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Italia molto digitalizzata nell’ICT ancora poco nel Turismo e nell’Agricoltura

In una scala da 0 a 100 che riflette la digitalizzazione dell’economia, gli Stati Uniti sono oggi al 18° posto mentre l’Europa al 12°.

E’ quanto rileva l’ultimo studio di McKinsey, ‘Digital Europe; pushing the frontier, capturing the benefits’, presentato ieri mattina in occasione dell’apertura di Viva Technology (Parigi, 30 giugno – 2 luglio).

Gli analisti hanno passato al setaccio tutti i vari settori dell’economia in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito, paragonandoli alla situazione americana.

L’indice 100 è stato dato al settore ICT americano (media, tlc, tecnologie dell’informazione…), considerato come il più digitalizzato delle economie occidentali.

McKinsey ha poi analizzato lo stato di settori come la finanza, l’immobiliare, l’istruzione, l’agricoltura o l’edilizia e, in base a diversi criteri, ha stabilito il livello di digitalizzazione.

Tra i Paesi europei appaiono evidenti grosse differenze. Il livello di digitalizzazione del Regno Unito (indice 17) si avvicina di più a quello degli USA, poi ci sono Svenzia e Paesi Bassi (15), quello della Francia è sulla media dell’Europa (12), seguono Germania e Italia (10).

Ci sono ancora forti potenziali inesplorati.

Per gli analisti di McKinsey, il movimento globale accelera verso il punto di non ritorno. E’ quindi indispensabile, per le persone, le aziende e gli Stati, essere preparati di fronte alle nuove frontiere digitali.

McKinsey ha osservato che sfruttando di più alcune tecnologie chiave, come i Big Data, l’Internet delle Cose, l’Europa potrebbe generare 2.500 miliardi di euro di PIL aggiuntivo entro il 2025. Oltre i tre quarti del PIL tedesco.

Il contributo del digitale al PIL europeo risulta infatti in ritardo rispetto agli USA: nell’Ue è solo del 5%, segue solo l’Italia con il 4%. Prima degli USA (8%) troviamo il Regno Unito (10%).

Il gap tra USA ed Europa è simboleggiato dal deficit commerciale europeo in materia di digitale.

La bilancia commerciale di tutti i paesi europei è negativa nei confronti degli USA nel settore dei servizi digitali, a livelli differenti: -5,6% per l’Ur in generale, ma -11,4% per il Regno Unito, -5,2% per la Francia e -4,2% per la Germania.

I dati non sono tuttavia completamente neri e McKinsey sottolinea in particolare il nuovo ruolo dell’Europa in alcune tecnologie emergenti, quali i Big Data, in cui avrebbe generato il 32% dei ricavi mondiali, o Internet delle cose (21% dei ricavi).

L’Italia ha una capacità digitale alta in alcuni settori specifici: ICT, Media, Finanze e Trasporti.

Media nei servizi professionali, Commercio al dettaglio, nell’Immobiliare, nell’Entertainment.

Livello basso nel Commercio all’ingrosso, Manifatturiero, Chimico e Farmaceutico, Ricettivo, Agricoltura, Edilizia.

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