business in guerra

Israele per 3 anni ha trasferito nel cloud di Microsoft (con l’ok del CEO) le telefonate spiate ai palestinesi: “1 milione di dati all’ora”

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Dopo l’inchiesta giornalistica condotta anche dal Guardian, Microsoft ha bloccato questo servizio riservato all'agenzia di spionaggio dell'esercito israeliano. Ma lo stop è arrivato troppo tardi: gli 8mila terabyte di dati sono stati già trasferiti su cloud di altre aziende. Secondo fonti di intelligence, riportate dal giornale londinese, l’agenzia di spionaggio aveva pianificato di trasferirli da Amazon Web Services, ma né l'IDF) né Amazon hanno risposto.

Esercito israeliano e Microsoft, l’accordo?

Un milione di telefonate all’ora spiate dall’esercito israeliano a civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania è stato trasferito per 3 anni nel cloud di Azure presso in un data center di Microsoft nei Paesi Bassi. Il progetto rientrava nell’accordo raggiunto nel 2021 tra il ceo di Microsoft Satya Nadella, e l’allora comandante Yossi Sariel dell’Unità 8200, l’agenzia di spionaggio d’élite dell’esercito di Israele. 

Lo stop da Microsoft all’esercito di Israele dopo l’inchiesta giornalistica

Dopo l’inchiesta giornalistica condotta anche dal Guardian, che ha svelato sia il progetto di sorveglianza di massa condotto da Israele nei confronti di civili palestinesi sia il conseguente trasferimento di 8mila terabyte di dati nel cloud Azure con anche la possibilità di analizzarli con l’intelligenza artificiale per fini bellici, Microsoft ha interrotto questo servizio alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per “violazione dei termini di servizio”. Ma solo questo servizio è stato interrotto all’esercito israeliano, che in questa guerra contro Hamas ha potuto contare sull’uso delle tecnologie delle Big Tech, da Microsoft a Google fino a chatGPT fornito nei servizi sempre offerti dall’azienda americana fondata da Bill Gates.

In guerra conta prima il business che l’etica?

La prima domanda è: in tempi di guerra le Big Tech dovrebbero porre l’etica e la pace al primo posto rispetto al business?

La seconda è: dove sono stati ora trasferiti gli 8mila terabyte di dati delle telefonate spiate?

Secondo fonti di intelligence, riportate sempre dal giornale londinese, l’agenzia di spionaggio aveva pianificato di trasferirli da Amazon Web Services, ma né le Forze di Difesa Israeliane (IDF) né Amazon hanno risposto alla richiesta di commento.

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