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ITU: più della metà della popolazione mondiale ancora senza Internet. Cresce il divario di genere

Più della metà della popolazione mondiale non accede ancora a Internet. È quanto emerge dai dati dell’ultimo report “ICT Facts and Figures 2016” dell’ITU (Unione internazionale delle telecomunicazioni), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che dal 1947 è responsabile per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il report (scaricabile sul sito dell’agenzia) indica che nonostante il calo dei prezzi dei servizi ICT, sono oggi 3,9 miliardi le persone che imangono tagliate fuori dalle vaste risorse disponibili su Internet.

ICT Facts & Figures 2016 dimostra che i paesi in via di sviluppo rappresentano oggi la stragrande maggioranza degli utenti di Internet, con 2,5 miliardi di utenti rispetto al miliardo nei paesi sviluppati; ma i tassi di penetrazione di Internet raccontano una storia diversa, con l’81% di utenti nei paesi sviluppati, rispetto al 40% nei paesi in via di sviluppo e il 15% nei paesi meno sviluppati.

L’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in particolare a banda larga, ha il potenziale per servire da importante acceleratore dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. La interconnessione mondiale è in rapida espansione, ma occorre fare di più per colmare il divario digitale e portare più della metà della popolazione mondiale nell’economia digitale”, ha dichiarato Houlin Zhao, segretario generale ITU.

La banda larga mobile rallenta la crescita

La nuova edizione di ICT Facts & Figures rivela che la copertura mobile è ormai quasi onnipresente, con una stima del 95% della popolazione mondiale (circa sette miliardi di persone) vivente in una zona coperta da rete mobile 2G.
Le reti mobili a banda larga avanzate (LTE) si sono diffuse rapidamente nel corso degli ultimi tre anni fino a raggiungere oggi quasi quattro miliardi di persone, ovvero il 53% della popolazione mondiale. Ma mentre il numero di abbonamenti di telefonia mobile a banda larga continua a crescere con tassi a due cifre nei paesi in via di sviluppo fino a raggiungere un tasso di penetrazione di quasi il 41%, la penetrazione complessiva della banda larga mobile ha rallentato la sua crescita. A livello globale, si prevede che il numero totale di abbonamenti a banda larga mobile raggiungerà i 3,6 miliardi entro la fine del 2016, a fronte di 3,2 miliardi raggiunti alla fine del 2015.

La banda larga fissa più forte nei paesi sviluppati

Gli abbonamenti a banda larga fissa globali raggiungeranno circa 12 abitanti su 100 nel 2016, con l’Europa, e Stati Uniti in testa. La forte crescita in Cina sta guidando invece la crescita in Asia e nel Pacifico, dove si prevede una penetrazione superiore al 10% entro la fine del 2016.

I prezzi dell’ICT continuano a scendere

I servizi a banda larga mobili sono diventati più accessibili rispetto ai servizi a banda larga fissa, dal momento che il prezzo medio per un piano tariffario base a banda larga fissa vale più del doppio rispetto a quello medio di un piano mobile a banda larga.

Digital divide: metà del mondo non è ancora on line

Entro la fine del 2016, più della metà della popolazione mondiale – 3,9 miliardi di persone – non avrà ancora accesso a Internet. Mentre quasi un miliardo di famiglie in tutto il mondo ha attualmente accesso a Internet (230 milioni in Cina, 60 milioni in India e 20 milioni in 48 paesi meno sviluppati del mondo), i dati sull’accesso delle famiglie rivelano tutta l’entità del divario digitale, con l’84% di famiglie collegate in Europa contro il 15,4% dell’Africa.

Il divario di genere si allarga

I tassi di penetrazione di Internet sono più alti per gli uomini che per le donne in tutte le regioni del mondo. Il divario globale di genere tra gli utenti di Internet è cresciuto dall’11% del 2013 al 12% del 2016. Il divario di genere più grande è quello che l’ITU registra in Africa, con un tasso del 23.

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