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Italia Digitale, Butti: ‘Stiamo lavorando ad una nuova strategia quinquennale per l’Intelligenza Artificiale’

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Alessio Butti, sottosegretario all'Innovazione 'Sull'intelligenza artificiale stiamo predisponendo una nuova strategia, io sto nominando un pool di esperti che dovrà elaborare una strategia almeno quinquennale sulla quale poter lavorare'.

Digitale: Butti, ‘Aiuteremo le Pmi, una strategia quinquennale sull’ intelligenza artificiale’

“Le aziende italiane dell’Ict hanno perfettamente ragione”’ a lamentare la concorrenza di quelle estere. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti a margine del convegno promosso a Lecce da Links Management and Technology sulla filiera digitale italiana.

“Fino a un anno, un anno e mezzo fa c’era l’abitudine ad essere sostanzialmente supini rispetto all’impostazione delle grandi e potenti realtà tecnologiche. Abbiamo cominciato noi a parlare di sovranità digitale e qualcuno ha inarcato il sopracciglio perché non eravamo convincenti sotto questo punto di vista. Poi è arrivata la Von der Leyen che in alcuni suoi interventi ha cominciato a citare tutto ciò che riguarda la sovranità digitale e allora è stata sdoganata l’espressione. Noi dobbiamo fare in modo che all’interno di questo concetto rientrino pienamente le nostre piccole e medie imprese”.

”Per esempio, non possiamo più solo usare l’intelligenza artificiale, noi dobbiamo fare l’intelligenza artificiale”, sottolinea Butti. “Abbiamo una rete di Pmi che va aiutata, curata, coltivata e portata a un livello importante. Stiamo dialogando molto con l’Europa. Sull’intelligenza artificiale stiamo predisponendo una nuova strategia, io sto nominando un pool di esperti che dovrà elaborare una strategia almeno quinquennale sulla quale poter lavorare. Siamo al fianco della piccola e media impresa perché l’Italia in questo ha un’eccellenza, come ce l’ha nella rete universitaria. Lì si fa la ricerca e il governo intende sostenere questa ricerca”.

PA, Butti ‘Entro l’anno il position paper sul codice semplificazione amministrazione digitale’

“A oggi l’amministrazione digitale complica la vita dei cittadini. Ma a luglio e agosto abbiamo avviato la semplificazione del codice dell’amministrazione digitale. Entro la fine dell’anno offriremo al governo per le valutazioni successive un position paper. Questo ci porterà a un secondo passo, non meno importante: il Codice unico per l’innovazione digitale. Abbiamo bisogno che ogni anno insieme alla concorrenza si discuta in sede di Parlamento e di governo anche della innovazione digitale”, ha detto Butti.

Fondo Innovazione, Butti ‘Entro fine anno il regolamento per il fondo. Cdp ha skill per gestire investimenti’

“Cdp è importantissima e ha la struttura e le skill per gestire gli investimenti diretti. Stanno preparando il regolamento, assieme al mio Dipartimento, per il Fondo sull’innovazione. Credo che entro la fine dell’anno il Fondo avrà chiarito la sua funzione e sarà pronto il regolamento”. Lo ha detto ad Adnkronos il sottosegretario Butti.

“Io mi sono inventato il Fondo per l’innovazione mettendo immediatamente a bordo anche l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per tutti i temi che riguardano la cybersecurity, e poi Cassa depositi e prestiti”, spiega Butti. ”Cdp, infatti, è fondamentale perché ha una struttura dedicata esclusivamente alle start up che è Venture capital. Sono bastate due riunioni per entrare immediatamente in sintonia. Abbiamo messo tutti quanti una fee, e attraverso i moltiplicatori del mercato siamo in grado di avere oggi una disponibilità di 850 milioni-un miliardo di euro. Sono fondamentali per andare a premiare le start up che già si stanno impegnando sul tema dell’innovazione, dell’intelligenza artificiale, della cybersecurity”.

Tlc: Butti ‘Punto a 5G stand-alone, ma su fibra ottica abbiamo ritardo certificato’

“Stiamo connettendo le strutture sanitarie, stiamo connettendo le scuole e non a caso li cito, perché sono i due driver su cui insisterò moltissimo. Perché se no è inutile parlare di fascicolo sanitario elettronico, di sanità digitale, è inutile parlare di telechirurgia, di telemedicina se noi non connettiamo e digitalizziamo il Paese. Lo stesso vale per le scuole. Siamo tutti d’accordo che occorre un nuovo tipo di formazione per i nostri ragazzi”. Oltre a questi due settori, ”c’è l’industria 4.0, che è fondamentale. Io vorrei mettere a disposizione un 5G stand-alone, cioè in grado di reggere tecnologicamente, perché gli artigiani che vogliono stampare in 3D hanno bisogno di un 5G pieno. Oggi non c’è”. Ha aggiunto Butti.

“La creatività italiana che noi abbiamo ereditato ha promosso il 4,5G. Una cosa assolutamente ridicola. Noi dobbiamo dotare il Paese di un 5G stand-alone. Pertanto serve la fibra, e sulla questione della fibra ottica abbiamo un ritardo certificato”.

Governo, Butti, ‘promosso a pieni voti su economia, lavoro, estero, Pnrr’

“Valutando l’eredità difficile ricevuta dal governo Meloni nel contesto internazionale, in quello economico e

in quello sociale, credo debba essere certamente promosso in questo primo anno. Sul fronte dell’economia basta considerare il valore della Borsa un anno fa e quello di oggi per capire che c’è stato un incredibile balzo in avanti. Per quanto riguarda l’occupazione non c’è mai stata un’Italia così occupata, quindi vuol dire che il lavoro del governo Meloni è certamente proficuo”, ha aggiunto Butti.

“A livello internazionale – aggiunge – il presidente del Consiglio sta facendo un grandissimo lavoro, che è indispensabile non solo per la gestione dell’immigrazione ma anche perché occorre che l’Italia diventi centrale non solo nel Mediterraneo ma anche nel mondo, per tutto quello che, venendo alle mie competenze, noi possiamo fare in materia di innovazione tecnologica, di intelligenza artificiale, su cui la premier insiste molto”.

Butti evidenzia poi come “il lavoro che sta svolgendo il ministro Fitto sia di straordinaria qualità. Nella cabina di regia di oggi si discute già della quinta rata del Pnrr. I pessimisti davano per persa sia la terza che la quarta rata. Valutando l’eredità difficile ricevuta dal governo Meloni nel contesto internazionale, in quello economico e in quello sociale, credo debba essere certamente promosso in questo primo anno”.