali di KKR.
Questo ha provocato tensioni tra KKR e il management di FiberCop, culminate con le dimissioni dell’allora amministratore delegato, Luigi Ferraris.
In primavera, il partner di KKR che aveva seguito l’operazione, Alberto Signori, è stato sostituito in consiglio da Tara Davies, figura più senior nel fondo e co-responsabile dell’attività regionale di KKR.
Perdite di linea per Fibercop con lo switch off e la perdita di clienti in fibra
I documenti redatti da KKR al momento dell’acquisizione prevedevano che FiberCop avrebbe raggiunto 15 milioni di connessioni attive entro la fine del 2025. Tuttavia, le perdite di linea registrate quest’anno hanno ridotto il totale di Fibercop a 14,1 milioni di connessioni a giugno.
FiberCop ha spiegato che una riduzione delle linee era attesa per quest’anno in quanto la società sta sostituendo la rete in rame legacy con la fibra. Durante questo processo i clienti non vengono automaticamente migrati e sono liberi di passare a un concorrente. Una fonte vicina a KKR ha aggiunto che l’impatto è soltanto parzialmente compensato da maggiori ricavi dal segmento business e da risparmi sui costi.
Generazione di cassa inferiore alle attese
James Ratzer, analista di New Street Research, ha detto che FiberCop era attesa come “una generatrice stabile di cassa”, ma ha aggiunto che la forte concorrenza rende ora le prospettive di flusso di cassa “molto peggiori rispetto al piano iniziale”.
L’agenzia di rating Moody’s ha posto la società sotto outlook negativo, segnalando che si prevede un deterioramento dei relativi indicatori di credito a seguito dei rilevanti investimenti programmati per i prossimi due anni.
“Ulteriori pressioni potrebbero emergere dall’implementazione di una politica finanziaria che privilegi i ritorni agli azionisti rispetto agli interessi dei creditori, inclusi acquisizioni finanziate tramite debito o distribuzioni di dividendi durante la fase di roll-out,” ha affermato Moody’s.
KKR smentisce sotto-performance e difficoltà finanziarie
KKR ha dichiarato che FiberCop ha “registrato performance solide”dall’acquisizione e che dispone di oltre 5 miliardi di euro di liquidità.
“Le affermazioni su una sotto-performance o su difficoltà finanziarie sono inesatte e contraddette dai risultati certificati, da un’emissione obbligazionaria di successo e dalle valutazioni positive delle tre principali agenzie di rating,” ha detto KKR.
FiberCop, in una nota diffusa lo scorso mese, ha affermato che le decisioni sui dividendi saranno prese “con prudenza su base annua” e che “i risultati semestrali sono in linea con le aspettative dei nostri azionisti”.
Nel 2024 FiberCop ha registrato un utile operativo (EBITDA) di 1,9 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2025 la società ha riportato 824 milioni di euro di EBITDA. Una fonte vicina a KKR ha aggiunto che gli utili e il free cash flow di FiberCop sono coerenti con le aspettative.