Un consorzio di istituti finanziari capitanato da JPMorgan Chase ha finalizzato un finanziamento superiore ai 7 miliardi di dollari per sostenere la seconda fase del progetto ‘Stargate’, il colossale data center di OpenAI per l’intelligenza artificiale in costruzione ad Abilene, Texas.
Un’alleanza strategica per la supremazia AI
Il progetto è il risultato della sinergia tra OpenAI, SoftBank, Oracle e MGX, e si inserisce in una visione di investimento a lungo termine che potrebbe raggiungere la soglia dei 500 miliardi di dollari entro il 2029. L’obiettivo: potenziare l’infrastruttura computazionale globale necessaria a sostenere la crescita esponenziale dell’AI. “Questa infrastruttura garantirà la leadership americana nell’AI, creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti e genererà un enorme beneficio economico per il mondo intero. Il progetto non solo sosterrà la reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma fornirà anche una capacità strategica a tutela della sicurezza nazionale americana e dei suoi alleati”, aveva annunciato OpenAI a gennaio 2025.
Il data center di OpenAI: una potenza senza precedenti
Il centro, una volta completato, ospiterà circa 400.000 chip NVIDIA, che rappresentano il fulcro della potenza elaborativa necessaria per i modelli AI di nuova generazione. La fase attuale prevede la costruzione di otto edifici, ciascuno valutato attorno a 1,4 miliardi di dollari, e segue un finanziamento iniziale da 2,3 miliardi già erogato.
Oracle ha già siglato un accordo di locazione quindicennale, dimostrando l’impegno strategico dell’azienda nel rafforzare la propria presenza nell’ambito dei servizi cloud e dell’AI.
Non solo Usa, anche Emirati Arabi: il caso Stargate UAE
Questa operazione non solo segnala un interesse crescente da parte del settore finanziario per l’infrastruttura digitale, ma evidenzia anche l’affermarsi di un nuovo paradigma industriale: la potenza computazionale come asset strategico, alla pari delle risorse energetiche o logistiche.
Secondo le fonti, OpenAI e i partner intendono replicare l’iniziativa in altri mercati chiave: Giappone, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti. Nel paese del medio oriente OpenAI e i partner hanno avviato una grande espansione internazionale con il progetto Stargate UAE, promosso dal conglomerato tecnologico emiratino G42 insieme a OpenAI, NVIDIA, Oracle, Cisco e SoftBank.
Situato ad Abu Dhabi, il campus sorgerà su una superficie di 10 miglia quadrate e sarà alimentato da una capacità energetica fino a 5 gigawatt, con una prima fase operativa prevista entro la fine del 2026. Il cuore computazionale sarà costituito da circa 100.000 chip NVIDIA Grace Blackwell GB300, distribuiti su 1.400 server ad alte prestazioni.
Stargate UAE punta a consolidare la posizione degli Emirati Arabi Uniti come hub globale dell’AI, con uno sguardo privilegiato verso i mercati emergenti di Africa, India e Medio Oriente. Il progetto è reso possibile anche grazie a un accordo tra Stati Uniti ed Emirati, che ha revocato le restrizioni all’export di chip avanzati verso la regione, rafforzando così la cooperazione strategica tra Washington e Abu Dhabi.
Il progetto Stargate si impone come uno snodo epocale nell’evoluzione dell’ecosistema AI: un modello in cui capitali, innovazione tecnologica e infrastruttura fisica convergono per consolidare la supremazia digitale delle grandi alleanze industriali e tecnologiche.