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Istat ‘Italiani sul web, terzultimi in Ue’. Peggio di noi solo Bulgaria e Romania

Gli italiani che utilizzano Internet sono 6 su 10. La maggioranza quindi. Ma nel confronto con gli altri utenti dell’Unione europea sfiguriamo, infatti occupiamo la terzultima posizione per numero di persone che naviga sulla Rete. Peggio di noi Bulgaria e Romania. I dati sono contenuti nel report ‘Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’ pubblicato oggi dall’Istat. Il rapporto offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici e sociali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano. La pubblicazione presenta inoltre una selezione dei più interessanti indicatori statistici, che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, passando dalle condizioni economiche delle famiglie, alla finanza pubblica, all’ambiente.

Gli italiani il web e la fibra

Nel 2016 il 63,2% della popolazione italiana di 6 anni e più utilizza il web e il 44,6% si connette quotidianamente. La totalità delle regioni del Centro-Nord ha livelli di uso del web superiori al valore nazionale, nel Mezzogiorno la quota scende invece al 55,8%. L’Italia occupa la terzultima posizione nella graduatoria europea degli utenti (76% la media Ue nel 2015), solo Bulgaria e Romania registrano una quota più contenuta. Poco meno di sette famiglie su dieci nel 2016 si connettono tramite la banda larga; il Mezzogiorno, e in particolare la Calabria (58,8%), si trovano in posizione svantaggiata. Nel confronto europeo, la quota di famiglie italiane è inferiore alla media (80% nel 2015), mentre i valori più elevati si registrano nel nord Europa.

Le imprese navigano con la banda larga

Nel 2016 il 92,4% delle imprese italiane con almeno 10 addetti si connette a Internet tramite la banda larga, un valore in linea con la media Ue, ma ancora distante da quello dei paesi europei di testa come Slovenia e Danimarca (99 e 98%). A livello regionale le imprese attive nelle Marche e in Calabria sono in maggiore ritardo rispetto alla media, quelle del Nord-est in vantaggio.

Il web utilizzato nel tempo libero

Si conferma in aumento l’utilizzo del web per la lettura di notizie, giornali o riviste; tra i giovani di 20-24 anni il 53,9% va su Internet a questo scopo. Su scala europea l’Italia occupa però l’ultima posizione insieme alla Romania. Nel 2016 l’8,4% della popolazione di 6 anni e più legge online e scarica dal web libri, quota che sale a poco meno del 20% tra i giovani di 18 – 24 anni. Questa forma di fruizione culturale è più diffusa nel Nord – ovest. Il Mezzogiorno è l’unica ripartizione dove si registra una diminuzione rispetto al 2015.

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