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IoT, il 47% delle aziende pronte aumentare gli investimenti nonostante il Covid-19

Secondo stime di Gartner, nonostante il Covid-19 il 47% delle imprese è intenzionata ad aumentare gli investimenti in IoT entro il 2023, mentre un terzo di quelle che già usano la tecnologia la utilizzerà in tandem con l’AI.  

L’indagine è stata condotta online nel periodo giugno-luglio 2020 su un totale di 402 intervistati in Usa, UK, Germania, Australia, Singapore e India.

Dopo la prima ondata di lockdown, l’indagine ha rilevato che il 35% delle organizzazioni intervistate ha ridotto gli investimenti in ioT mentre una percentuale superiore pari appunto al 47% ha deciso di investire di più in implementazioni IoT per ridurre i costi.

Uno dei motivi alla base di questa previsione di crescita è che nonostante lo storico sia esiguo con l’IoT, coloro che lo implementano dispongono di un Roi prevedibile in un determinato lasso di tempo, secondo Gartner, che in media non supera i tre anni. In latri termini, i KPI sono promettenti  e dal momento che gli investimenti IoT sono- relativamente nuovi, la maggior parte delle imprese ha a disposizione ricavi a portata di mano, risparmi facilmente raggiungibili tramite la nuova tecnologia, come ad esempio la manutenzione predittiva su asset commerciali e industriali quali ascensori o turbine, e l’ottimizzazione dei processi per aumentare la resa produttiva.

Digital twin e AI driver per adozione dell’IoT

In seguito alla pandemia, inoltre, il 31% di chi ha risposto all’indagine ha detto che utilizza i cosiddetti “digital twins” per migliorare la sicurezza di impiegati e clienti per il monitoraggio da remoto di asset per ridurre il numero di persone impegnate in questo compito; e ancora per operazioni molto diverse fra loro come il controllo di pazienti in ospedale e quello delle attività in miniera.

Il 27% delle imprese intervistate intende utilizzare i digital twins come attrezzature autonome, robot e veicoli. Secondo gli analisti di Gartner, i gemelli digitali possono aiutare le aziende a riconoscere i guasti delle apparecchiature prima che interrompano la produzione, consentendo di effettuare riparazioni in anticipo o a costi inferiori.

In alternativa, un’azienda può utilizzare i digital twin per programmare automaticamente la riparazione di più apparecchiature in modo da ridurre al minimo l’impatto sulle operazioni.

Secondo Gartner, entro il 2023 un terzo delle imprese medio-grandi che hanno già implementato l’IoT avrà realizzato almeno un use case motivato dal Covid-19 associato ad un digital twin.

Artificial intelligence

L’applicazione delle misure di sicurezza ha anche alimentato l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) in azienda: il 25% delle organizzazioni preferisce l’automazione (sotto forma di accesso remoto e gestione zero-touch), mentre il 23% la sceglie per garantire la conformità con procedure per ridurre i problemi di sicurezza di COVID-19.

Ad esempio, le organizzazioni possono monitorare le aree di lavoro utilizzando l’analisi abilitata dall’intelligenza artificiale dei feed video in diretta per aiutare a rafforzare la conformità sociale sicura in aree ad alto traffico come ristoranti e linee di produzione.

Gartner prevede che entro il 2023, un terzo delle aziende che hanno implementato l’IoT avrà anche implementato l’AI insieme ad almeno un progetto IoT.

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