Jeff Bezos, fondatore di Amazon e tra i protagonisti storici dell’innovazione tecnologica, si prepara a sfidare il dominio di OpenAI, Google e Anthropic con una nuova iniziativa colossale denominata ‘Project Prometheus’.
L’ambizione dichiarata è lo sviluppo di un sistema di AI generale, potenzialmente capace di eguagliare o superare le capacità cognitive umane, con un investimento previsto di circa 100 miliardi di dollari.
Questo progetto segreto, gestito attraverso un consorzio di laboratori e aziende legati a Bezos, si configura come il più imponente tentativo privato di realizzare un’AGI.
A differenza di altri giganti tecnologici, Bezos punta a un approccio decentralizzato, coinvolgendo esperti reclutati da DeepMind, Meta, OpenAI e università di primo piano.
I finanziamenti proverrebbero sia dal suo patrimonio personale che da un’alleanza con Amazon e AWS, suggerendo una possibile integrazione futura tra Prometheus e i servizi cloud.
L’articolo evidenzia anche come il progetto stia attirando sviluppatori di spicco e scienziati dell’AI, garantendo compensi multimilionari e accesso a infrastrutture computazionali estreme.
Il nome ‘Prometheus’ non è casuale: rimanda al mito del titano che rubò il fuoco agli dèi per donarlo all’umanità, alludendo al potenziale rivoluzionario e alle implicazioni etiche profonde del progetto.
Tuttavia, emergono anche timori: l’opacità dell’iniziativa e la mancanza di supervisione pubblica sollevano interrogativi sul controllo e la governance di una tecnologia tanto potente quanto rischiosa.
Con Project Prometheus, Bezos si posiziona come uno dei protagonisti assoluti della corsa all’AGI, segnando una nuova fase nell’evoluzione dell’AI globale.
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