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IPTV pirata, i creator Jakidale e Arianna Chieli svelano le frodi online e malware 

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I protagonisti della campagna FACT sono i content creators Jakidale e Arianna Chieli che aprono gli occhi agli utenti sui rischi crescenti dello streaming illegale di contenuti televisivi e cinematografici.

Il malware è compreso nel prezzo delle IPTV illegali, ma questo gli utenti lo scoprono solo successivamente ed il costo è nettamente superiore all’acquisto di un abbonamento legale. Tutti i pericoli informatici, dalle frodi online fino al furto d’identità, sono smascherati nella nuova campagna di FACT, una delle principali associazioni europee per la protezione della proprietà intellettuale. I protagonisti sono i content creators Jakidale e Arianna Chieli che aprono gli occhi agli utenti sui rischi crescenti dello streaming illegale di contenuti televisivi e cinematografici.

La campagna sarà un campanello d’allarme per le famiglie italiane

La campagna sarà un campanello d’allarme per le famiglie italiane, spiega FACT, dato che una nuova ricerca condotta dalla società di analisi indipendente Opinium mostra che quasi la metà degli intervistati (47%) ha riferito di aver visto pop-up estremi o espliciti durante lo streaming illegale di contenuti, mentre quasi uno su tre (32%) ha detto di aver ricevuto richieste di informazioni personali.

Per la campagna sono stati intervistati più di 1.000 genitori italiani con figli fino a 16 anni. Nonostante l’83% degli intervistati abbia dichiarato di essere consapevole di mettere a rischio i propri dati, circa il 40% di coloro che hanno avuto accesso a contenuti illegali ha affermato di aver condiviso o di essere disposto a condividere informazioni personali per ottenere l’accesso.

Ancora più preoccupante, il 22% degli intervistati ha anche riferito di aver scaricato software da una fonte sconosciuta su un dispositivo personale al fine di accedere illegalmente ai servizi di streaming. Come affermano Jakidale e Arianna in un nuovo filmato per la campagna, chiunque scarichi software sconosciuti potrebbe correre il rischio di trovare dei malware installati sui propri dispositivi, e persino esporsi a hacking o frodi. Infatti, tre su dieci (30%) di coloro che hanno usufruito di servizi illegali di streaming dichiarano di aver effettivamente subito frodi o hacking come conseguenza

 “È evidente quanto sia importante educare i propri figli all’uso consapevole di Internet: spesso ci dimentichiamo di quanto possa essere pericoloso lasciare i ragazzi davanti a un dispositivo senza sapere cosa potrebbe accadere. Lo streaming illegale nasconde innumerevoli insidie”, ha commentato Arianna Chieli

risponde: “La pirateria è qualcosa di molto pericoloso. Sono a rischio non soltanto i nostri dati, ma anche la nostra vita personale. Oggi è possibile fruire dei contenuti audiovisivi in modo legale, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. È importante sottolineare l’importanza di una corretta educazione digitale e tecnologica al fine di aiutare i ragazzi – ma non solo – a tenere sempre un comportamento corretto on-line”, è il consiglio di Jakidale.

“È di vitale importanza che le persone conoscano la natura dei rischi a cui si espongono se scelgono di vedere contenuti in modo illegale. Il furto d’identità, la frode, i malware e i virus sono pericoli reali, come segnalato da Jakidale. Chiunque stia pensando di fruire contenuti illegali dovrebbe pensare se ne vale davvero la pena”, ha dichiarato Kieron Sharp, CEO di FACT.

Mentre lo streaming illegale mette i consumatori a rischio di frode online, furto d’identità, malware ed esposizione a contenuti estremi o espliciti, si aggiunge anche il rischio di essere perseguiti. Una serie di operazioni condotte nell’ultimo anno dalla Guardia di Finanza ha portato allo smantellamento di reti di streaming illegale, all’arresto di gestori dei servizi e all’emissione di multe fino a 1.000 euro per chi li utilizza.